“Mediterranei invisibili / Il Bianco mediterraneo” in una conferenza organizzata da Oikos, presso Lecce

Venerdì 26 ottobre, presso la Sala Congressi del Palazzo Ducale Filomarini di Cutrofiano (Le), si terrà “Mediterranei invisibili / Il Bianco mediterraneo”, la conferenza organizzata da Oikos, aperta gratuitamente al pubblico, in collaborazione con il Comune di Cutrofiano e IQD, con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Lecce.

Ad aprire il Talk Claudio Balestri, presidente OIKOS, che insieme a Roberta Busnelli, direttore editoriale di IQD parleranno di Bianco, il colore che sin dai tempi antichi, caratterizza le architetture, i paesaggi e le culture di gran parte delle città e dei Paesi affacciati sul mediterraneo. Sarà una conferenza polifonica dove a portare il loro contributo sull’argomento sono invitati designer e architetti di fama internazionale come Alfonso Femia e Antonio Ferilli.

La conferenza vuole essere un viaggio nel bianco, simbolo di purezza e creatività, protagonista assoluto attraverso le sue mille sfaccettature cromatiche e simboliche. Le opere bianche, che miscelano arte, design e architettura, sono svariate e sono dappertutto: dalle installazioni architettoniche agli oggetti di uso quotidiano, dagli ambienti, ai piccoli accessori per la persona. In particolare, la conferenza sarà l’occasione per approfondire le bianche architetture affacciate sul Mediterraneo che non sono lì solo per deliziare i nostri occhi. L’uso del bianco nella tradizione costruttiva mediterranea è infatti frutto di sperimentazioni e di un sapiente uso dei materiali locali che oggi identificano uno stile architettonico ben preciso, rispondendo a requisiti legati al comfort, alla vivibilità, all’equilibrio con la natura ispirato al benessere e alla salute. Il motivo dell’antica tradizione di imbiancare gli edifici sta nel fatto che le materie prime sono ancora oggi facili da reperire a basso costo, ma la necessità un tempo era soprattutto quella di riflettere i raggi solari e assicurare agli ambienti ristretti dei vicoli e delle strade dei centri storici di impianto medievale, maggiore igiene e luminosità, grazie alla luce sia diretta che riflessa.

Oggi, dice Balestri, Presidente di OIKOS GROUP – con le tecnologie digitali, gli standard progettuali si sono evoluti, a volte sono completamente cambiati e, sfortunatamente, a causa di esigenze legate al mercato e al crescente sviluppo industriale e demografico, le città hanno perso molti dei propri connotati”. Tuttavia esistono ancora luoghi come Alberobello con i suoi trulli, Ostuni, la citta bianca, molte città siciliane come Trapani, Siracusa, e le piccole isole degli arcipelaghi siculi e greci come Santorini e Mykonos e i villaggi dell’Andalusia che ospitano ancora edifici dell’architettura tradizionale mediterranea noti per il proprio colore biancob> e per essere realizzati con materiali naturali e tecniche della tradizione edilizia come la calce Spenta.

Un materiale, prosegue Balestri, – differente dalla cosiddetta calce viva per composizione chimica e perché utilizzata in edilizia che dona un colore candido alle superfici e che, oltre ad essere 100% naturale (parliamo di calce tradizionale senza additivi chimici) possiede molte proprietà utili alla conservazione dell’involucro edilizio e al miglioramento delle sue performance, come il fatto di essere impermeabilizzante e disinfettante. Inoltre la calce, essendo altamente traspirante, evita il formarsi di fenomeni di umidità”.

Con le sue splendide architetture in continuità tra Lecce, Cutrofiano e tutto il Salento, ilPalazzo Ducale Filomarini e Critabianca sono palcoscenico perfetto per dar vita a questo Talk a più voci dove professionisti importanti porteranno punti di vista inediti sul tema.Alfonso Femia, architetto e designer, da sempre interessato alla città, al territorio e alla materia, ha diretto l’edizione speciale del numero 50 di IQD sul tema “Mediterranei Invisibili” ed inoltre ha partecipato a “White in the City”, il progetto curato da Giulio Cappellini per OIKOS durante il Fuori Salone 2017. Antonio Ferilli, architetto salentino, ha restaurato Critabianca, il luogo che accoglie gli ospiti della conferenza, e che è un esempio unico di residenza estiva di campagna del ‘700 borbonico, casa rurale destinata alla produzione del tabacco nel tardo ‘800, ora riconvertita in Relais di lusso. Roberta Busnelli, direttore editoriale di IQD, rivista specializzata in Architettura e Design e curatrice del volume “White Architecture” realizzato con il supporto di OIKOS, racconterà come è nata l’idea della pubblicazione citando alcuni dei contributi più importanti come quelli dell’architetto Giulio Cappellini. InfineClaudio Balestri che racconterà una delle ultime linee di prodotto realizzata in casa OIKOS,White. Il Bianco. Una linea completa di 187 pitture ecologiche per interno ed esterno che arredano tutte le superfici.

Il concept alla base di “White. Il Bianco – afferma il numero uno di OIKOS – stravolge l’idea comune e dimostra che non esiste un bianco assoluto e neppure un unico modo di rappresentarlo. Un progetto di lavoro e di ricerca durato decenni, da cui è nata una collezione di 187 tipi di bianco, con diverse finiture materiche, che ne modificano l’esperienza percettiva pur avendo la stessa quantità di colore. Questa ricerca non poteva tralasciare un altro aspetto – che ha fatto di OIKOS, l’azienda leader di settore nel mondo – quello di utilizzare materie di riciclo e di scarto di altre lavorazioni, garantendo in questo modo la piena sostenibilità, che, abbinata alla totale assenza di elementi nocivi, consente di dire che OIKOS è in grado di restituire all’uomo aria pulita e benessere nei luoghi del vivere quotidiano. “Grazie all’innovativo sistema integrato, – conclude Balestri – il progettista avrà a disposizione un’infinita possibilità di combinazioni di Bianco per soddisfare le esigenze progettuali più complesse, con anche la possibilità di offrire soluzioni complete e un pacchetto chiavi in mano”.

Fonte  :  Company