Bologna, lnaugurazione del “mtn – museo temporaneo navile” nell’ area dentro la quale si colloca NavileDue, progetto residenziale commercializzato da Gabetti

A Bologna c’è un nuovo museo. E’ il primo museo di quartiere in Italia e il suo nome è mtn – museo temporaneo navile: la sua sede, che apre i battenti domani 25 gennaio 2019 con un evento aperto alla cittadinanza e la prima esposizione d’arte, è all’interno della Trilogia Navile, in via John Cage ed è dedicato alla figura di Palma Bucarelli,  critica d’arte, storica dell’arte e museologa italiana.

Il progetto, ideato da Marcello Tedesco e Silla Guerrini è sostenuto da Valdadige Sistemi Urbani, è patrocinato dal Comune di Bolognain collaborazione con il Quartiere Navile. Nato dalla volontà di creare un centro sperimentale dedicato all’arte nel cuore del quartiere Navile, attraverso cinque artisti e cinque eventi annuali, il nuovo museo mtn valorizzerà le potenzialità di una delle zone più popolate e multi etniche della città concentrandosi sul tema della territorialità.

Il nuovo museo nasce all’interno del progetto di riqualificazione dell’area Trilogia Navile, dentro la quale si colloca anche NavileDue, il nuovo centro urbano di Bologna che sta sorgendo nell’area del vecchio mercato Ortofrutticolo. È composto da quattro edifici, in regime di edilizia convenzionata e due in regime di edilizia libera. Responsabile della commercializzazione dell’area il Gruppo Gabetti. “Abbiamo aderito da subito con grande entusiasmo all’iniziativa sia perché da sempre riteniamo che business e cultura siano due elementi che possono essere abbinati con successo, sia perché essa rappresenta una importante opportunità di valorizzazione della zona.- dichiara Nicola Lenzi, responsabile Gabetti Bologna –  Da oltre un anno siamo impegnati nella commercializzazione delle unità immobiliari che costituiscono la trilogia Navile e proprio in queste ultime settimane, in concomitanza con la notizia dell’inaugurazione del museo, abbiamo avuto un vero e proprio boom di interesse e di richieste che ci fa ben sperare nel rilancio dell’intero quartiere”.

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