milano, mercoledì 21 novembre 2012

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La libera circolazione dei diritti edificatori  
   
EXPO 2015, salvate gli spazi vuoti. A cura di Paolo Pileri (DIAP- Politecnico di Milano), Edizioni Electa  
   
Una vita in gioco, di Mauro Castelli, Gruppo Sole 24 Ore, Euro 25,00.  

 

E’ in distribuzione Economia Immobiliare n° 43, primo semestre 2012

 


Presentata "La Torre delle Arti", di Babcock& Brown

26 marzo 2007

Il 26 marzo, Babcock&Brown (di seguito B&B) ha presentato a Milano in Conferenza Stampa - e alla presenza di Carlo Masseroli, assessore allo Sviluppo del Territorio del Comune di Milano - un nuovo progetto di sviluppo urbano che riqualificherà la zona adiacente a piazza Caneva, e precisamente "La Torre delle Arti", sita in via Principe Eugenio, a nord della città. L'occasione: l'approvazione, da parte della Commissione Edilizia del Comune, del development che riguarda un complesso a uffici ex-Montedison acquisito da B&B circa tre anni orsono, e che faceva parte di un "pacchetto".
Già allora, anzicchè limitarsi a un'operazione di puro trading, Karl e Robert Oberrauch - che guidano B&B in Italia- hanno preferito "ripensare" al building in un senso architettonico, e di utilizzo, diverso. Dopo alcuni "esperimenti" non soddisfacenti, i due fratelli bolzanini hanno optato per un progetto che prevede la demolizione dell' esistente, e una nuova costruzione a torre - per favore, non un grattacielo! - concepita come "contenitore di appartamenti". Le immagini mostrate nel corso della Conferenza Stampa offrivano una vera e propria "scultura architettonica" aggraziata e suggestiva, alta 94 metri, che si ricongiunge a un volume più basso (10 piani), per un totale complessivo di circa 20 mila metri quadrati. La stessa superficie dei due edifici ex-Montedison.
Pur potendo seguire l'ipotesi "DIA", gli Oberrauch hanno preferito percorrere la strada del "permesso di costruire" e ora si apprestano a scegliere l'impresa che - dopo la demolizione - darà inizio alla costruzione del nuovo manufatto. Il cantiere partirà perciò nel primo autunno, per concludersi dopo circa 30 mesi, con un costo stimato di 50 milioni di euro.
Oltre agli appartamenti (circa 140, ma potrebbero essere di più o di numero inferiore, dipende...), nella Torre troveranno posto 315 box e posti auto in quattro piani interrati, alcuni spazi commerciali al piano strada, un'area benessere (con palestra, piscina e solarium), e un ristorante - su due livelli - al 23° e 24° piano. I volumi tecnici, etc, saranno nascosti alla vista, e si prevede una zona a giardino pensile. Attenzione, però. A Milano c'è vento, e ai piani alti anche parecchio!
Il progetto si deve allo Studio Archea, di Firenze, nella persona dell'architetto Marco Casamonti: che, lo si capiva stamani, ama davvero molto questa sua creatura.
E molto la amano già i fratelli Oberrauch, convinti che la Torre sarà, in un quartiere ancora abbastanza bruttarello, un vero "landmark". Particolare cura, infatti, l'architetto ha rivolto ai materiali della facciata, e ha previsto per le parti comuni anche l'inserimento di opere d'arte (da qui il nome del complesso).
Che dire della gestione futura nei confronti del mercato? E' troppo presto per pensare anche solo ai prezzi di vendita al metro quadrato, e il prezzo di acquisto non è stato rivelato...
La mia sensazione è che, innanzitutto, gli Oberrauch vogliano lasciare la loro firma su un pezzo di Milano, fiduciosi che la città e il mercato sapranno riconoscere il valore della "loro" Torre. Poi, vedendo la "pelle" della Società, mi riesce difficile pensare vogliano vendere frazionatamente un complesso che, forse e indipendentemente dalla proprietà attuale, potrebbe essere piuttosto un oggetto da investimento per locazione, magari per manager stranieri di stanza a Milano. B&B, infatti, è un Gruppo che capitalizza 4,5 miliardi di euro e che, quotato in Australia, è attivo nell' investimento, nella consulenza finanziaria e nell'asset management nei settori immobiliare, infrastrutture e trasporti. Inoltre B&B impiega circa un migliaio di professionisti in 26 uffici nel mondo, e in Italia ha sedi a Milano e Roma. I fondi gestiti a livello globale ammontano, a fine dicembre 2006, a ben 27 miliardi di euro.
La Torre è bella, "sin troppo bella". Vedremo. (PGL)

Nella foto: il progetto



 

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