Editoriali

 
Assoimmobiliare interviene ancora sul Fondi, in occasione del Forum di Santa Margherita
11 settembre 2010

“Nell’ambito del Forum di previsioni e strategie “Scenari Immobiliari”, giunto quest’anno alla diciottesima edizione, Assoimmobiliare in merito alle modifiche della normativa che regolamenta i Fondi immobiliari, uno dei temi caldi e più seguiti della Fiera, ha dichiarato:
Assunto che il DL 78/2010, tra gli altri concetti, è evidentemente ispirato a introdurre elementi sanzionatori (appunto, l’applicazione dell’imposta sostitutiva del 5% o del 7% ai fondi che non rispettano i requisiti di “pluralità” e “autonomia”), ma non definisce, con altrettanta puntualità, i criteri di concreta applicazione delle nuove disposizioni, risulta evidente come detta manovra risulti essere stata dettata da criteri di urgenza in merito a recupero di gettito, prima ancora che di urgenza in merito alla regolamentazione del settore. Infatti, si è ancora in attesa di conoscere le disposizioni attuative, da emanarsi a cura del Ministero dell’Economia e delle Finanze, nonostante, lo si ricorda, l’emanazione fosse stata prevista entro trenta giorni dalla data di conversione del DL 78,avvenuta a fine luglio.
Nel corso panel dedicato alle “Novità legislative per i fondi immobiliari pubblici e privati ed effetti per le imprese e il mercato”, invece, Francesco Assegnati e Roberto Brustia, entrambi Partner dello Studio Legale e Tributario CBA, hanno rilasciato le seguenti dichiarazioni:
Francesco Assegnati – Partner Studio Legale e Tributario CBA
Sicuramente la legge di conversione ha apportato sostanziali e migliorative modifiche alla originaria versione del Decreto Legge 78/2010. Ricordo, infatti, che rispetto alla prima versione, tra le altre modifiche, è stato individuato un termine massimo per la conclusione della liquidazione (5 anni) ed è stato disposto il riconoscimento fiscale dell’imposta del 5% ovvero del 7% ai fini delle successive distribuzioni di proventi ed al fine di elevare il costo fiscalmente riconosciuto di sottoscrizione o di acquisto delle quote. Inoltre, risulterebbe prevista una maggiore elasticità nella fase di liquidazione con riferimento all’imposizione indiretta. Quello che, in ogni caso, non può sottacersi è la mancanza di chiarezza sui contenuti delle disposizioni attuative, le quali saranno definite da un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il quale, rispetto alle tempistiche previste dal DL 78/2010, è evidentemente in profondo ritardo. Situazione questa che determina il permanere di una situazione di stallo del settore.
Roberto Brustia – Partner Studio Legale e Tributario CBA
Nonostante gli sforzi che si stanno facendo per migliorare una disposizione la quale, nella versione originaria, risultava evidentemente imprecisa, la stessa rimane viziata da un inaccettabile criterio, quello dell’applicazione di nuove imposte che operano in forma di “sostanziale retroattività”. Inoltre, l’abrogazione dell’esenzione dall’applicazione della ritenuta sui proventi distribuiti agli investitori esteri, nonostante la previsione di una disposizione transitoria ed il mantenimento della citata esenzione per alcuni di questi investitori, quali i fondi pensione e gli organismi di investimento collettivo del risparmio esteri, modificando negativamente e sostanzialmente il quadro normativo in forza del quale tali investitori hanno già effettuato rilevanti investimenti immobiliari in Italia attraverso lo strumento fondo immobiliare, contribuisce a rafforzare le perplessità circa la complessiva stabilità del quadro normativo del nostro Paese” (CS dell’ Associazione).