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	Le mie Interviste
           
	Il turismo aspetta tempi 
	migliori 04/05/2010
 (pubblicata su 
	www.monitorimmobiliare.it, 4 maggio 2010)
 
 
 
  Intervista 
	a Giovanni Zavagli Presidente AICI – Associazione Italiana Consulenti e Gestori Immobiliari
 
 
	  
	E’ possibile una ripresa del 
	turismo ?Vedo un possibile miglioramento nel turismo di vacanza, ma la situazione 
	permane critica nel segmento affari e congressuale legato all'economia del 
	Paese.
 
 Nessun motivo di ottimismo?
 Per l'Italia non direi, data la crisi strutturale esistente e la concorrenza 
	estera molto più dinamica.
 
 II peso del turismo nel nostro Paese (oggi pari a circa il 12 % 
	dell'economia italiana) è destinato a crescere: è davvero così?
 Sicuramente il turismo insieme all'indotto muove una cifra considerevole 
	dell'economia e della forza lavoro, e ritengo che esso rappresenti un 
	notevole potenziale da sfruttare per favorire la ripresa economica del 
	nostro Paese.
 
 Quali sono i probabili futuri Paesi competitor?
 Già oggi Francia e Spagna in Europa sono leader. Il Marocco è aperto a 
	investimenti nel turismo con ogni agevolazione fiscale e urbanistica, e 
	diventerà una meta primaria.
 
 Perché, numeri a parte, l'industria turistica è così importante?
 L'indotto che muove il turismo tocca tutti i settori, servizi, commercio, 
	trasporti ed è importante soprattutto in alternativa all'industria e in 
	carenza di fonti energetiche. Rappresenta un serbatoio di valuta pregiata, 
	per compensare anche la minore esportazione.
 
 Oggi le Regioni legiferano in materia di turismo, e si promuovono in maniera 
	indipendente. A cosa porterà questo atteggiamento?
 A un minore valore nazionale, a un dispendio di risorse non proporzionato al 
	ritorno economico, e a un declino dell' “immagine Italia”.
 
 Si può pensare a qualche soluzione importata dall'estero?
 Sono necessari una centralizzazione e un coordinamento a livello nazionale, 
	tipo Francia e Spagna.
 
 Turismo non vuol dire solo alberghi, ma soprattutto infrastrutture...
 Sicuramente strade, aeroporti, ferrovie, trasporti urbani... il turista deve 
	arrivare, circolare e ripartire in tempi rapidi e a basso costo.
 
 E naturalmente altri servizi...
 Il tempo libero deve essere organizzato, programmato e coordinato con eventi 
	anche internazionali tenendo conto delle disponibilità ricettive. Arte, 
	cultura, musica, shopping, fiere hanno bisogno di una regia senza 
	sovrapposizioni ma con forti richiami pubblicitari.
 
 
 
 Al di là dell'ovvio pensiero delle vacanze, che tipo di offerta turistica 
	andrebbe coltivata?
 Un'offerta moderna, efficiente, anche a basso costo nel segmento 
	congressuale e del turismo culturale e sportivo (città d'arte, gastronomico, 
	religioso, musicale,.......)
 
 Ecco, parliamo del turismo legato all'attività convegnistica e al mondo del 
	business in generale.
 Punto dolente in Italia, esistono poche possibilità di organizzare grandi 
	convegni internazionali come Parigi o Londra, anche se Roma e Milano stanno 
	realizzando importanti opere. Mancano però Hotel e infrastrutture: la media 
	degli alberghi italiani è di 30 camere e le catene rappresentano il 7% 
	dell'offerta generale.
 
 
 Torniamo agli alberghi, che in Italia sono tanti: il coefficiente di 
	occupazione è congruo?
 No, non è congruo. La media è inferiore agli altri Paesi concorrenti esteri, 
	siamo leader solo per numero di camere: un milione!
 
 Perchè gli alberghi italiani sono così cari?
 Costo dei terreni, iter e vincoli urbanistici, poca flessibilità del lavoro.
 
 Perché si parla tanto della categoria lusso?
 Perchè rappresenta una nicchia esclusiva per una clientela particolare che 
	pretende un prodotto e un servizio molto personalizzato, con un ritorno di 
	immagine, massimo confort e sicurezza. Immobili di prestigio per clienti 
	esigenti che amano le novità, gli interventi di rinnovo devono essere 
	frequenti e non sempre adeguati come ritorno economico. Il valore è nella 
	rivalutazione dei patrimoni immobiliari sul lungo periodo considerata la top 
	location.
 
 
 Che tipologia sarebbe necessaria per attirare i tour operator 
	internazionali?
 
 Alberghi di catene internazionali a basso costo, trasporti low cost e una 
	strategia politica di sviluppo del turismo che coinvolga il sistema Italia.
 
 
 
 Quanto tempo occorre per costruire, o ristrutturare, un albergo? E quanto 
	costa?
 Berlino è stata ricostruita in 15 anni, io ci ho messo 15 anni per un 
	albergo! Normalmente ci vogliono dai 5 ai 10 anni. Iter urbanistici 
	complessi e assenza di strumenti urbanistici sono le cause principali. Il 
	costo immobiliare: da 150 mila a 500 mila euro a camera.
 
 E' vero che c'è molta attività di compravendita, nella lodging industry?
 All'estero sicuramente, in Italia meno, considerata l'assenza di realtà 
	importanti.
 
 Per concludere. Quale proposta strategica al Ministro del Turismo?
 Coordinamento centralizzato del turismo in tutte le sue forme e della 
	promozione a livello nazionale. Coordinamento strategico con altre strutture 
	centrali e periferiche per lo sviluppo delle infrastrutture indispensabili 
	allo sviluppo del turismo su tutto il territorio nazionale. Incentivazioni 
	fiscali e finanziarie e procedure urbanistiche facilitate. Promozione di 
	aggregazioni alberghiere, attenzione alla filiera di tutte le attività 
	connesse compresa la formazione del personale, attualmente molto 
	critica,creazione di distretti del turismo sul territorio interessato 
	sinergia e complementarietà.
 
 di Paola G. Lunghini
 
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