MAPIC 2013 : tre Continenti in tre giorni, e con 15.500 mila passi

di Paola G. Lunghini  (Seconda e ultima puntata del mio “ Racconto” del MAPIC  :  si veda qui, In Primo Piano , linkhttps://www.internews.biz/?p=5543. La  19° edizione  del Salone ha avuto luogo a Cannes  dal 13 al 15 novembre ) .
Nei  tre giorni di MAPIC – per chi vuole –  si fanno chilometri e si incontrano e si scambiano impressioni  volanti con centinaia di persone.
Italiani a parte, da sempre cerco di sentire quanti più operatori  internazionali possibile : scegliendo – prima di partire per Cannes  – alcune  iniziative che  a mio giudizio presentano  caratteristiche  “ particolari”  nello sconfinato panorama  di progetti che la Fiera offre.
Occorre però forzatamente essere molto sintetici, a meno che…
Due gemelli nel Regno Unito. La mia intervista a Nick Davis, dirigente di Land Securities, inizia parlando  di “ Downton  Abbey” , la serie televisiva  inglese vista da centinaia di milioni di persone nel mondo : di cui io sono semplicemente fanatica. Adoro il suo “ creatore”, Julian Fellowes ( Lord  di West Stratford), di cui  ho letto  e pure riletto i due romanzi alcuni anni fa pubblicati anche in Italia.  (Ricordo che Lord Fellowes  vinse l’ Oscar  2002 per la miglior sceneggiatura con quel capolavoro  di film che era “ Gosford Park”,  regia di Robert Altman, tra gli interpreti la mitica Maggie Smith . “ Snob” e “ Un passato imperfetto”  sono  semplicemente splendidi, raffinatissima  letteratura) .  Ma perché Downton Abbey ?
Semplice.
Perché – scorrendo prima  dell’ intervista l’elenco delle proprietà della storica Società ( fondata  nel 1944  è oggi un REIT  che fa parte  del  “FTSE 100”, con un portafoglio che nel solo retail real estate  comprende 18 shopping centre,  due outlet, 16 retail park  , 19 leisure centre e  otto  tra nuovi development e ampliamenti . Poi ci sono uffici e residenze, per un totale di oltre  2,6 milioni di metri quadrati. Il valore del portafoglio retail è di oltre 3,5 miliardi di sterline ) – il primo in ordine alfabetico  tra gli  interventi di sviluppo , per circa 11 mila metri quadrati, si trova  nel  West Sussex, nella città di Crawley.  E questo è il nome della nobile famiglia protagonista appunto di Downton Abbey.
Ma sono lì per intervistare  Nick , e non Lord Fellowes, sul grande rafforzamento dello shopping district di Glasgow : che si chiama “ Buchanan Galleries ”. Al completamento offrirà  oltre 120 mila metri quadrati  ( già ne esiste  la metà) adiacenti alla Stazione Centrale e dunque nel pieno centro della città che, mi spiega Nick,  è la seconda in termini  di potere d’ acquisto del Regno Unito dopo Londra. E’ difficile da credere…io ricordavo Glasgow come una città alquanto depressa, con una drammatica  disoccupazione,  e un’ immagine complessiva  non particolarmente allettante.  Bene, la “seconda capitale “ della Scozia ospiterà  l’ anno prossimo i “ Commonwealth Games” , e sono milioni i visitatori attesi per questi Giochi :  che sono quasi una Olimpiade.
Land Securities è stata al centro di questa trasformazione di Glasgow ed entro il 2017 consegnerà  alla popolazione ( il  63%  ha meno di 45 anni e sono oltre 70 mila  gli studenti universitari ) la nuova area shopping all’ interno della quale sono stati previsti anche 49 appartamenti ( l’ 80% già collocati, che saranno consegnati nei prossimi mesi ),  e saranno creati 1.700 parcheggi.  Ancor prima della posa della prima pietra  delle nuove   “Galleries”  è già stato firmato  il pre-let  da parte dell’ àncora principale ( John Lewis)  e Nick è convinto che “Buchanan Quarter”  (il valore dell’  investimento è complessivamente stimato in circa 300 milioni di sterline, in JV  paritetica con Henderson Global Investors ) sarà capace di attrarre i retailer  più noti, tra cui benvenute saranno le griffe italiane del fashion e del design.  E, conclude, ci saranno anche numerosi spazi di ristorazione di altissimo profilo, spazi pubblici e un cinema da dieci schermi dotati della più avanzata tecnologia. Gli architetti, tutti inglesi,  appartengono allo studio BDP. La commercializzazione è affidata a CBRE, DTZ e Culverwell.
Andiamo ora al   “Westgate”   di  Oxford , city centre quasi gemello di Glasgow. E’ disegnato da architetti inglesi , aprirà nell’ autunno 2017, si estenderà  su una superficie di circa  75 mila metri quadrati, con un centinaio di unità tra cui importante sarà la ristorazione ( vi sarà  anche un ristorante  al top floor di uno dei building che compongono il complesso) . Il  flagship è ancora John Lewis ( il quale , sempre al MAPIC, ha annunciato la firma di un accordo per entrare come àncora anche nell’ extension dello shopping centre  “ Westfield” a  Londra, che aprirà nel 2017, ndr) . Avrà il più grande parcheggio al centro della città, con un migliaio di posti auto.
«Abbiamo depositato la “ planning application “ nel mese di settembre» mi racconta Bert Martin, Development Director di Land Securities « e prevediamo l’ apertura del cantiere per l’ inizio  del 2015». Anche Westgate è frutto  di un’ alleanza : con la Crown Estate, il maggior landowner del Regno ( valore  degli asset  circa 8,6 miliardi di sterline) . Il contesto in cui la nuova iniziativa  ( stima , circa 375 , forse 400 milioni di sterline) si colloca è assolutamente unico : Oxford è una delle “ città d’ arte “ in UK, visitata ogni anno da decine di milioni di  turisti, ed è “ molto ricca”. Si occupano della commercializzazione , ancora, CBRE e DTZ.
Bert è certo che Westgate sarà un enorme successo . Gli credo: nella retail real estate industry gli inglesi sono Masters& Commanders.

Westgate
Westgate

 
Dalla Spagna  verso l’ Europa. NEINVER, secondo operatore di outlet in Europa ( Country Manager Italy è Laura Andreoletti), ha annunciato i  progetti in pipeline in Spagna, Germania e Portogallo, che andranno  ad aggiungere 86 mila  metri quadrati di  GLA agli oltre 310 mila  già gestiti dal Gruppo in Europa. A Werl, nella Renania settentrionale-Vestfalia, e con l’ olandese  MAB come partner,  “Werl The Style Outlets”  offrirà 17 mila  metri quadrati  di GLA, un centinaio di negozi e 1.300 posti auto. In Spagna, dove il Gruppo è già leader nel settore, NEINVER realizzerà” Viladecans The Style Outlets”, il suo primo outlet in Catalogna. Il Centro sarà caratterizzato da un design unico e totalmente integrato al contesto circostante e verrà realizzato secondo i noti e stringenti criteri architettonici di sostenibilità edilizia ed efficienza energetica propri di NEINVER. Nel progetto,  26.500 metri quadrati di GLA,  troveranno spazio 135 unità commerciali e 1.400 posti auto. Il terzo Centro è  “Algarve The Style Outlets” in Portogallo. Si tratta del più ambizioso progetto retail in tutta la regione dell’Algarve, con 120 negozi e parcheggi per 1.200 veicoli. Il complesso sarà facilmente raggiungibile dall’autostrada A22 e ben collegato con l’aeroporto internazionale di Faro, a 12 km di distanza.
E’ prevista anche l’ attività  nei  Paesi Bassi, dove NEINVER e MAB hanno pianificato lo sviluppo congiunto di  “Amsterdam The Style Outlets”, in cui  sono previste superfici commerciali pari a 18 mila metri quadrati di GLA con 100 negozi, oltre ad aree relax con ristoranti e servizi e 1.270 posti auto.
Toujour la France. Passiamo in Francia, con la Compagnie de Phalsbourg, ove da quasi due anni  lavora  ( nel development ) Nadine Castagna :  signora che  tutto il real estate mondiale ben conosce. E’ stata infatti  per  molti anni e sino ad alcuni anni orsono, Direttore del MIPIM e del MAPIC ( si veda  sul mio “ vecchio sito” il suo ritratto,  link https://www.internews.biz/old/editoriale/186.html).
Torniamo alla Compagnie de  Phalsbourg che, a Cannes , ha presentato i suoi nuovi progetti: sono retail park tutti situati in città minori, ma ad elevato potenziale commerciale.  Contrassegnati da una cifra architettonica davvero “ speciale”  ( la Società si avvale anche di un paio di architetti italiani, si veda – sempre sul mio “ vecchio sito” –  il racconto  sull’ apertura dell’ “Atoll”, linkhttps://www.internews.biz/old/primo_piano/207.html) , queste iniziative si estenderanno complessivamente su circa 180 mila metri quadrati di superficie e avranno  brand primari ( in particolare francesi); andranno ad apertura tra il 2015 e il 2017.
I nostri cugini d’ Oltralpe avranno anche le loro difficoltà, ma la crisi certo  non aleggiava  a Cannes  tra i numerosissimi progetti francesi, tra cui  spiccavano , per imponenza di comunicazione,  “Vill’ up” ( a Parigi)  e “ St. Paul Park” (  a Saint -Paul les Romans, nel sud est del Paese) , entrambi del developer Apsys e in apertura nel 2014. Le leisure facilities  sono alla base di  codesti schemi , che dunque oltre al retail propongono attività  di ricreazione per famiglie e  tutto ciò che la fantasia – in combinato disposto con i  business plan – consente. La Società  ha in portafoglio  20 shopping center in Francia e Polonia, e ben dieci in sviluppo, tra cui il maxi progetto  da 100 mila metri quadrati “Lacina” a Poznań , la quinta città più grande del Paese. Aprirà a fine 2015.
Che bella la Turchia. Il Paese continua a essere, per la retail industry, una specie di paradiso. Vi sono presenti molti grandi gruppi internazionali  e la quantità di progetti in pipeline è seconda ( nell’ Europa “ allargata” ) solo alla Russia : circa 1,5 milioni di metri quadrati di cui 500 mila nella sola Istanbul. La previsione, secondo gli esperti di C&W, sarebbe addirittura di ulteriori 10 milioni di metri quadrati  di qui a dieci anni.
In questo mercato si è recentemente inserita anche l’ italiana  Arcoretail ( Gruppo Arcotecnica ), che a Cannes ha presentato   – in termini  di marketing, design& management –   il primo “ Fashion Outlet “ della Turchia, a Istanbul. La GLA  totale  è di circa 52 mila metri quadrati, con 182 store, oltre a un hotel da 350 camere e uno “ sport  hub”.
Si affaccia l’ Ucraina.   La maggior attenzione è stata  per il mixed-use development “Respublika” , a Kiev, in cui  vi saranno attività commerciali  ( 450 negozi ) e di leisure  ( multiplex a 12 schermi, bowling center, etc) , con numerose  attrazioni sportive ( tra cui  skating rink e roller-rink). Il completamento è per l’ anno prossimo. Il promotore, K.A.N. , prevede anche  un’ area residenziale di oltre 1,2 milioni di metri quadrati , con servizi quali  scuole, kindergarten,  fitness centre,  e parcheggi. Una vera e propria città nella città.
Sogna la Russia. In termini di visibilità , la palma va a Regions Group , per il concept “ DreamWorks”, un investimento da  due miliardi di  dollari per tre  maxi centri commerciali  con parchi a tema dotati di decine di attrazioni :  che apriranno a San Pietroburgo , Ekaterinburg e Mosca  tra il 2015 e il 2018. Per promuoverli il Gruppo si è fatto accompagnare , all’ interno  e all’ esterno del Palais , dal “ Gatto con gli Stivali”  e “ Shrek”.  I  pupazzi animati ( non so come altro definirlindr…)  sono stati forse, insieme al “Re Leone”,  i  “ personaggi”  più fotografati dai visitatori del MAPIC … 
Re Leone
Re Leone

Arriva il Libano: Con “Centerfalls”, disegnato dagli architetti di Design International , il Middle East avrà sulle colline di Beirut  il suo primo Design Outlet Resort. La superficie prevista è di circa 30 mila metri quadrati. Il promotore è Sidcom, gruppo attivo nel real estate da 25 anni. Intorno a una gigantesca cascata  ( da qui il nome) troveranno posto 150 negozi (il concept delinea  “fine and casual dining”, “ clothing”, “ culture, leisure and gift” e “ temporary shops”, ndr) , e persino un night club alla  top  terrace.
Centerfalls aprirà nella primavera del 2016. La commercializzazione è svolta da DI Leasing,  società che fa parte di Design International Group, Londra.
Un salto in Qatar. Ho accuratamente visitato  (virtualmente, si capisce ) l’ “Alhazm”,  sconfinato development  su sette blocchi  che sta sorgendo  nel centro di Doha, e che non  si deve alla famiglia reale ma a un signore piccolino e dall’ aria  molto gentile  che di nome fa Mr Mohamed AL Emadi  ed è CEO  della AL Emadi  Enterprises, fondata  nel 1999 e ora leading real estate company nell’ Emirato.
Dopo decenni di frequentazioni con la retail  real estate industry internazionale,  posso assicurare che di cose ne  ho viste tante, ma una così mi mancava. E’ “ unique e luxury” come potrebbero essere il Duomo di Milano,  la Santa Sofia di Istanbul, il Palazzo reale di Jaipur e il Taj Mahal di Agra se – con un colpo di bacchetta- venissero trasformati in shopping center . Infatti, le centinaia di artigiani specializzati nell’ arte dell’ intaglio  e che stanno  interamente  rivestendo di marmo di Carrara le facciate  e gli interni di “ Alhazm” provengono dalla Turchia  e dall’ India. Di italiani disposti a trasferirsi a Doha , Mr Mohamed AL Emadi non ne ha trovati a sufficienza.
Del complesso è impossibile, allo stato attuale, dare una stima  anche solo approssimativa dell’ ammontare  dell’ investimento . Credo però che il CEO  della AL Emadi  Enterprises di ciò poco importi: egli vuole dar corso alla sua visione di creare una “ astonishing social venue” dove i clienti possano godere di un “European feel in the Arabian land”. Innamorato del lifestyle italiano, il raffinato  developer ha posto  come “ culinary core “  del Centro una “ original Italian pole “,  dedicata all’ educazione , all’ assaggio  e alla promozione della “ sustinable food  culture” ( leggi slow food, ndr ).  Ci saranno  ricchi giardini con fiori , piante di olivo ( in Qatar !!!), e giochi d’ acqua. Arriveranno al Centro – assicurano alla Società – non “ clienti” ma “  ospiti” : che avranno anche la possibilità di scendere in un  “ boutique  hotel” con spa, fitness centre e una  piscina accessibile  attraverso una spettacolare piramide vetrata.
Il signor Al Emadi è talmente amante del nostro  Paese  che ha chiamato a sé, come Mall Manager e come Retail Business Developer, due giovani  ma già “ attrezzati” professionisti italiani: Alessandro Gaffuri e Luca  Cappuccitti.
Voliamo in IndiaUno dei quattro “ Paesi d’ Onore” ( insieme a Brasile, Cina e Russia)  del MAPIC 2013, il sub-continente  vantava  a Cannes alcuni grandi developer , tra cui   DLF HAS, che aprirà nel 2014  il “ Mall of India”,  sud –est di Delhi, 180 mila metri quadrati di superficie già all’ 85% affittata a brand locali e anche internazionali  ( pur se le  normative sugli investimenti diretti dall’ estero –FDI-  permangono complesse e  confuse, ndr ), 475 unit oltre alla più vasta food court del Paese ;  e  Lotus.  Tre progetti  di questo Gruppo sono in cantiere  a Mangalore, Bangalore e Hyderabad , cioè “  tier –two cities” nell’ India del Sud . Un quarto, che  su circa 300 mila metri quadrati comprenderà anche residenze, hotel e convention centre, è allo stadio di “ planning in progress”  a Vijayawada : che, con circa un milione di abitanti, è la terza città  dell’ Andhra Pradesh.
Prima di andare in Cina, uno step a New York. Molti  riflettori li ha catturati Thor Equities che, basata a New York, è un leader  mondiale per l’  urban real estate development  e management. Al MAPIC per promuovere la sua ultima creatura , “ 680 Madison Avenue” a NYC, la Società ha adottato una forte azione  di comunicazione. In una ampia lounge a  essa riservata, infatti,  ha ospitato  una quantità di retailer (ogni volta che ci sono passata davanti, c’ era sempre il “ pienone”, ndr) , offrendo pure  “ happy  hour ” in continua. Nel ricco portfolio di Thor Equities figurano già molti brand italiani.
In Cina con Arcoretail. Pur presente a Cannes il Gruppo Wanda ( che dal 2003 a oggi ha aperto in Cina la bellezza di 83 Centri, e ne ha 24 in  completamento entro  la fine 2014 – numeri da me verificati sui documenti della Società, ndr , con  superficie  complessiva  che arriverà così a oltre 23 milioni di metri quadrati),  la principale attrazione  “ cinese “è stato il progetto  guidato da Milano e che porta un nome che diventerà famoso : “ Jihua Park”. Regia a cura del Gruppo Arcotecnica, attraverso Arcoretail, che è guidata da Luca Bastagli Ferrari.
Ormai tutta la real estate community italiana sa che il Gruppo fondato e presieduto da Davide Viganò si è aggiudicato  a luglio un fantastico contratto di consulenza da Jihua,  quotata a Shanghai,  che fa parte della conglomerata Xinxing Cathay International Ltd ( n° 406 nella lista “Fortune 500”, turnover  22 miliardi di dollari),  dunque  espressione della magnitudo del lontano Paese.
Un tempo strada della seta .
Altro che seta ! Questi signori ( i dipendenti sono  circa 80 mila ) fanno di tutto nel manufacturing di technical equipment  per il “ public  safety service “ ( esercito, polizia, ospedali, etc ) . Significa  vestire, calzare etc la bellezza di 25 milioni di persone.  Da ciò a decidere – con logica post  Mao  ma con il pensiero  al Celeste Impero –  di voler diventare  leader nel campo del “ Destination Centres”  , beh, il passo  non deve essere stato breve. E da parte del Gruppo Arcotecnica ciò ha significato infiniti viaggi in Cina,  per “prendere il  contatto e il contratto” prima, e per incominciare la azione di strategia poi. Con tutti gli annessi del caso.
Jihua  vuole essere presente in circa 35 location, e le prime  cinque le ha individuate, presentandole a Cannes.
(La foto in copertina si riferisce alla località Chongquing)

Location CHONGQING
Location CHONGQING

Il concept ( che comprende fashion, alta gastronomia, entertainment, sport hub, hospitality,  etc) ma soprattutto  l’ azione di marketing e  comunicazione me la spiegano in dettaglio due signore che conosco da molto tempo :  Donata Vescovi   e Marielle Pesant,  la quale in Arcoretail è Marketing Manager.
Il successo  di Jihua al MAPIC si esprime  in sintesi  in quattro parole : fantasia, finezza, frenesia e  “ sana  follia”. Chi altro aveva  mai prima – almeno  nella real estate  community – invitato a venirti a trovare in una Fiera mediante un elegantissimo cartoncino con tanto di RSVP,  in un raffinato  stand “ sigillato” dove si entrava  appunto solo previo appuntamento ?  Risultato : coda,  per sentirsi dire  « mi spiace, non possiamo  riceverla, l’ Agenda è tutta presa ». Ho visto gente tentare “abusivamente “ l’ ingresso dalla terrazza adiacente al sigillato spazio , ma  essa veniva subito bloccata  da inflessibili custodi.  Viva dunque la strategia di marketing del  “de-marketing” !
Stop-over in Brasile. Di Sonae Sierra – che nel Paese è molto attiva – noi qui tutto sappiamo : la Società guidata dal CEO Fernando Oliveira ( e in Italia da Jerry Boschi) è protagonista  anche a casa nostra, e molto e bene sa comunicare.
Secondo il Consiglio dei Centri Commerciali  brasiliano ( che si chiama ABRASCE)  ci sono in Brasile ben 468 shopping  mall  per un totale di otto milioni di metri quadrati e circa 85 mila store. Ma gli spazi  di crescita sono enormi.  Per chi vorrà andare a vedere con i propri occhi,  l’ appuntamento è a San Paolo, dal 15 al 17 settembre 2014, per  il 13 ° Congresso internazionale  degli shopping centers  e dell’Americas Exposhopping.
Nota :  i quattro “Paesi d’ Onore” sono stati premiati al MAPIC  con un Award speciale della Giuria . I  vincitori sono stati Sonae Sierra per il Brasile, Wanda per la Cina , DLF per l’ India e  Crocus per la Russia ( qui da me non citato perché io parlo solo delle cose che personalmente conosco , e non per relata refero).
Varie ed eventuali
Ricerche e pubblicazioniCome sempre durante il MAPIC le società di consulenza immobiliare internazionale – e non solo loro – presentano infiniti Studi e Ricerche . Esse non hanno fatto quest’ anno eccezione, e così – oltre alle tre  occasioni di incontro organizzate da CBRE  sui più vari  temi –  non posso non citare almeno  gli appuntamenti  di C&W , che ha presentato in anteprima “ Main Streets Across the World”, classifica delle 334 vie commerciali più costose, localizzate in 64 Paesi ( si veda sul mio sito al linkhttps://www.internews.biz/?p=5508  ) .
E non posso non nominare  JLL , che questa volta si è anche soffermata – tra l’ altro – sulla “global E-commerce race”.
Le pubblicazioni liberamente prendibili sono una raffica: moltissime  testate per molte decine di migliaia di copie, distribuite ovunque nel Palais e nei principali alberghi della Croisette. Ecco, qui ci starei un po’ attenta perché non in molti le riviste e i libri  li raccolgono  e  – al termine della Fiera – sono tonnellate di carta che vanno al macero, dal Palais e dagli alberghi.
Una stretta al cuore, pensando al tempo speso a progettarle e scriverle, queste pubblicazioni, e ai relativi investimenti pubblicitari.
Per non riflettere sullo spreco in termini di ambiente.
Gadget  etc. A parte qualche mini- scatoletta di cioccolatini , qualche pallina antistress, penne  e matite etc: a differenza del passato di gadget non se ne parla neanche .
Peccato, ma giustificato.
Party &C “extrasalone” . Qualcuno c’è stato, ma molto, molto meno degli anni d’oro.
Del grande evento di  Corio ho già detto nella prima puntata di questo mio Racconto.
Attendo ora  di sapere  se  ci sarà un evento della Società anche in occasione dell’ apertura   ( annunciata per il 2014)  del “ Romea Shopping Center “a Marghera: se non erro sono 40 mila metri quadrati di  GLA, con  ipermercato, un centinaio di negozi , entertaiment facilities e concept di Design International.
Riflessione finaleSe non erro, però, questa di Corio è anche una delle poche aperture previste nel nostro Paese  per l’ anno prossimo.
Il futuro a medio non si presenta affatto bene, per chi voglia dar vita a nuovi sviluppi. Al massimo si parla di azioni di refurbishment , di cui c’è molto bisogno perché gli asset esistenti sono già  spesso obsoleti.
Sono smoky days,  ma non possiamo e non dobbiamo cedere : “we must not give in”, nonostante le  banche.
Riflettiamo dunque su ciò, speriamo in bene per qualche acquisizione  prossima ventura magari dall’ estero, sia pure a sconto,  e nel frattempo andiamo all’ estero con la nostra splendida tecnologia intellettuale. In pochi decenni , infatti, nel comparto dei centri commerciali, siamo diventati  bravissimi a inventare, creare, disegnare, progettare, commercializzare, pilotare, gestire, etc. In più, siamo italiani, quindi emblema di eleganza , buon gusto  e  lifestyle.
Adesso abbiamo pure il nostro preziosissimo food, che tanto ci aiuta : ci stanno volendo  in tanti Paesi che gli sviluppi li stanno facendo ( e i soldi li hanno, ma hanno anche molte pretese…).
Forse, an other day is dawning.
“Sotto sforzo”, chissà cosa potremmo essere capaci di fare ancora ! : i nostri  consueti “miracoli”, è ovvio!
PS: ecco qui sotto la spiega al titolo ( i 15.500 passi) di questo mio Racconto :
«COMUNICATO STAMPA : I RISULTATI DELLA CAMPAGNA DI COGEST RETAIL AL MAPIC (Milano, 18 novembre 2013 )
10.000 passi per stare bene”, l’iniziativa promossa da Cogest Retail in 34 centri commerciali in tutta Italia, ha coinvolto anche i visitatori del Mapic. In occasione della principale fiera del retail real estate a livello europeo (svoltasi dal 13 al 15 novembre a Cannes), Cogest Retail ha infatti distribuito a tutti gli ospiti del suo stand un contapassi che è servito a misurare la distanza percorsa da ogni partecipante nei tre giorni di manifestazione. Comunicando il proprio risultato in chiusura della rassegna, ogni visitatore ha indirettamente contribuito a una raccolta fondi benefica. Cogest si è infatti impegnata a donare a Telethon, in prima fila con Avis nella ricerca sulle malattie rare del sangue, un centesimo per ogni passo. Sono stati registrati 254.223 passi, corrispondenti a una donazione di 2.542 €. I tre migliori risultati saranno inoltre premiati con un cardiofrequenzimetro».