Il “ Rapporto COVIP”, gli investimenti immobiliari delle 20 Casse dei Professionisti vigilate, a fine 2016

«Gli investimenti immobiliari, comprensivi della componente detenuta attraverso le quote di fondi immobiliari e delle partecipazioni in società immobiliari controllate dalle Casse, ammontano a 19,1 miliardi di euro; il loro peso in percentuale dell’attivo rimane significativo (23,8 per cento) ancorché in ulteriore riduzione di 0,7 punti percentuali rispetto al 2015.

In 6 casi (uno in meno rispetto al 2015), la componente immobiliare supera il 30 per cento delle attività; in uno di questi, l’incidenza è superiore al 50 per cento.

Gli immobili di proprietà delle Casse totalizzano 5,8 miliardi di euro, il 7,3 per cento delle attività totali. Se confrontati con il dato di fine 2012 emerge un calo considerevole sia in valore assoluto (circa 7 miliardi di euro), sia in percentuale dell’attivo (circa 14 punti percentuali).

Il 70 per cento degli immobili è ubicato nel centro Italia (il 95 per cento di questi si trova a Roma); circa un quarto è localizzato nel nord del Paese (per i tre quarti concentrati a Milano). La destinazione d’uso prevalente è quella residenziale (44,9 per cento), seguita da uso uffici (28,1 per cento), strumentale (10 per cento) e commerciale (9 per cento).

Sulla riduzione degli immobili detenuti direttamente hanno continuato a incidere in misura significativa i conferimenti a favore di fondi immobiliari (di cui la Cassa è di norma l’unico quotista). In termini contabili, tali operazioni hanno quasi sempre generato cospicue plusvalenze (per il più elevato valore attribuito ai cespiti conferiti rispetto ai corrispondenti valori iscritti a bilancio), senza tuttavia dar luogo a proventi monetari effettivi e, quindi, a nuove risorse. Proprio in considerazione della connotazione meramente contabile di dette plusvalenze, una Cassa le ha accantonate – in un’ottica prudenziale – in uno specifico appostamento del passivo dello stato patrimoniale, neutralizzando in tal modo gli effetti  economici e patrimoniali e rinviandoli al momento della loro effettiva monetizzazione. A tale ultima finalità, un’ulteriore Cassa ha adottato un’altra soluzione contabile.

Per effetto delle operazioni di conferimento, i fondi immobiliari costituiscono la componente maggioritaria degli investimenti immobiliari delle Casse, 12,7 miliardi di euro. Se confrontati con il dato di fine 2012 emerge un aumento considerevole sia in valore assoluto (circa 6 miliardi di euro), sia in percentuale (circa 5 punti percentuali).

Il 95 per cento degli immobili sottostanti i fondi immobiliari è localizzato in Italia. La destinazione d’uso prevalente è uffici (44 per cento), seguita da residenziale (25 per cento) e commerciale (18 per cento).

Completano il quadro le partecipazioni in società immobiliari controllate dalle Casse che ammontano a 533 milioni di euro pari allo 0,7 per cento delle attività totali, valore che negli ultimi anni è rimasto sostanzialmente stabile».

 

Fonte : COVIP