Editoriali

 
Ancora crisi o possibile ripresa: il punto di vista di Re/Max
21 settembre 2010

«Il peggio è davvero passato oppure dobbiamo attenderci una crisi ancora più nera? Impossibile non chiederselo di fronte alle notizie che si rincorrono in questi giorni sul mercato immobiliare.

I dati ISTAT della scorsa settimana e il Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni pubblicato da Bankitalia nei giorni scorsi, mostrano per l’Italia segni incoraggianti di ripresa, con mutui e compravendite in crescita nel primo trimestre del 2010 ed un rallentamento della svalutazione dei prezzi nel secondo trimestre dell’anno.

Un cauto ottimismo che tuttavia si scontra con le voci sempre più insistenti che giungono dai Media americani, dal Time al New York Times, secondo cui i prezzi delle case sono destinati a calare e a restare talmente bassi da rendere insensato l’investimento nel mattone negli States. Un pessimismo che potrebbe arrivare fino in Europa.

RE/MAX Italia - che fa capo al più diffuso network di franchising immobiliare internazionale con 7 mila agenzie affiliate, circa 100 mila consulenti immobiliari in 80 Paesi nel mondo - si inserisce in questa virtuale diatriba di notizie rassicurando gli investitori italiani, rispondendo così, tra gli altri, al monito comparso tra le colonne del Time il 6 settembre scorso: “Non è più tempo di comprare casa”.

“Ci sono significative differenze tra il mercato immobiliare statunitense e quello italiano: il primo è influenzato dalla grande quantità di mutui in scadenza e dall’ulteriore aumento dei pignoramenti, che inflazionerà l’offerta di immobili, facendo scendere i prezzi, mentre – afferma Dario Castiglia, Presidente di RE/MAX Italia – ben diversa è la situazione italiana, dove le influenze maggiori provengono da fattori come il livello di occupazione”.

“Il mercato nazionale sta vivendo in questo momento una sorta di ‘rimbalzo tecnico’ verso il basso – sostiene Castiglia – il che significa che ancora per qualche tempo assisteremo ad un andamento altalenante. Come evidenziato dall’Istat, per quest’anno la tendenza è quella di un lieve aumento delle compravendite che – prevede RE/MAX – si attesterà a fine anno su livelli di sostanziale stabilità rispetto al 2009, mentre per assistere ad una risalita dei prezzi ci vorrà un tempo maggiore rispetto a quello stimato per le compravendite”.

Ovviamente la ripresa economica in Italia – e di conseguenza l’andamento dei livelli di occupazione - non può prescindere totalmente dalla situazione d’oltreoceano, così come il fatto che anche in Europa la ripresa stenti a decollare, contribuisce al mantenimento di una situazione di incertezza per il mercato.

“Durante la crisi del 1995 – ricorda Castiglia – nonostante le più nere previsioni, il mercato non subì il tanto temuto crollo, ma sfociò invece nel boom degli anni 2000. Siamo quindi pronti a scommettere che anche in questo caso il mercato si riprenderà, e che, almeno in Italia, dove l’investimento immobiliare è fortemente radicato nella cultura nazionale e da sempre caposaldo del risparmio famigliare, il mattone continuerà ad essere un buon investimento, destinato a rivalutarsi nel tempo”.

Il pensiero espresso da RE/MAX risulta oggi essere condiviso anche oltreoceano, dove diversi opinion leader del settore immobiliare stanno smentendo la visione pessimistica espressa anche dal New York Times, con una più positiva legata alla lenta ma prossima ripresa del mercato come sostiene nella sua replica Brett Arends su sito del WSJ dal titolo “10 reasons to buy a Home”». (Nota di Stampa della Società)