Editoriali

 

La crisi spinge EPRA verso una prossima Conferenza annuale più efficiente

di Paola G. Lunghini
 22/10/2008

EPRA, l'associazione europea che raccoglie le società immobiliari quotate, ha informato oggi tutti i propri associati che la prossima Conferenza annuale europea, prevista il 3 e 4 settembre 2009 a Istanbul, si terrà invece a Bruxelles.

Fin qui, nulla di strano. A volte si è costretti a cambiar venue, e i motivi possono essere svariati. Ricordo ancora che una Conferenza importantissima (che anni fa si doveva tenere in USA) fu cancellata a causa dell'"allarme antrace". A volte sono gli improvvisi sconvolgimenti geopolitici che rendono certi progetti impossibili da perseguire. A me, ad esempio, è "saltato" un bellissimo tour previsto per il mese di settembre a Sochi, a causa della crisi russo-georgiana.

Beh, stavolta la motivazione fornita da Philip Charls, CEO di EPRA, aiuta a capire che cosa i grandi player internazionali si attendono per il prossimo futuro: nubi ancor più nere sono forse all'orizzonte. Istanbul, dice il messaggio, è un posto bellissimo («a remarkable backdrop») ma siamo tutti consapevoli che «the tone of the industry has changed. We cannot ignore the pressure which EPRA members are under to justify their activities... Content and time-efficiency are now more critical than ever».

Andiamo quindi, annuncia Philip, in un luogo che permetta più efficienza e - sottinteso - minori costi, di trasferimento, e non solo. Inoltre l'evento sarà «more focused and business-centric». Il programma dei lavori sarà sviluppato, conclude il CEO, in linea con le «market conditions and your real business concerns».

Chi dei nostri vorrà invece spendere la bellezza di 1995 euro +IVA per seguire una "due giorni" a fine novembre a Milano, dal tema "Massimizzare le opportunità nelle Regioni dove l'industria immobiliare è in crescita", per conoscere «il vero potenziale del real estate in Italia e determinare i futuri scenari», faccia pure.

Forse gli organizzatori non sono "pessimisti" come EPRA. Ma, come si sa, un pessimista è solo un ottimista un tantino più informato.