Le mie Interviste

  • INTERVISTA a Makaziwe Phumia Mandela (pubblicata su www.quotidianoimmobiliare.net, 22 settembre 2003)

Un key note speaker davvero insolito e dal nome celeberrimo per una Conferenza immobiliare, oggi ad Amsterdam, dove si è aperto il Summit europeo di CoreNetGlobal, l’associazione che raduna i corporate real estate executives. Alla presenza di circa 350 delegati provenienti dai principali Paesi d’Europa, ma anche da USA e Far East, Makaziwe Phumia Mandela, figlia di Nelson Mandela, ha rivolto nel suo discorso un appello appassionato sulla necessità di sostenibilità, non solo ecologica ma anche “umana”. Un principio che, ha detto la Mandela, deve diventare parte della nostra vita quotidiana.

D. Dottoressa Mandela, cosa significa il contesto in cui lei ha parlato oggi, per Lei?

R. Una delle strade possibili per parlar di sostenibilità è quella di coinvolgere attivamente le persone. L'altra è quella di creare un ambiente sicuro per il lavoro e le comunità. Credo che le organizzazioni di successo del nostro secolo saranno quelle capaci di creare, appunto, sostenibilità degli ambienti di lavoro e performance altamente produttive.

D. Perchè è venuta a parlare di queste cose proprio qui, ad una platea di corporate real executives?

R. Per che sono convinta che i professionisti dell'immobiliare hanno un potere di influenzare la pubblica opinione in maniera molto maggiore di quanto essi stessi credono. L'immobiliare è una struttura portante della nostra società e della nostra economia. Se lo vuole, sa essere una industria molto creativa e innovativa, al di là del business vero e proprio.

D. Lei ha detto, nel suo intervento, che occorre creare un ambiente di lavoro sicuro. A cosa si riferiva, esattamente?

R. Significa che le forze economiche devono prendere consapevolezza che la nostra situazione è affetta da turbolenza, caos, incertezza, e attivismo della comunità, ma anche da crescente infedeltà delle persone, riduzione dei livelli occupazionali, e turnover spinto.

D. Le ricadute, a livello immobiliare, le stanno discutendo, appunto, i signori di CorenetGlobal in questi due giorni di lavori. E’ la prima volta che Lei parla ad una platea immobiliare?

R. Si, ma spero sia solo l’inizio.

D. Nel suo intervento Lei ha detto che le corporation sono un elemento di criticità dell'economia, e che l'economia lo è della società. Come si concilia questa affermazione con il Suo ruolo di Supervisory Board Member della Nestlè in Sud Africa?

R. Nestlè, nel mio Paese, è una corporation molto diversa da quanto si può pensare. E’ fortemente impegnata nell'aiutare lo sviluppo anche agricolo nel Paese verso, appunto la sostenibilità, con programmi molto avanzati. (Paola G. Lunghini)

P.S. Alla Conferenza di Amsterdam non c’e nessun delegato dall’Italia