“ Immobiliare al Femminile” : perché questo “ numero speciale” di Economia Immobiliare ?

di Paola G. Lunghini
 
 
Questa mia  Economia Immobiliare  N° 45 ( che viene distribuita in occasione di EIRE come pubblicazione ufficiale  della Fiera )  è molto, molto diversa da ciò che è stata in tutti questi anni. Per due motivi: innanzitutto perché “ esce”  per la prima volta in occasione di EIRE-Expo Italia Real Estate, come pubblicazione ufficiale del Salone.  E poi, anzicchè presentare studi, ricerche, reportage, opinioni, etc , offre una “ Galleria” di ritratti : di  donne dell’ immobiliare.
Perché ?
Per quattro buoni motivi.
Il primo deriva ed è insito nel tema stesso di EIRE 2013  : la  valorizzazione.  Quando di ciò si parla, si intende normalmente “ valorizzazione dei patrimoni” , privati o pubblici che siano. Io, invece, ho scelto di parlare della valorizzazione del capitale umano che del real estate si occupa, e di cui vive. E mi sono inventata la  “valorizzazione del  capitale  femminile “ .
Secondo, perché le donne del real estate sono sempre più numerose,  ma spesso “ messe in ombra” : troppo in ombra, secondo me, rispetto ai loro talenti .
Terzo, perché una pubblicazione  così , prima, non l’ aveva mai tentata  nessuno :  e questa è un’ ottima ragione.
Quarto motivo : perché io, di “immobiliare al femminile”,  mi occupo da circa  15 anni  ( e in qualche modo ne ho una specie di “ copyright”).
Sono certa che nessuno più di me conosce le real estate ladies  dell’ industria immobiliare italiana. Se non proprio tutte ( ciò è impossibile),  sicuramente la stragrande maggioranza di loro. Molte  sono mie amiche, moltissime sono  “quasi amiche” , e infinite sono le mie “ buone conoscenti”. Quasi tutte mi “ danno del tu”.
 
Questa premessa mi consente anche una precisazione:  questa Economia Immobiliare  semi-monografica non nasce da un “ progetto condiviso” ma  un’ idea esclusivamente mia. Elaborata  un bel mattino l’ idea, ho cominciato a invitare un  ( folto) gruppo di amiche  a collaborare al progetto. La risposta è stata entusiastica, e la “ Galleria” ha iniziato a prendere forma, e a rapidamente dilatarsi . Nel giro di pochi giorni mi rendevo conto che avrei dovuto parlare non di decine, ma di centinaia di persone.
Come scegliere i nomi ? E quanto “spazio” dare a questi nomi?  Come organizzarli?
Ecco, allora, il primo parametro:  non solo il loro ruolo o i loro skill ( questi ultimi sono well understood ).
Il criterio individuato è stato quello della loro notorietà nella real estate community: la presenza e la riconoscibilità nell’ambito delle manifestazioni immobiliari di rilievo ( Fiere, convegni , eventi, etc). Il loro “ darsi da fare “ nelle associazioni. La loro firma su pubblicazioni, riviste o libri che siano.
Secondo criterio: il loro “ fare un mestiere”  che un tempo, per una donna , era impensabile. In un comparto come quello immobiliare, ancor oggi caratterizzato da una notevole dose di maschilismo,  erano emerse  negli anni innumerevoli signore che andavano a svolgere compiti  considerati “ da uomo” , e a rivestire ruoli sempre più direttivi e in alcuni casi addirittura apicali.
Ecco quindi che, nella mia “ Galleria”, non figurano – o poco figurano –  donne agenti immobiliari, o amministratrici di stabili: in tali contesti infatti, di donne ve ne erano parecchie già al tempo dei  miei esordi professionali, ben 35 anni orsono. Ma non ve ne erano allora affatto nella finanza, nelle società di investimenti, o nel retail ( che così ancora non si chiamava).
Le ragioni di una crescita che ormai è sotto gli occhi di tutti ( e che sarà ancora più evidente negli anni futuri) sono spiegati alle pagine che seguono, sia  attraverso parole mie, che attraverso le parole delle mie “ intervistate “. Ergo qui non mi dilungo. Così come non mi soffermo sul concetto di “ immobiliare al femminile”: le signore si spiegano da sé.
 
Non ho pretesa di esaustività . Ho solo cercato di “ coprire “ il panorama delle ladies dell’ immobiliare nella maniera il più allargata possibile. Usando tutti i mezzi a mia disposizione, ma innanzitutto la mia memoria.
Qualche nome anche  importante certo mancherà, o riceve qui meno spazio di ciò che forse sarebbe stato opportuno dare. Me ne scuso in anticipo e me ne assumo ogni responsabilità.
Mi auguro comunque di aver fatto “ un buon lavoro”: le donne del real estate sono un “ asset” importantissimo , che merita di essere “ valorizzato”.
E soprattutto spero di aver fatto un lavoro “ utile”.
 
La “ Galleria” comprende 99 ritratti : una dozzina sono “ concentrati”in  poche righe, tutti gli altri “vanno” dalla mezza pagina in su . Se mi ci metto dentro anch’io,   fa 100…(Ho un unico rammarico: quello di non aver inserito la signora N° 101 , and  you know  what I  mean…).
Sono 87 donne note che si “ raccontano”, nel loro profilo professionale e umano, come non avevano mai, mai fatto prima. Una “ collana” tutta da leggere.
Le signore “ semplicemente” citate – con nome e ruolo , in aggiunta a quelle ritratte – sono circa 140.
 
Prima o poi , il mercato si sgelerà. E loro saranno lì, lo so e ne sono certa: « Il primo sole è mio!»