Editoriali

 
Assoedilizia, i provvedimenti del governo causano una riduzione PIL di 30 miliardi

30 aprile 2012

di Achille Colombo Clerici, Presidente di Assoedilizia

Durante un affollato convegno svoltosi a Sesto S. Giovanni, il Presidente di Assoedilizia, avv. Achille Colombo Clerici ha lanciato “l’allarme” di cui al testo sotto.

Assoedilizia registra con preoccupazione l'atteggiamento che i proprietari immobiliari stanno assumendo in conseguenza alle misure fiscali varate dal Governo a carico degli immobili (Imu, Imu bis-tassa di scopo, addizionali, riduzione della deduzione forfetaria per spese manutentive, riforma del catasto).

E, si badi bene, non a seguito della applicazione delle stesse, essendo questa procrastinata nel tempo; ma sulla base di una reazione psicologica legata al semplice varo di quelle misure.

Se si voleva l'effetto immediato del blocco di tutto il settore immobiliare privato, dalle opere edili alle compravendite, lo si e' ottenuto pienamente.

Sospensione immediata di tutti i lavori edilizi di manutenzione e di nuova costruzione non strettamente necessari e blocco delle transazioni riguardanti il comparto delle compravendite: dunque, settore immobiliare e relativo indotto in decisa frenata.

Assoedilizia stima in via prudenziale che solo a causa dell'immediata sospensione delle opere di manutenzione ordinaria, entro la fine dell'anno ci potra' essere una conseguente riduzione del Pil di oltre 30 miliardi.

Se consideriamo anche le opere di ristrutturazione e le nuove costruzioni che si fermano la cifra sale notevolmente.

Riduzione drastica di lavoro per piccole e medie imprese, artigiani e professionisti: problemi economici sul piano dell'attivita' e minore capacita' di spesa sul piano personale.

Muratori,idraulici, carpentieri, imbianchini, marmisti, posatori e lucidatori, elettricisti e impiantisti, stuccatori e decoratori, ferramentisti, vetrai,noleggiatori di macchine e ponteggi, falegnami e mobilieri, arredatori, tappezzieri, disegnatori e restauratori di interni, restauratori di facciate, architetti geometri e progettisti vari, addetti alla pulizia, portieri, giardinieri e vivaisti; insomma tutti gli addetti ai lavori negli immobili, sono a rischio di sofferenza e di posto di lavoro.

Qualche giorno addietro sono circolate valutazioni degli effetti delle nuove misure fiscali a carico degli immobili, basate su una erronea concezione della psicologia dei proprietari immobiliari: i quali, a fronte dell'inasprimento fiscale non corrono, come si e' detto, per prima cosa a vendere le seconde case, ma riducono viceversa drasticamente le spese manutentive non strettamente necessarie ed i nuovi investimenti; secondariamente attingono ai risparmi in banca se ed in quanto sussistenti, e solo alla fine ricorrono alla vendita degli immobili.