"La Giornata della Collera" della filiera costruzioni, a Milano

di Paola G. Lunghini

 

La Sala, mentre parla Lionella Maggi (maxi-schermo a sinistra), Presidente di FIMAA –MMB

Mentre Aldo Mazzocco , AD di Beni Stabili SIIQ, presentava  i dati  2012  della sua società alla comunità finanziaria milanese  nella “ Sala Blu” di Palazzo Mezzanotte  ( tutto il suo intervento , come anche quello del CFO Luca Lucaroni,  si è svolto direttamente in inglese. Highlights, rispetto a quanto diffuso ieri nella Nota di Stampa : Beni Stabili si  focalizzerà anche per il 2013« sull’impegno a garantire un flusso di dividendi e una crescita sostenibile»; cercherà di ridurre  nel medio termine il Loan to Value % dall’attuale 49% al 45%; quasi certamente gli  investimenti saranno in calo;  e l’attività di vendita sarà stabile,  intorno ai 150 milioni di euro) , si svolgeva  dello stesso Palazzo  e nell’ antistante piazza Affari  la manifestazione denominata  “La Giornata della Collera”.
 
Promossa da 20 sigle della filiera dell’ edilizia e del real estate, la mattinata si è svolta all’ insegna di una “ collera” sì, ma composta e soprattutto propositiva. In prima linea – nella formulazione di un “ Manifesto”  ( “ Dalla collera all’ impegno” ) che è stato letto un pezzo ciascuno dai rappresentanti delle associazioni promotrici- c’ era  Assimpredil ANCE , con il suo Presidente Claudio De Albertis.
Precedentemente si erano susseguiti al Tavolo i  vertici delle altre sigle coinvolte  , tra cui Assoimmobiliare, ASPESI, e FIMAA MMB, oltre a una quantità di associazioni  dell’ edilizia ( e  dell’ industria / artigianato ) nazionali e  della Lombardia , intervallati da  interventi di esponenti politici .
Era infatti prevista, per  questi ultimi, una vera processione, a ennesima riprova del fatto che codesti personaggi, durante la campagna elettorale, sono prodighi di partecipazione, salvo a non occuparsi  di quel tema né prima né  dopo il voto : mi augureri una smentita nei fatti, davvero, ma ormai ci credo poco.
Allora, le proposte dei “ 20” .Per ripartire subito bisogna, in sintesi:

  • -liberare le risorse disponibili
  • -portare qualità italiana nel prodotto edilizio
  • -richiamare le risorse  private negli investimenti.

Si richiede :

  • -un accettabile  ciclo dei pagamenti
  • -ridare  credito al settore  delle costruzioni e alle famiglie
  • -una politica  fiscale che sostenga lo sviluppo del Paese
  • -più Stato, più controlli
  • -regole certe  e certezze dell’ azione amministrativa per investire, per lavorare, per vivere.

Per guardare al futuro con la concretezza di chi fa impresa, occorre puntare su “ casa-città-riqualificazione”, e sulla “ fiducia agli investitori del settore immobiliare”.
La  “Sala Parterre” ( 440 posti)  e tutti gli spazi antistanti e circostanti di Palazzo Mezzanotte erano gremiti : e anche la piazza Affari era piena di gente.L’ invito a “ intervenie numerosi” è stato accolto alla grandissima. Folta anche la partecipazione della Stampa, soprattutto radio- televisiva.
E, last but not least,  e come si può vedere nell’ immagine, la piazza era stata trasformata in un autentico tappeto di elmetti gialli da cantiere . Ben nove mila, erano, un colpo d’ occhio straordinario; e un qualche cosa che richiamava insieme una  allegra aiuola, ma anche un “ cimitero” di posti di lavoro.
Con la crisi, e con la follia politica,  i numeri negativi li conosciamo tutti ; mentre, dicono i 20,  una domanda aggiuntiva di “ solo” un miliardo di euro «genera  una ricaduta complessiva nell’ intero sistema economico  di 3.374 milioni  di euro, con un aumento di 17 mila occupati».
 
In allegato, i Comunicati di Assoimmobiliare . Per l’ Associazione presieduta da Aldo Mazzocco  ha preso la parola  il Consigliere di Presidenza Silvia Rovere ( DG di Ream SGR) . Era presente il Consigliere di Presidenza Matteo Cabassi, a capo di Brioschi.
 
Oltre ai due Comunicati riporto  qui volentieri una ulteriore dichiarazione di Silvia Rovere:
 
 

«Come Assoimmobiliare condividiamo la ratio della Giornata della Collera che vuole essere il giorno per raccogliere le principali istanze della filiera e ribadire le proposte di Assoimmobiliare per una politica industriale di settore. Molti temi sono comuni all’industria delle costruzioni e dell’industria immobiliare. Questo il senso dell’adesione congiunta delle principali sigle del settore. In particolare, all’interno del Manifesto è presente il tema delle misure in tema di locazione passiva contenute nella spending review che vengano perfezionate come disposizioni di eccezionalità ed urgenza, con efficacia temporale circoscritta”.

Infine, qui di seguito, la parte attribuibile a Matteo Cabassi, Consigliere di Presidenza di Assoimmobiliare, presente alla manifestazione.

«Si coglie l’occasione di questa importante manifestazione per riproporre quella che è la richiesta di Assoimmobiliare per una vera e propria politica economica per l’infrastruttura immobiliare, similmente a quanto fatto per altri settori strategici del Paese, non ultimo quello delle infrastrutture di trasporto. Da numerose e recenti indagini, emerge chiaramente come il “rinnovo dell’Infrastruttura Immobiliare” sia la componente protagonista sempre più rilevante dell’attività immobiliare/edilizia, tanto da avere superato per importanza le nuove costruzioni. Questo ci rafforza nelle nostre convinzioni che da oltre un anno stiamo illustrando, a più riprese, nelle sedi istituzionali: l’ammodernamento dello stock esistente, diffuso, ecosostenibile e senza ulteriore consumo del suolo deve essere la via italiana per la ripresa dell’attività edilizia.La valorizzazione del patrimonio immobiliare, sia pubblico che privato, oltre a essere un’evidente necessità indotta dalle esigenze di riduzione del debito dello Stato e degli Enti locali, può rappresentare anche un’incredibile opportunità di sviluppo e crescita per l’occupazione in Italia; forse più di quanto non costituisca una buona via per la riduzione del debito pubblico. Intervenire sull’Infrastruttura Immobiliare (case, uffici, scuole, carceri, ospedali, etc), significa alimentare in modo diffuso e capillare la piccola e media impresa dell’indotto edilizio non già per realizzare prodotto nuovo, forse inutile alla luce dell’evoluzione demografica e della saturazione del territorio, bensì per rendere più efficiente l’infrastruttura fisica all’interno della quale la popolazione vive, lavora, consuma e trascorre il tempo libero. Gli investimenti pubblici e privati sul patrimonio immobiliare, rispetto anche ai pur indispensabili investimenti sulle grandi infrastrutture, presentano indubbi vantaggi macroeconomici sia in termini di diffusione nel tessuto economico su tutto il territorio, sia in termini di ritorni di efficienza complessiva della Nazione».

 
Scarica i due Comunicati di Assoimmobiliare:

 

cantiere in piazza Affari
Gli elmetti da cantiere in piazza Affari