EXPO Milano 2015, disvelato il padiglione degli Emirati Arabi Uniti

Erano le 10:00 nel Regno Unito, le 11:00 in Italia e le 14:00 negli UAE quando, attraverso la più avanzata tecnologia di streaming media, gli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato i dettagli della loro partecipazione all’Expo Milano 2015 durante una conferenza stampa globale e innovativa nella quale i responsabili a Londra, Milano, Abu Dhabi si sono rivolti ai media di oltre 30 paesi mossi dall’ interesse alla partecipazione all’Esposizione Universale  causato anche dalla scelta di Dubai quale sede dell’edizione 2020.

“Siamo assolutamente coscienti della «carbon fooprint » connessa alla nostra partecipazione a EXPO Milano 2015”, ha commentato Salem Al Ameri, Commissario generale EXPO per gli UAE. “Lavoreremo nel cyberspazio (riducendo i voli a lunga distanza) laddove potremo farlo efficacemente. Oggi è una di quelle occasioni”, ha aggiunto, dando il benvenuto agli architetti del padiglione, Norman Foster + Partners a Londra, agli organizzatori dell’Esposizione Universale a Milano, ai dirigenti Masdar e ai membri senior del team dell’EXPO Milano 2015 per gli UAE a Masdar City – Abu Dhabi, dove il webcast è stato ospitato dall’azienda per l’energia rinnovabile di Abu Dhabi, Masdar, per conto del Consiglio Nazionale per i Media degli UAE.
Il Commissario generale degli UAE per l’EXPO Milano 2015 si è congratulato con gli organizzatori italiani  per la scelta del tema (“Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”) in armonia con la cultura del cibo dell’Italia e per l’impegno affinché l’Esposizione Universale svolga un ruolo positivo nell’affrontare la questione della disponibilità di cibo sufficiente, buono, sano, sostenibile per tutta l’umanità.
“Grazie a progetti di alta qualità come quello elaborato dallo studio di Norman Foster per gli Emirati Arabi Uniti – ha dichiarato Giuseppe Sala, Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015 – l’Esposizione Universale del 2015 sta acquisendo una forma sempre più definita. Le scelte architettoniche rispecchiano l’interpretazione che ogni Paese ha deciso di dare al tema della nutrizione e dell’alimentazione, valorizzando la propria storia e puntando su idee innovative e sostenibili. La scelta di ospitare una conferenza stampa in un ambiente virtuale, accessibile a tutti nel mondo, segna un momento importante di crescita del nostro progetto: dà ragione dell’orizzonte internazionale, tecnologico e green verso il quale Expo Milano 2015 si muove; è espressione concreta del nostro impegno a fare dell’evento del 2015 il luogo privilegiato del dialogo e della condivisione di soluzioni efficaci a migliorare le condizioni di vita di milioni di persone nel mondo. L’incontro di oggi rappresenta anche un simbolico scambio di testimone tra l’Italia e gli Emirati Arabi Uniti che a Dubai ospiteranno l’edizione 2020 dell’Esposizione Universale: una collaborazione che siamo certi produrrà esperienze di grande valore”.

“Masdar è orgogliosa di avere fornito apporto nella progettazione del padiglione degli UAE per EXPO Milano 2015” ha dichiarato Nawal Al-Hosany, Direttore della sostenibilità presso Masdar. “Siamo lieti di avere avuto l’opportunità di condividere la nostra conoscenza e le nostre esperienze acquisite durante lo sviluppo di Masdar City.”
buy a research paperSebbene gli UAE siano impegnati  a presentare una partecipazione focalizzata sul “nesso acqua-cibo-energia” e siano impegnati nel loro tema “Food for Thought”  in tutte le sue affascinanti dimensioni, la domanda centrale di tutti coloro che hanno partecipato all’evento collegandosi online è stata: che tipo di costruzione ed esperienza svilupperanno gli UAE per questa occasione?
È apparso evidente come il team di Foster + Partners abbia risposto alla sfida creando un luogo che risulti attraente anche per i visitatori italiani, un luogo che si presti ad una presentazione nuova e originale della storia degli UAE.
I criteri di progettazione del padiglione degli UAE sono stati influenzati dalle dimensioni particolari allungate del lotto che occupa una postazione preminente a metà del “Decumano”, la strada centrale della sede principale dell’Expo. Pareti alte, dalla sabbia increspata, guidano i visitatori lungo un percorso  che si snoda sino ad una rampa leggermente inclinata, che porta ad un teatro cilindrico.
“Il nostro obiettivo non era solamente quello di creare un edificio-icona, ma di costruire uno spazio che fosse parte integrante sia della nostra storia che del tema stesso. Tutto quello che abbiamo fatto è connesso agli UAE e ai loro sforzi per raggiungere soluzioni sostenibili. Abbiamo attinto dal paesaggio naturale, dall’architettura locale come anche dalle progettazioni moderne, esse stesse influenzate dalle forme tradizionali. Un giardino sul tetto ci consentirà di rifornire il ristorante e al contempo saranno utilizzate una varietà di tecnologie per l’energia pulita,” ha affermato Gerard Evenden, l’architetto direttore del progetto e partner senior presso Foster + Partners.
I visitatori saranno coinvolti a partire dal momento in cui, entrati nel Padiglione, verranno stimolati dall’ospitalità degli Emirati, dal racconto specifico del tema, dalle innovazioni tecnologiche, dai gustosi assaggi di cibo e dalle presentazioni culinarie, dalle esperienze interattive, dalla realtà aumentata e altre tecnologie innovative.

Il Commissario generale degli UAE ha raccontato come  gli UAE si sono avvicinati al tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” innanzitutto con la “determinazione nel guardare al nostro passato e alle nostre sfide di alimentazione. Abbiamo imparato che ciò che sarebbe stato possibile in passato, oggi non  lo è più. L’incremento della nostra popolazione ha superato i tassi di crescita mondiali, passando rapidamente da 225.000 persone, quando venne istituita la Federazione degli Emirati Arabi Uniti nel 1971, ai 9 milioni di oggi!”
“Vogliamo mostrare ai nostri visitatori in che modo stiamo affrontando questa situazione e come, con la cooperazione di aziende pionieristiche e innovative come Masdar, gli UAE si -impegnano a condividere le proprie conoscenze e risorse per aiutare gli altri ad affrontare problemi simili,” ha aggiunto il signor Al Ameri.
Diversamente dal passato il Padiglione progettato e costruito per l’EXPO Milano 2015 non sarà semplicemente smontato e distrutto al momento della chiusura, ma è destinato ad essere “imballato”, rispedito negli UAE e ricostruito per assolvere il compito di nuova attrazione della capitale Abu Dhabi.
“Abbiamo dovuto progettarlo considerando  le condizioni di utilizzo  sia di Milano che di Abu Dhabi” ha commentato Gerard Evenden. “È stata una sfida architettonica fantastica!”
Fonte : Comunicato congiunto

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