IPI diffonde i Report sul mercato immobiliare di Milano, Roma e Torino, e Investimenti Q3

L’Ufficio analisi e ricerche di mercato di IPI ha prodotto la nuova ricerca che fotografa l’andamento del mercato immobiliare in Italia nel 3Q 2018, con un focus sulle città di Torino, Milano e Roma.

Di seguito alcuni punti principali :

  • I volumi complessivi registrati nel corso del terzo trimestre confermano il rallentamento degli investimenti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-23% circa). Seppur in flessione la dimensione del mercato italiano risulta sostanzialmente in linea con la media quinquennale dei primi nove mesi dell’anno. 
  • Spicca la componente internazionale di capitale investito pari a circa il 75% del volume totale, in leggero aumento rispetto al periodo precedente.
  • I volumi del terzo trimestre 2018, di poco superiori a 1,7 miliardi di Euro, evidenziano, con una quota pari al 40 %, le preferenze degli investitori verso il retail (in aumento di quasi il 14% rispetto al Q2 2018). Il segmento si conferma un asset fondamentale e strategico per gli investimenti: la transazione più importante ha riguardato un centro commerciale a Torino.
  • Il 32% dei volumi ha riguardato il comparto uffici, con il mercato milanese che concentra ancora la quasi totalità degli investimenti. Si segnala il crescente interesse verso tipologie di asset alternativi quali le residenze sanitarie, student housing, cinema, ecc. che stanno acquisendo quote percentuali sempre più importanti rispetto al volume totale investito.
  • In generale il mercato milanese si conferma il più liquido fra quelli italiani: gli investimenti a Milano si mantengono sostanzialmente stabili mentre si riduce notevolmente la quota di capitale investito su Roma.
  • Ottime performance per la piazza di Torino: il capoluogo piemontese conferma la propria attrattività per il comparto retail.
  • In generale la contrazione del terzo trimestre è dovuta soprattutto alla mancanza di prodotto: l’outlook per la fine si prevede in ripresa anche se destinato a non raggiungere i livelli record del 2017.