Milano, nasce con BNP Paribas RE il progetto residenziale “Horti”

di Paola G. Lunghini

 “Horti, il segreto di Porta Romana”, il nuovo progetto residenziale  di BNP Paribas Real Estate Property Development che sorgerà  nel  cuore di Porta  Romana,  a  Milano ,  è stato  presentato il 17  gennaio  alla  Stampa  . Hanno partecipato  all’ incontro  Bruno Pinard,  Presidente di  BNP Paribas  Sviluppo Immobiliare,  Michele Latora, CEO di  BNP Paribas  RE  Property  Development  Italia,  gli architetti  Michele De Lucchi e Daniele  Fiori, e  l’ assessore   all’ Urbanistica  del Comune  di Milano, Pierfrancesco Maran.

«Dopo le iniziative residenziali di  Mia – la casa italiana”  a Milano e “Domus Aventino”  a Roma, BNP RE Property Development si impegna in una nuova iniziativa di prestigio nel cuore di Milano, proponendo una ricucitura del tessuto urbano in un lotto da anni intercluso» ha affermato  “ orgogliosamente”  Michele Latora,  aprendo la  Conferenza.

La parola  è poi passata a  Bruno Pinard :    che  si è   detto   «fortunato»  di essere  in un  bellissimo palazzo, in un  giardino   caratterizzato da tanto  verde e  da  una  riposante  calma ,   in questa  nuova   meravigliosa   Milano . Sottolineando il mix  di  «ambizione  e  modernità » del progetto  ,  fiero del  « cuore  ed  entusiasmo  grande » dimostrato dal Team  di BNP Paribas  RE,  ringraziando il  « talento dell’ architetto De Lucchi  e dell’ architetto  Fiori » e  l’ attenzione  dell’ Amministraazione,  Pinard  è apparso  « sicuro del successo dell’ iniziativa».

Un po’  di  storia e  di numeri 

L’area oggetto dell’intervento consiste in un lotto di terreno con diversi fabbricati posto tra la via Alfonso Lamarmora e la via Orti (nelle immediate  adiacenze  di “  Horti”  si trova  la stazione  Crocetta  della  MM gialla) . La superficie complessiva dell’area è di circa 14.600 metri quadrati e sulla stessa insistono fabbricati realizzati in periodi storici differenti a partire dal 1700 fino a metà del 1900.

Gli edifici erano stati acquistati (limitatamente alla porzione più antica sul fronte di via Orti) e direttamente costruiti dalla famiglia Dumolard  (   progettista  fu  l’ ingegner Enrico Strada  ) con destinazione ospizio per vecchi poveri e servizi collegati all’attività dell’ospizio stesso. L’ospizio  era  stato gestito inizialmente dalle “Piccole Suore dei poveri vecchi” e successivamente dall’ente Ecclesiastico denominato “Provincia Italiana dell’Istituto delle Piccole Sorelle dei Poveri” che  ereditò la proprietà. L’attività di ospizio per anziani  era stata svolta dall’ente sino alla fine degli anni ‘80 e quindi dismessa. Nel 1996 la proprietà degli immobili fu  trasferita all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Dopo aver acquistato l’area  dall’Università  nel mese di ottobre 2017 per circa 24 milioni di euro, la divisione immobiliare del gruppo bancario  BNP Paribas curerà ora la trasformazione dell’area con un investimento intorno ai 100 milioni di euro,  realizzando circa 80 unità immobiliari. I lavori avranno inizio nel primo trimestre del 2018 e termineranno nel 2020.

Il progetto

A firma  dell’ architetto Michele De Lucchi, il progetto prevede  la ristrutturazione della grande Villa interna del XIX secolo, esaltandone le linee originali , l’ identità  e il fascino ottocenteschi in chiave residenziale; il recupero di due edifici storici (  Lavanderia e Casello, cioè la  ex portineria );  la realizzazione di villette urbane indipendenti su via Orti;  e un edificio di nuova costruzione su via Lamarmora. Più in dettaglio, la Villa, ex edificio religioso, posto al centro del parco, verrà riportata all’impianto originario eliminando tutte le  “superfetazioni”  che ne hanno alterato la struttura negli anni.  Ospita  gli appartamenti più  prestigiosi , con ampie  superfici e  volumetrie  importanti , e  finiture  di grande  pregio .  L’edificio Orti racchiude il parco in continuità con il vecchio borgo ed è composto da villette urbane, rivisitate in chiave moderna, che beneficiano sia di terrazze verso il giardino sia di giardini privati.  Molti appartamenti si sviluppano cielo – terra, con recupero delle atmosfere del passato, attraverso l’uso di materiali che lo ricordano  ( materiali oggi molto costosi, ndr).  Lamarmora, edificio con grandi vetrate e finiture moderne, contiene gli appartamenti più contemporanei, e i parcheggi  interrati per tutto il complesso.

Un gioiello  nascosto e  sepolto, quasi una  scoperta  archeologica :  così  De  Lucchi ,  affermando che «un progetto come  questo è  possibile  solo in Italia».  Nell’ area  esiste infatti  persino una  chiesetta,  con tanto di piccolo  campanile .  L’ obiettivo è ora quello  di “  laicizzare”  la  chiesa « con un attento restauro  conservativo e curati materiali, salvaguardando  l’ unitarietà dell’ alto volume architettonico».

Il  disegno degli interni dei tre edifici – la Villa, Orti e Lamarmora,  studiato in sintonia con le diverse architetture – è di Daniele Fiori ( studio DFA Partners)  il quale , nel rispetto del “ genius  loci”,  è partito dall’identità del luogo analizzandone la natura,  e  ha stabilito nel  “grande giardino”  il  punto focale . Elemento caratterizzante di “ Horti, il segreto di Porta Romana”  è  infatti  un vero e  proprio  parco di 10.000 mq che verrà preservato nelle sue caratteristiche storiche come polmone verde dell’area urbana. L’  impianto originale verrà recuperato valorizzando le essenze presenti, conservando le piante d’alto fusto, come i cedri  del Libano e i tigli. Ospiterà anche un giardino storico di circa 2.000 mq che verrà aperto al pubblico in orari e giorni prestabiliti,  ispirato all’idea medievale dell’  “hortus conclusus”, un’area un tempo adibita alla coltivazione di piante officinali. La  progettazione  del “  paesaggio”   è  stata  affidata  a WATG,  nota società inglese specializzata  appunto in landscape design .

Le  conclusioni del’ incontro-stampa  sono state affidate  all’ assessore  Maran,  il quale si è detto molto compiaciuto  «per la  particolarità,  qualità, e  bellezza dell’ intervento ».

Un real estate  “ intelligente “

BNP Paribas RE Property Development si occuperà anche della riqualificazione stradale e viabilistica di Via Orti, prevedendo il rifacimento  della pavimentazione  , l’ottimizzazione dei posti auto esistenti e la realizzazione di nuovi posti bici e asole verdi.

La commercializzazione  delle  unità  residenziali  è coordinata da BNP Paribas Real Estate, attraverso il proprio  staff  affiancato da  Sigest  (  alla  Conferenza  Stampa  era  presente  anche  Enzo Albanese, CEO  della nota  Società   di  intermediazione  immobiliare  ) . La forchetta  dei prezzi varia  da  6.500  euro / mq  a  10  mila circa   per  le  unità  top , e  sono già  numerose  le  manifestazioni  di   interesse e  le  richieste  di prenotazione.

E mentre, terminate  le  presentazioni e  i  commenti,  noi  giornalisti  venivamo  guidati a  una  visita  del  complesso così  com’ è oggi, e in una  fredda  giornata  invernale ,  io vedevo – non con l’ apposita  APP  ma  con i miei  “occhi del  futuro” –  il parco  con alberi  verdi  e frondosi , e  le  aiuole  gonfie  di  coloratissimi  fiori.  Immaginavo  gli abitanti  di “  Horti”  accolti  in «ambienti   luminosi e  di prestigio, che esaltano  la  generosità  dello spazio , l’ altezza  dei soffitti  (  sino a  6  mt, ndr), e  la  cura  dei dettagli e  dei materiali».  E coglievo la  “  filosofia”  dell’  intervento  :  uno di quelli  che – a  parte  la  qualità e  la  bellezza – io  definisco  “  intelligenti”.

 

Nella foto, da  sinistra,  Bruno Pinard,  Michele De Lucchi ,  Michele Latora  e Daniele  Fiori