milano, mercoledì 21 novembre 2012

PRESENTAZIONE
   
BY INTERNEWS SRL
   
PRESS
   
Paola G. Lunghini e
   www.metropolisqi.tv
   
LIBRI
   
LE MIE INTERVISTE
   
ESCLUSIVO: INTERVISTA A NADINE CASTAGNA, GIA’ DIRETTORE DI MIPIM E MAPIC
Intervista a Giovanni Zavagli, Presidente AICI
Intervista a Tatiana Milone, architetto
   
LE MIE LETTERE APERTE
   
I MIEI RACCONTI
   
I MIEI PREMI
   
REAL ESTATE PETS
   
   
LINKS
   
   
NON SOLO REAL ESTATE
   
A "I GIGLI" di Firenze il primo Sportello di Confconsumatori in un centro commerciale
   
Châtillon, il “Castello Gamba” apre al pubblico con arte moderna e contemporanea
   
Da FS, Borse di Studio per 64 mila euro per la nuova edizione del Master di II livello in Ingegneria delle Infrastrutture e dei Sistemi Ferroviari a Roma
   
RECENSIONI
   
La libera circolazione dei diritti edificatori  
   
EXPO 2015, salvate gli spazi vuoti. A cura di Paolo Pileri (DIAP- Politecnico di Milano), Edizioni Electa  
   
Una vita in gioco, di Mauro Castelli, Gruppo Sole 24 Ore, Euro 25,00.  

 

E’ in distribuzione Economia Immobiliare n° 43, primo semestre 2012

 


Il Centro Città, il successo e lo sviluppo”

14 marzo 2007

In data 14 marzo si è tenuto a Milano un Convegno intitolato "Come sviluppare con successo il vostro Centro Città. Tecniche e politiche d’intervento per i Piccoli Comuni" organizzato da Prassicoop , dal Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali e AGeC (Associazione Gestione Centro Città).
I Relatori hanno specificato relazionandolo con le esperienze estere il concetto di Centro Città tramite la presentazione di nozioni chiave, quali la gestione di Centro Città, il partenariato, il management del Centro Città, la visione, la strategia, le azioni e, infine, le modalità di finanziamento. Tutte queste azioni sono strumenti innovativi nati e diffusi in Europa e nel Nord America, e finalizzati a definire una strategia che combini obiettivi a lungo con quelli a breve , per avviare così effetti nei diversi ambiti, dal commercio, al contesto urbano (pulizia e sicurezza,ecc.), turismo, cultura, accessibilità, residenza e sviluppo urbano, che rispondono alle aspettative degli stakeholder,dei fruitori e dei residenti.
Renato Cavalli (Presidente Prassicoop) nel corso del suo intervento intitolato"Come sviluppare con successo il vostro Centro Città tecniche e politiche di intervento per Comuni grandi e piccoli" ha specificato risalendo alle "colpe" dell’urbanistica degli anni sessanta, la giustezza delle gerarchie spaziali all’interno delle città . Il Relatore successivamente ha illustrato come ai diversi tipi d’intervento devono corrispondere le diverse economie di scala e localizzative. Gli strumenti operativi usati possono essere suddivisi in tre grandi categorie: pianificazione territoriale, interventi strutturali, interventi organizzativi. «La normativa d’intervento urbano deve porre la massima attenzione ai servizi di vicinato» ha affermato Renato Cavalli, avviandosi a concludere dopo aver specificato il significato e la differenza fra le diverse tipologie d’azione.
Il ruolo della pianificazione territoriale è stato sviluppato grazie all’analisi dei nuovi strumenti urbanistici quali i PIC ( Programmi iniziativa comunitaria) e il PICS (Piano integrato di Intervento per il Commercio).
Il Piano integrato d'Intervento per il Commercio è lo strumento attuativo regionale per una politica organica e unitaria d'incentivazione al sistema commerciale, a vantaggio delle imprese e del servizio reso ai cittadini. Tale strumento integra infatti, le iniziative della Regione Lombardia destinate all'incentivazione diretta, al settore commerciale nel biennio 2004/2005 per il sostegno degli interventi proposti dai Comuni, dalle imprese e dalle associazioni operanti nel settore del commercio. Il PIC promuove l'attuazione di Programmi Locali d'Intervento (PLI) finalizzati all'insediamento, alla rivitalizzazione e alla riqualificazione della rete dei servizi commerciali, sia in zone caratterizzate da attività commerciali esistenti, sia in zone dove la presenza di esercizi non è sufficiente a garantire un adeguato servizio ai cittadini.
Francesca Aimetti ha illustrato il ruolo dei due strumenti urbanistici analizzando prevalentemente i PICS: « i criteri base usati per la scelta del territorio sono il tematico e il territoriale. Il primo analizza l’individuazione di un soggetto che per rilevanza locale genera un indotto economico-sociale, uno sviluppo territoriale, e che risulta"strategico"(es. valorizzazione di un prodotto tipico) ». Il criterio territoriale considera la delimitazione di aree del distretto che per contiguità fisica risultano legati da una comune strategia di sviluppo: un isolato, una piazza, un porto.
La procedura per attivare un PICS segue due momenti distinti tramite la prestazione congiunta da parte di tutti i soggetti partecipanti. La prima fase è insita nel Programma di Sviluppo, la seconda riguarda il Piano degli Interventi un Documento Quadro che definisce i contenuti dell’intervento, e che ha funzione descrittiva riguardo al processo concertativo, e al contesto locale.
Il PICS consta di un’analisi della situazione economica del luogo, degli effettivi fabbisogni del territorio, e di una risposta costituita proprio dagli interventi progettuali inseriti nel programma stesso.
La metodologia del Piano concorda che per ogni singolo intervento occorre illustrare il contenuto progettuale, l’obiettivo specifico perseguito, la coerenza tra l’intervento e l’idea forza del Piano, gli obiettivi globali del programma, e infine la presenza di eventuali priorità e della loro incidenza nello sviluppo dell’idea guida.
Qualunque progetto di intervento richiede una conoscenza approfondita della realtà in cui operare, sia in termini socio-economici che politici, da rendere leggibile tramite una traduzione grafica all’interno della cartografia che evidenzi la situazione di partenza e le sue criticità.
Elena Franco (Segretario Generale dell' Associazione Gestione Centro Città) dopo aver illustrato e spiegato gli obiettivi e le strategie del concetto di Gestione Centro Città e il "fare dell’Associazione" ha affermato che « AGeC è costituita da partenariati formali o informali tra gli attori del settore pubblico e privato, e si concentra su una visione, sullo sviluppo strategico, promuove la partecipazione attiva dei diversi interessati nella gestione, nel marketing, nel finanziamento e nello sviluppo del Centro Città». La Relatrice ha aggiunto che AGeC assicura la realizzazione di una visione e di una strategia comune e condivisa, che combina in un approccio multidisciplinare gli obiettivi a corto e a lungo termine per mettere in opera delle azioni in diversi settori come il commercio al dettaglio, l’ambiente (pulizia, sicurezza), il turismo, la cultura, l’accessibilità, la logistica e lo sviluppo urbano, in risposta alle attese degli attori locali, dei fruitori e dei cittadini.
Elena Franco ha poi specificato il ruolo del parternariato inteso come uno strumento per avviare un progetto di valorizzazione del centro città e illustra i rapporti esistenti fra il parternariato e il Manager. E’ importante che la partnership non sia solo rappresentativa di un Gruppo o di un singolo obiettivo, in nessun momento della sua esistenza. Quindi, sin dall’inizio, deve poter mantenere al suo interno un equilibrio tra i vari settori e interessi. Mentre il Manager del Centro Città deve sempre cercare nuovi potenziali stakeholder e appartenenti, mentre gli stessi membri della partnership dovranno valutare quando particolari tipi di partner sono necessari per mantenere questo equilibrio in momenti specifici.
Giovanna Codato (Presidente dell' Associazione Gestione Centro Città) ha illustrato le esperienze delle forme consorziate e associate rispetto ai Centri Città in Italia, analizzandole alla luce delle differenti normative regionali. La Relatrice ha analizzato la programmazione della visione e della strategia per realizzare e finanziare azioni innovative e efficaci. «La visione è importante per evidenziare i processi nel loro sviluppo, fornisce indicazioni chiare e precise agli stakeholder e alla comunità in merito al luogo che la partnership e gli altri vogliono creare. La visione può consentire di trovare ulteriore sostegno e influenzare positivamente gli investimenti». Per realizzare la visione, occorre individuare una strategia per un arco temporale -dai due ai cinque anni - che prenda in considerazione ogni aspetto del Centro Città, individuandone i singoli obiettivi, e descrivendo i diversi passi da compiere per il loro soddisfacimento. La strategia sarà seguita da un piano dettagliato contenente le azioni da attivare in un periodo temporale ascrivibile da uno a tre anni.
La Relatrice ha concluso il suo intervento illustrando le Best Practise e i modelli presenti in Italia in Europa e in Nord America. Le esperienze americane riguardano la costituzione del "Downtown Development Authority" (DDA) che è stato un catalizzatore significativo e influente per il ravvivamento e il rinnovamento del Centro Città.
Il lavoro del DDA è realizzato da un piccolo Gruppo formato da personale qualificato e da professionisti con volontari nominati dal Sindaco e dal Consiglio di Città. Queste persone offrono volontariamente il loro tempo, e il loro talento al DDA a favore della loro città. I membri del DDA lavorano in termini quadriennali e operano attraverso i Comitati per compiere i loro obiettivi che riguardano l’ analisi, l’ affrontare e risolvere i problemi di declino urbano, incoraggiando così nuovi sviluppi nei Centri Città, fornendo gli strumenti legali, finanziari e organizzativi necessari attraverso una partnership pubblico-privata.
Nella realtà americana dei Centri Città esistono altri strumenti . Innanzitutto i BID (Business Improvement Districts ),che sono meccanismi di finanziamento auto-imposti, praticati dalle attività e da proprietari immobiliari a scopo di intervento locale, e specificamente per il miglioramento dei servizi pubblici. Nei fatti, i Managers usano lo slogan " clean and safe" (pulito e sicuro) per descrivere l’oggetto centrale di interesse della maggior parte dei BIDs, e praticano un ampio raggio di servizi per aumentare sia la percezione che la realtà di pulizia e sicurezza. Questo approccio è comune, a operatori e proprietari, i quali ritengono che per essere competitivi ci sia bisogno degli stessi strumenti specifici di finanziamento e gestione di uno Shopping Center regionale, o di un complesso di uffici, o di un parco a tema. Inoltre essi ritengono che pagando per servizi supplementari quali la disinfezione e la sicurezza, si creano spazi puliti e sicuri che attirano più clienti e investitori. Nonostante la mancanza di riscontri pratici, c’è poca discussione sul fatto che i BIDs abbiano o meno un’influenza diretta e positiva sugli ambienti entro cui operano. Sono in genere visti con favore dai mezzi di informazione. I Managers dei BIDs forniscono resoconti positivi dei propri casi su Newsletters specializzate e su internet; il marketing rivolto ai consumatori è un elemento fondamentale di gestione dei BIDs e questo tipo di promozione per i Managers significa semplicemente "fare il proprio mestiere".
Elena Franco ha illustrato anche altri programmi di questo tipo, fra questi il "Main Street Program" che rappresenta un Programma Federale che dà assistenza affinché i Centri Urbani possano creare partnership per sviluppare una strategia di rivitalizzazione in grado di stimolare uno sviluppo economico coerente con la necessità di tutelare gli edifici e i luoghi a valenza storico-architettonica.
Tutti questi programmi sono destinati a sostenere la riqualificazione dei nostri Centri urbani, risolvendo le sfide con cui si devono confrontare le comunità individuali. Molti programmi hanno identificato principi di riqualificazione, e intorno a questi elementi fondamentali hanno costruito strategie individuali.
Fra le esperienze italiane menzionate è bene citare il PQU (Piano di Qualificazione Urbana di Cuneo), strumento usato per consentire di ripristinare l’attrattività del Centro Città, rafforzando le attività economiche e creando nuove opportunità di sviluppo con il nuovo Polo universitario, per ripristinare l’attrattività di questa porzione di territorio, promuovendo iniziative culturali di divertimento e intrattenimento. Nel 2001, dieci commercianti cunensi hanno creato un Associazione denominata "Porticone" ,con lo scopo di rivitalizzare l’area dei portici del Centro Storico incrementando così il commercio in questi esercizi, e la sicurezza in questa parte di città.

 

 

HOME
   
NEWS DAL MERCATO IMMOBILIARE
   
News Italia
 - Beni Stabili vende la propria sede romana  
 - Feidos rilancia Prelios  
 
News Estero
 - Sonae Sierra vende i diritti di propriet di tre centri commerciali in Brasile  
 - I risultati di Corio  
 
News Archivio
- Italia
-
Estero
   
EVENTI & DIVERTIMENTI
   
Il "Christmas Meeting" del CNCC a Milano  
   
Al via il SIMI di Parigi  
   
Milano, si presenta Prontacasa.it  

REAL ESTATE AWARDS
   
"Morocco Mall" nominato "Best Design & Development" all'ICSC MENA 2012  
   
Un premio cinese per Progetto CMR  
   
Who's Who Legal premia Olaf Schmidt e DLA Piper  
   
PEOPLE
   
Milano, si presenta Prontacasa.it  
   
Si alleano sulla "formazione Home Staging" il portale Casa.it e l'Associazione Luoghi Di Relazione  
   
RAPPORTI E ANALISI
   
Rapporti dall'Italia
   
  Presentato a Roma l'"Atlante Censis della Domanda Immobiliare"  
   
Rapporti dall'estero
   
  JLL , a US$ 96 miliardi i volumi globali degli investimenti in immobili commerciali nel terzo trimestre  
   
Archivio
   
   
REAL ESTATE E AMBIENTE

Spazio Futuro Group punta sulla sostenibilita'

"CLASSE A: OPPORTUNITA O PROBLEMA?": a Milano un evento ASPESI