III° Legal Forum CNCC “L’evoluzione degli spazi commerciali: le risposte del diritto”

 

E’  tornato il 21  marzo a  Milano, e  , per il terzo anno consecutivo, il Legal Forum “L’evoluzione degli spazi commerciali: le risposte del diritto”, promosso dalla Commissione Consultiva Legale di CNCC.

La conferenza ha offerto  ad avvocati, giuristi d’impresa, leasing manager e operatori del settore, una panoramica delle novità e criticità legali attinenti alla filiera della industry dei Centri Commerciali

Ha aperto i lavori Massimo Moretti, Presidente CNCC e Direttore Generale CDS Holding, insieme a Francesco Ruffino, Coordinatore Commissione Consultiva Legale CNCC – Studio Legale Frau Ruffino Verna.

 

Nella prima parte del convegno, in occasione della tavola rotonda “Vendite fisiche vs vendite on line”, ci si è interrogati sul rapporto tra proprietà del centro commerciale e retailer, operatori sempre più multicanale, e sulle conseguenti ricadute contrattuali; ci si è domandati, quindi, se il centro commerciale sia ancora una “comunità”, che condivide i medesimi intenti, o non rischi invece di divenire un insieme di negozi occasionalmente ubicati all’interno di un medesimo complesso immobiliare.

Nello specifico, Francesco Ruffino ha evidenziato come a suo avviso il punto focale non sia tanto “catturare” il fatturato delle vendite online al fine della determinazione dei canoni variabili, quanto individuare delle formule commerciali e contrattuali più evolute, in grado di differenziarsi e porsi come reale alternativa all’e-commerce. In quest’ottica, con particolare riferimento all’aspetto contrattuale, sarebbe ad esempio utile porre l’accento sugli aspetti “qualitativi” del rapporto proprietà/retailer, anziché di quelli meramente “quantitativi”, con clausole che tengano conto degli elementi in grado di valorizzare le rispettive capacità di intercettare un flusso di clientela a beneficio dell’intero centro commerciale e dei suoi operatori. Gli spunti innovativi devono venire dalla pratica commerciale; tocca poi al giurista “raccogliere” tali spunti e tradurli in nuovi modelli contrattuali e nuove clausole aderenti al rapido evolversi della società e dei consumi.

 

Nella seconda parte del forum, in occasione della tavola rotonda “Big data e privacyè intervenuto Marco Barbagli – Founder & Managing Director Ideasfera: “Spesso le aziende sottovalutano come la governance dei processi in materia di Privacy sia fondamentale, non solo al fine di garantire il corretto trattamento delle informazioni fornite dai propri clienti ma anche per ottenere un vantaggio competitivo sul mercato. E’ necessario che si acquisisca una consapevolezza sempre maggiore, affinché la Privacy venga intesa non più come mero adempimento, ma soprattutto come modo per creare valore; una opportunità che può e deve rappresentare un elemento distintivo nel mercato in cui operiamo. In questo modo la Privacy potrà diventare un valore aggiunto verso il Cliente in termini di trasparenza, con la garanzia che i progetti nascano già “compliant” e non che debbano essere, a volte forzosamente, resi conformi. Sin dalla nascita della nostra società nel 1999 siamo stati molto sensibili riguardo al tema del trattamento dei dati personali, maturando una expertise che spesso si è rivelata un segno distintivo rispetto ai competitor.”

 

Nell’ultima tavola rotonda “Dai condomini ai consorzi, e oltre” si è analizzata la regolamentazione della gestione delle parti comuni nei compendi immobiliari aventi natura commerciale. La relazione legale dell’avvocato Francesco Famà– Studio Legale Famà – Odos Group ha evidenziato le criticità della gestione meramente condominiale delle aree e servizi comuni, dal regime fiscale, alla governance particolarmente complessa, evidenziando limiti e vantaggi di diversi modelli gestionali. Una tematica affrontata proficuamente da diverse angolazioni, in quanto oltre al punto di vista tecnico degli studi legali, determinante si è rivelato anche il contributo “pratico” degli operatori delle divisioni di Property& Facility Management dei principali gruppi immobiliari, tra i panelist della tavola rotonda.

 

A conclusione dei lavori, Massimo Moretti ha così commentato: “Il mondo dei centri commerciali gode di buona salute: le affluenze e fatturati sono almeno costanti, nonostante la crescita dell’e-commerce; i centri commerciali aperti/ampliati negli ultimi due anni stanno registrando straordinari successi. Il settore però è in grande trasformazione. Anche le regole d’ingaggio giuridiche devono adeguarsi. L’auspicio che chi dà lavoro (occupiamo 550.000 persone), contribuisce enormemente dal punto di vista fiscale e crea sviluppo economico, non sia penalizzato nei confronti del canale puro e-commerce, che gode – nel silenzio generale – di un disallineamento normativo e fiscale. Viva la competizione (anche se sempre più spesso collaboriamo con l’e-commerce, condividendo lo stesso processo di vendita), ma ad armi pari. Qualcuno batta un colpo.”

 

La CCL Commissione Consultiva Legale   di CNCC si compone di 27 tra avvocati e responsabili di uffici legali interni sia di aziende retailer sia di società immobiliari, che a vario titolo operano nel mondo dei Centri Commerciali (Cocuzza & Associati, DLA Piper, Nctm, Studio Legale Frau Ruffino Verna).

La CCL risponde a tre esigenze, occupandosi delle seguenti attività: la prima è quella di “mappare” i problemi giuridici che spesso i soci incontrano nella loro attività, affrontando le connesse tematiche legali, confrontando gli aggiornamenti giurisprudenziali, studiando le normative con un occhio attento anche a quello che succede all’estero in termini di best practices; la seconda è quella di informare i soci sulle novità legali, in modo snello e comprensibile – ad esempio sono stati creati, con successo, i legal tweets, brevi “condensati” che in maniera atecnica e semplice illustrano le novità del settore;  la terza è quella di poter essere al servizio di CNCC quando questo interloquisce con le pubbliche amministrazioni, redigendo pareri, dando informative come supporto al board dell’Organizzazione.

 

Fonte : CNCC