Editoriali

 
Gli “Stati Generali” del Turismo in Bocconi, a Milano
 

(18 aprile 2011)

C’era qualcosa di strano negli “Stati Generali del Turismo in Lombardia“, evento che si è svolto oggi, 18 aprile, presso l’Aula Magna della “Bocconi nuova“ (così noi milanesi ci ostiniamo a chiamare il Grafton Building di via Roentgen, forse perché non l’abbiamo ancora “digerito”) .

Gli Stati Generali, organizzati dalla Regione Lombardia - assessorato al Commercio, Turismo e Servizi, nella persona dell’assessore Stefano Maullu, insieme all’Ateneo milanese - hanno proposto una “sfilata” di partecipanti di altissimo rilievo istituzionale (il Vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani, il Ministro del Turismo Michela Brambilla, il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il Sindaco di Milano Letizia Moratti, il Presidente della CCIAA Milano Carlo Sangalli), e molti altri nomi anche notissimi.

MA….

Tutti a far da prestigiosa cornice alle due Relazioni tecniche, la prima presentata da Magda Antonioli (che in Bocconi insegna Economia, ed è coordinatore del Master in Turismo e docente ai corsi al Master collegati, tra cui il “General management per il comparto alberghiero”, che terminerà a maggio, e il prossimo“ Il turismo enogastronomico “).

La Professoressa ha offerto una illuminante fotografia della situazione del turismo nel nostro Paese, e in Lombardia, con molti focus sui principali sottosegmenti. Il suo intervento è stato lungo ma pronunciato a ritmo galoppante: talmente veloce che io, pur a ciò allenata da ultra-trentennale attività giornalistica, non sono riuscita a prendere che pochissimi appunti. Ho appreso, per fortuna, che la Lombardia è al primo posto per spesa da parte del turista straniero; che tra i turisti stranieri la parte del leone la fanno i tedeschi, seguiti dagli olandesi e dai Brits; che tra i Paesi emergenti vi sono Russia e Cina, Corea del Sud e Repubblica Ceca (i cittadini di tali Paesi arrivano a Milano con tassi di crescita molto maggiori che non nel resto d’ Italia); che oltre il 90% del turismo si dirige verso le strutture alberghiere (il rimanente va verso la “recettività complementare”); e che i clienti, nel scegliere una destinazione, si fidano molto delle nuove tecnologie.

Ora, con la speranza di ritrovare su Internet giustappunto le innumerevoli slide presentate dalla Professoressa (slide peraltro non percepibili dalla platea: per quanto grande sia il maxi-schermo, l’Auditorium del Grafton Building è immenso, ci stanno circa mille persone, e oggi era affollatissimo) vediamo la seconda relazione tecnica. Francesco Morandi, dell’ Università di Sassari, ha – parlando a braccio ma mangiando dimolte parole- messo in rilievo alcune osservazioni personali ( peraltro condivisibilissime ) sul fatto che la pesantezza del sistema delle regole assorbe e blocca energie che dovrebbero essere altrove meglio dirette. Il Professore ha sottolineato, tra le proposte, lo sviluppo di una forma di turismo “dei Borghi”; l’ipotesi di creazione di flussi attraverso Fondazioni di partecipazioni (che sfuggirebbero ai vincoli dei “Patti di stabilità”); e la spinta verso il concetto “meno marchi, più valori” (spero che ciò tutto ciò sia chiaro) .

MA…

Domanda: che c’azzecca l’Università di Sassari con il turismo della Lombardia ?

Risposta: non lo so.


Domanda: Perché è stato invitato a parlare del turismo lombardo il Direttore del Palazzo dei Congressi di Madrid ?

Risposta: non lo so.


Andiamo avanti.


I primi dati – provvisori, come si legge in una Nota dalla Regione Lombardia – testimoniano un flusso positivo: la Lombardia ha visto, nel 2010, la presenza di oltre 31 milioni di turisti; e Milano si conferma leader con oltre 11,5 milioni di presenze, grazie soprattutto al richiamo delle manifestazioni fieristiche (Salone del Mobile, BIT, MADE Expo, MACEF…). E qui occorrerebbe aprire un interessante capitolo sul significato della parola “presenze”…

A maggio aprirà il rinnovato e ampliato Palazzo dei Congressi, che sarà il “primo in Europa” per capienza e servizi. Arriveranno turisti internazionali con ampia capacità di spesa (quattro, o addirittura cinque volte tanto rispetto a quella di un vacanziere “normale”).

I laghi e la montagna “tirano” moltissimo, e l’EXPO 2015 farà il resto.

MA…

Domande:


- perché agli Stati Generali di oggi non c’era al Podio nessun rappresentante delle catene alberghiere, o anche soltanto delle associazioni degli albergatori?

- perché in Sala non ho intravisto rappresentanti – con l’unica eccezione di un noto operatore torinese - della real estate industry, che pure al turismo dovrebbe essere molto interessata ?

- perché almeno metà della Sala era composta da studenti, che al termine della mattinata si sono diretti, e con voluttuosa precipitazione, verso l’abbondante buffet servito nell’ immenso foyer del Grafton Building?

- perché c’erano solo alcune decine di giornalisti / fotografi i quali, fotografata e ripresa il Ministro Brambilla, se ne sono subito andati ?

- perché il Ministro Brambilla, per quanto caruccia, snellissima e correttamente vestita, non ha detto una cosa nuova – che fosse una!!! – di interesse per il settore, limitandosi sia pur con garbo a pronunciare l’ovvietà? (L’ Italia è il Paese che ogni turista internazionale vorrebbe visitare. Noi abbiamo tutto ciò che il turista cerca. Un terzo dei turisti stranieri viene in Italia per la bontà della nostra enogastronomia. Abbiamo un turismo ancora troppo stagionale. Bisogna promuovere i “circuiti di eccellenza”. L’obiettivo di EXPO 2015 è la fidelizzazione. Il Governo ha stanziato 118 milioni di euro per promuovere e valorizzare i territori.
E adesso la migliore: la Lombardia offre tutto, ad eccezione del turismo balneare. Etc etc etc ).

- che razza di comunicazione è stata lanciata sull’evento?


E soprattutto perché ognuno di questi prestigiosissimi personaggi, fatto il discorsetto, ha pensato bene di lasciare subito la bocconiana sede per andarsene da un’altra parte?

Per carità, posso anche capire: siamo in piena campagna elettorale.

Ma credo che i molti miliardi di euro che il turismo in Lombardia ogni anno genera e vale, avrebbero meritato un poco più di attenzione.



Paola G. Lunghini

PS: non ho assistito alla discussione pomeridiana odierna degli “Stati Generali”, e quindi mi prendo tutte le responsabilità per una cronaca parziale.

Ma ho come la percezione che, dopo il lunch, gli studenti se ne sarebbero tornati a casuccia, lasciando di conseguenza al Sindaco di Sirmione, al Direttore dell’ ATP di Livigno, al Consigliere dell’ ATP di Bormio, al Direttore del Parco del Ticino, e al Presidente FIPE ( Federazione degli esercizi commerciali di Milano ) e anche allo chef Gualtiero Marchesi , per citare solo alcuni dei Relatori convocati al Tavolo, una Sala non esattamente affollata..