Rapporti e Analisi

 

Uffici a Milano e Roma, secondo Savills

9 marzo 2007

«La domanda in continua crescita di spazi ad uso uffici nei mercati di Roma e Milano, secondo il più recente Rapporto di Ricerca di Savills riguardante gli uffici, sosterrà una generale stabilità dei canoni, insieme alla lenta immissione di nuovi sviluppi immobiliari sul mercato, fattore determinante affinché il mercato non subisca fluttuazioni. Questo fattore ha mantenuto vivo l’interesse degli investitori, ha portato a una considerevole diminuzione dei tassi e ha incoraggiato gli investitori a prendere in considerazione un più vasto mercato degli uffici, in termini di location.
A Milano il numero delle singole transazioni è aumentato in modo costante, con una crescita circa del 50% delle richieste attive durante la seconda metà del 2006. A causa dell’incidenza dei costi, questo mercato ha visto un certo numero di conduttori prendere in considerazione l’alternativa di affittare spazi in immobili in zone secondari a canoni più competitivi. Nuovi sviluppi, quali Milanofiori Nord e Santa Giulia, sostenuti da investitori importanti, dovrebbero valorizzare ulteriormente il profilo internazionale del mercato italiano, riflettendone la maturità e creando delle vere e proprie "città nella città" che ridefiniranno le zone non centrali.
A Roma, il mercato delle locazioni è rimasto piuttosto stabile nel corso del 2006 ,con un livello di crescita dei canoni contenuto. Gli aumenti più notevoli si sono registrati all’EUR con crescite dei canoni del 10% fino a €330/mq paragonati ai €430/mq per il "CBD" (Central Business District). La diminuzione dei tassi ha costretto gli investitori ad adottare un più ampio approccio e, di conseguenza, gli investimenti hanno coinvolto anche proprietà site in zone e immobili secondari.
Lionello Rosina, Amministratore Delegato di Savills Italy, dice: «La lenta immissione di nuovi sviluppi immobiliari sul mercato ha garantito canoni stabili o persino in crescita nei principali mercati italiani degli uffici. Gli investitori sono attratti dalle condizioni bilanciate del mercato e siamo convinti che il loro interesse manterrà bassi i tassi. L’introduzione delle SIIQ italiane, l’equivalente dei REIT, dovrebbe creare più liquidità e trasparenza in questo mercato». (Comunicato della Società)