La Torre Libeskind diventa Torre PwC nel progetto CityLife

di Paola G. Lunghini

Erano tutti  felici, ieri 19 febbraio, alla  Conferenza  Stampa  di presentazione  della  “  terza  Torre”  di  CityLife  a  Milano  che ,  a partire dal 2020 accoglierà la nuova sede milanese di PwC  :  significa  tre  mila  professionisti, 500 persone di staff,  e  quattro  linee di servizio per i clienti.

Significa  il più  grande  pre let  di Milano  da  anni , e uno dei  maggiori  d’ Europa.  La struttura della Torre PwC si svilupperà  infatti in 175 metri di altezza e 31 piani, di cui 28 direzionali, per oltre 33.500 mq di superficie complessiva; al vertice troverà poi spazio la “Corona”, un ampio volume vetrato che completerà l’andamento sferico di tutto il concept architettonico, ispirato a una  cupola rinascimentale.

Erano felici Ezio Bassi, Amministratore Delegato di PwC Italia, l’ archistar Daniel Libeskind  (  progettista  della  Torre ) ,  Armando Borghi,  AD  di  CityLife,  e  Aldo Mazzocco,  AD  di  Generali Real Estate (  worldwide)  , nonché  Presidente  di  CityLife, nell’ illustrare  – ciascuno per  il proprio ruolo –  il  nuovo  “  protagonista”  dello skyline  milanese.

La Torre è stata concepita secondo criteri costruttivi e di sostenibilità ambientale all’avanguardia: la struttura, gli impianti, e la tecnologia sono stati progettati per minimizzare i consumi energetici e di acqua e massimizzare il comfort ambientale delle persone che lo vivranno. « Offrirà spazi innovativi, espressione di una cultura organizzativa che promuove la condivisione e un ambiente di lavoro moderno e stimolante».

La scelta di PwC , è stato spiegato, nasce «da un percorso di ascolto delle esigenze dei propri professionisti, avviato con una Survey che ha coinvolto le persone a tutti i livelli e che ha fatto emergere l’aspirazione verso spazi coerenti con una visione della professione in continua evoluzione». La Torre è stata progettata per «accogliere i più avanzati concept e le più innovative tecnologie per quanto riguarda la sicurezza e, essendo inserita in un’area ricca di servizi alla persona e molto efficace da un punto di vista di trasporti e logistica, risponde a pieno alle strategie di welfare aziendale di PwC».

(La decisione finale è stata raggiunta dopo aver valutato diverse proposte, poi concentratesi in una shortlist di tre opzioni, ndr ).

«La Torre Libeskind rappresenta non soltanto la nuova sede di PwC, ma una scelta strategica che riflette la nostra visione dell’evoluzione dei servizi professionali e di come essi cambieranno nel prossimo futuro. I servizi professionali si dovranno caratterizzare sempre più per flessibilità, collaborazione, accesso a strumenti e nuove soluzioni tecnologiche e sostenibili, una costante contaminazione delle competenze e delle professionalità » ha  commentato  Ezio Bassi,  che  così  ha  continuato : «In una Milano che cresce anche PwC allarga il proprio sguardo ai bisogni delle nostre persone, dei nostri clienti, della comunità economica e di tutta la cittadinanza che troverà nel cuore del Business District di Milano l’eccellenza delle competenze. Un luogo di lavoro accogliente, in un contesto sempre più stimolante» .

Dopo il completamento dei tre piani interrati, i cui lavori sono già iniziati nel 2016, la Torre PwC inizierà ad elevarsi nei prossimi mesi. Denominata sin dalla progettazione, “il Curvo” per la sua forma che si sviluppa verticalmente come un prisma, è parte di una sfera che avvolge in un ideale abbraccio la Piazza Tre Torri, la più grande area pedonale di Milano, nonché una delle maggiori in Europa. L’edificio darà le spalle a Largo Domodossola e si affiancherà alle altre due torri iconiche di CityLife, la  Torre Isozaki  (   nuovo  HQ  di Allianz) e la Torre Hadid, che ospiterà a partire dalla seconda metà di quest’anno la nuova sede di Generali.

I  lavori  hanno “  messo il turbo”  : a  metà  anno,   si raggiungerà   infatti  il  15 ° piano , e  il “   topping  out”    seguirà  a  ruota.

Tra  qualche  mese  dovrebbe   sciogliersi la  riserva  sul nome  della/e   Società   che  si occuperà  degli  Interiors  ( in corsa  ci sarebbe  anche  lo Studio   di  Libeskind, ndr) .    La  Torre  è infatti  ciò  che , in linguaggio   anglosassone,  si definisce  un “  build –to- suit” ,  cioè  su misura  delle  esigenze  del  conduttore . Ma – anche  se  manca  ancora  tanto tempo  all’ ingresso   del  primo  dipendente   della  PwC  nella  Torre   (  metà  2020,   da  allora  partirà  il vero e  proprio  contratto  di locazione  ,   che  sarà  “  lungo”  ben oltre  il   normale  standard  legislativo   6+6,    ndr)  – ne  vale  la  pena. A  fronte  di un investimento, da  parte  di Generali,   di circa   280 milioni di euro ,  la  Società  incasserà  un canone  complessivo  che sarà – pare-  di  circa  200  milioni.

E nel frattempo  si produrrà un  “mare  di lavoro”;  e  CityLife ( nonostante   lo scetticismo  sinora di molti)   vivrà  davvero :  circa   dieci mila  saranno  gli impiegati  di stanza  nelle  Torri,  e  alcune  migliaia  i residenti delle  unità  abitative . Tanto più  che  dovrebbero arrivare  a  breve  le  autorizzazioni alla  costruzione  degli ultimi appartamenti previsti  nel  cityquarter  : e  si tratta  della  bellezza  di  100/  120 residenze.

Aggiungiamo il footfall  dello  Shopping  District :  dall’ apertura  del  Centro  Commerciale,  30  novembre  2017, i visitatori hanno  superato quota  due  milioni…

E  intanto   saranno realizzate anche  le  nuove   strutture  sportive  nell’ ambito  dell’ immenso parco  ,  che  attireranno   a  loro  volta  molte, molte  persone…

Ah, sì,  c’è  anche  l’ adiacente    Palazzetto dello  Sport, il famoso  “  Vigorelli” …) .

E   infine  –  ci  si augura    a  breve –  verrà  individuata  la  funzione pubblica   del  Padiglione  3  (  il cosiddetto “  Palazzo delle  Scintille “, CityLife  ha  completato il restauro  delle  facciate  esterne  del   bellissimo palazzo  Liberty ) , per  la  quale  è  “  al  lavoro”  un gruppo  di  studio   guidato dal  Prof. Salvemini,  della  Bocconi. Il   non semplice progetto   (  Il Pad  3   è  gigantesco,  21 mila  mq,  cinque  volte  tanto la  superficie  del   mitico Guggenheim  di  Bilbao )  verrà  ovviamente  presentato alla  Municipalità… mi auguro  che  la  mia  città   sarà  d’ accordo  su  ciò  : perché io , in CityLife  ci credo. Anzi, la  amo.

«Dopo le torri firmate Zaha Hadid e Arata Isozaki e l’apertura di CityLife Shopping District, la realizzazione della torre Libeskind rappresenta un ulteriore traguardo verso il completamento del progetto CityLife che si va ad aggiungere a quanto fino ad oggi restituito alla città»  ha dichiarato Armando Borghi .  «Siamo orgogliosi di poter accogliere PwC, un player internazionale che arricchisce il business district di CityLife a testimonianza della qualità e della attrattività dell’area, fattori che la rendono un unicum per Milano».

«Quale miglior tenant di PwC per un edificio così bello e rappresentativo della nuova forza di Milano e della centralità di CityLife nell’attrarre in città le migliori aziende del mercato globale» ha commentato Aldo Mazzocco « Con l’arrivo di PwC, la “comunità business” di CityLife si completa nel migliore dei modi e si propone come nuovo centro propulsore della vita di Milano».

Una  trattativa  lunga  e  complessa , condotta  « con correttezza  da  entrambe  le  parti ». Una  trattativa  seguita  in prima  linea  dall’ AD  di  Generali  Real Estate . Un successo  che  Mazzocco  ha  voluto    ieri “condividere”   con tutto il suo Team  di  GRE  e  CityLife  .

Un grande  deal per l’ orgoglio  milanese , e  per  il “Leone  di Trieste” .