Investire SGR, CDP e Compagnia di San Paolo presentano un nuovo progetto di housing sociale per 70 appartamenti a Orbassano, presso Torino

 

 

La Città di Orbassano, la Cooperativa Di Vittorio, il FASP – Fondo Abitare Sostenibile Piemonte, la Compagnia di San Paolo, CDP Investimenti SGR e InvestiRE SGR, presentano il nuovo progetto di Social Housing “Orbassano 2”. Il progetto, che si realizzerà presso il Quartiere Arpini, è la prosecuzione di un intervento già avviato nel novembre 2017. La sua finalità principale è quella di offrire una risposta al disagio abitativo della zona circostante e sviluppare un nuovo servizio residenziale specificatamente dedicato all’integrazione di persone affette da disabilità motoria, in particolare con lesioni midollari e patologie neurovegetative, in collaborazione con il Gruppo di Aiuto e Sostegno del Disagio Abitativo delle Persone con gravi disabilità.

Il progetto è promosso da InvestiRE SGR, primario operatore italiano nella gestione di fondi di investimento immobiliari, connotato da una forte specializzazione in progetti di social housing, tramite ilFondo Abitare Sostenibile Piemonte (FASP)”, fondo partecipato da Cassa depositi e prestiti (attraverso il Fondo Investimenti per l’Abitare, gestito da CDPI SGR) e dalle maggiori fondazioni di origine bancaria piemontesi, dedicato allo sviluppo di iniziative di social housing sul territorio piemontese. Il progetto è stato sviluppato in partnership con la Cooperativa Di Vittorio, operatore locale che assumerà il ruolo di gestore dell’iniziativa e con Compagnia di San Paolo.

“Il progetto presentato oggi – ha sottolineato Paolo Boleso, Fund Coordinator di InvestiRE SGR – rientra in un più ampio piano di gestione di fondi di investimento immobiliari finalizzati allo sviluppo di progetti di social housing che stiamo realizzando in Italia grazie alla collaborazione di Cassa Depositi e Prestiti Investimenti SGR e delle fondazioni bancarie locali che rappresentano i principali investitori. In particolare in Piemonte, nell’arco di otto anni abbiamo originato dieci progetti, localizzati nelle principali provincie, per un totale di circa 930 unità abitative, principalmente destinate alla locazione a lungo termine a canoni calmierati al fine di venire incontro alle esigenze abitative di altrettante famiglie.”

L’importante attività di progettazione e direzione lavori sarà guidata dall’architetto Graziella Mercuri in collaborazione con l’architetto Walter Fazzalari. L’intervento prevede nel suo complesso la realizzazione di circa 10 appartamenti destinati alla vendita e 59 in locazione calmierata, di cui 7 alloggi saranno destinati alle persone con disabilità, e saranno strutturati in modo da permettere agli inquilini di condurre una vita quanto più autonoma possibile e connotata da un forte carattere di inclusione all’interno di una struttura residenziale senza ostacoli e separazioni.

La Compagnia di San Paolo, che già partecipa al fondo FASP con 25 milioni di euro, sostiene con un supporto diretto di 350 mila euro le attività e le lavorazioni specificatamente pensate ai fini della realizzazione della componente dedicata alle persone disabili. “Siamo arrivati ad un nuovo modello di Social Housing che noi riteniamo essere estremamente importante: un’infrastruttura sociale che favorisce la vita indipendente delle persone con disabilità, attraverso percorsi di sviluppo dell’autonomia, ed è capace di creare una comunità di persone che non solo condividono gli spazi ma una nuova modalità di “abitare insieme” – ha dichiarato Francesco Profumo, Presidente della Compagnia di San Paolo.

In tal senso, l’intervento prevedrà inoltre la realizzazione di spazi comuni che ospiteranno attività e servizi quali: attività rieducative e assistenza psicologica, isole tecnologiche per laboratori, luoghi collettivi di relazione. Questi spazi e le attività ad essi connesse saranno rivolti sia agli inquilini del progetto sia agli abitanti del territorio e saranno gestiti e presidiati dalle associazioni specializzate del terzo settore. Il progetto verrà acquisito dalla Cooperativa Di Vittorio con la formula dell’acquisto di cosa futura (la fine dei lavori è stimata per il 2020) per un esborso complessivo di 9,7 milioni di euro.

“Siamo di fronte ad un concetto evoluto di social housing, che oltre a contrastare il disagio abitativo di tante famiglie fornisce a chi soffre di disabilità motorie un supporto specifico – ha commentato Paola Delmonte, Responsabile Business Development della SGR di Cassa depositi e prestiti – in coerenza con l’orientamento di CDP ad uno sviluppo sostenibile con impatto sul territorio e sulle comunità. Visto che il 100% degli appartamenti della prima fase è stato assegnato ai richiedenti, era il momento di dare il via alla fase 2.0 del progetto per il quartiere Arpini, con nuove risorse del FASP (ad oggi CDP ha investito ben 200 milioni di euro in Piemonte attraverso il fondo FIA, ndr) ed un nuovo contenuto sociale”.

La Cooperativa Giuseppe Di Vittorio è la realtà che realizzerà il progetto condividendolo con le istituzioni, i finanziatori e il FASP, selezionerà gli utenti e gestirà i 59 alloggi per i 15 anni della locazione agevolata a lungo termine

“Saremo il gestore sociale, il soggetto che metterà in atto tutte le azioni possibili per far si che chi ha ottenuto la casa possa mantenerla, intervenendo, laddove sarà necessario, con azioni di supporto anche economico e sarà nostra cura agevolare le sinergie fra le persone che abiteranno questo luogo ascoltando le istanze di ognuno.” – hanno affermato i responsabili della Cooperativa Di Vittorio – “Come gestore sociale affronteremo questa nuova sfida di integrazione di soggetti con disabilità importanti, per far si che possano vivere in un contesto senza barriere, dove sentirsi autonomi affrontando il quotidiano. Lavoreremo anche per favorire l’integrazione non solo fra gli assegnatari ma anche con gli abitanti degli insediamenti circostanti al fine di sviluppare e creare le condizioni per la realizzazione di una comunità di quartiere utilizzando come punto di riferimento la piazza interna già realizzata con il precedente intervento di Social Housing”.

Fonte : Nota  congiunta