Con IMU e le altre imposte questo Governo disprezza i contribuenti

Una Nota di Corrado Sforza Fogliani, Presidente della Confedilizia

 
La concertazione municipale, che questo Governo ha scoperto in sostituzione della concertazione sindacale, ha portato al caos dei calcoli sulle imposte da pagare e sulle relative scadenze: un caos che i proprietari di casa non sono più disposti a sopportare. L’esperienza delle nostre sedi locali, ove migliaia di persone hanno cominciato a chiedere i conteggi della mini-Imu, desta viva preoccupazione. Registriamo che i proprietari, specie i piccoli proprietari, hanno un impatto devastante coi conteggi sul piano economico e sul piano psicologico dato che si tratta di un’imposta che non si aspettavano e che anzi era stato promesso che non avrebbero pagato. Il fatto poi che questa imposta imprevista si assommerà alla Tasi e cioè ad un’Imu-bis nonché ad un ulteriore aggravio «promesso» dal Governo per le prossime settimane a proposito della Tasi crea sconcerto così come il fatto che la mini-Imu si paghi in alcuni Comuni e non in altri, a capriccio dei singoli Sindaci e di una manovra furbesca che è fallita ma che finiscono per pagare come al solito i contribuenti, che non ne hanno peraltro alcuna responsabilità. La richiesta generale è quella di una rivisitazione completa di una tassazione così pasticciata e così ripetutamente pesante oltre che portatrice di una mentalità interpretata come di totale disprezzo per i contribuenti, sottoposti oltre che a un carico fiscale senza precedenti, ad un aggravio sempre meno giustificato anche in relazione alla qualità dei servizi prestati, come dimostra il fatto che i Comuni non hanno voluto una vera Service Tax ma solo una comoda Imu-bis, che qualcuno per celia definisce federale solo perché i proventi e le decisioni di gestione e riscossione sono a base locale.