Rapporti e Analisi

 
A s s o e d i l i z i a: male il turismo in Italia

29 agosto 2008

«Segno meno a pioggia sulle vacanze 2008 in Italia (periodo da giugno a settembre) secondo il CESCAT-Centro Studi Casa Ambiente e Territorio di Assoedilizia che ha incrociato i propri dati con quelli raccolti dalle organizzazioni di settore (operatori turistici, albergatori, pubblici esercenti, gestori di campeggi ecc.).

Rispetto al 2007, l'andamento di agosto non è riuscito a recuperare il trend negativo di giugno e luglio. Anzi, rispetto a questo, si riscontrano segnali di ulteriori cedimenti, sia pure più contenuti; e per quanto riguarda settembre, appare altamente improbabile una ripresa. Nel complesso, i quattro mesi più importanti per quanto riguarda le vacanze dovrebbero segnare, sempre rispetto al 2007, un meno 4-5% di presenze che corrispondono a 25-30 milioni di unità. Anche il fatturato, depurato dall'inflazione, si ridurrebbe di 2,5-3 miliardi di euro: i più colpiti bar, ristoranti, discoteche, gelaterie, stabilimenti balneari.

Si sono mossi (o si muoveranno in questa coda d'estate) più di 36 milioni di italiani, con un calo di oltre l'1 per cento rispetto al 2007. Ma la crisi economica - la percentuale di chi è rimasto a casa per questo motivo è salita in un anno dal 34 al 49 per cento dei rinunciatari - ha portato il turista a ridurre il periodo di vacanza da 17 a 14 giorni ed a moltiplicare le uscite nei soli fine settimana (pendolarismo 2008 più 10 per cento rispetto al 2007).

Per i vacanzieri italiani, la meta principale resta il Bel Paese, principalmente le sue spiagge, che registrano però un consistente calo di presenze (meno 6-7 per cento). Anche la montagna non se la passa bene (meno 3,5-4 per cento), in altalena laghi e città d'arte: unico segno positivo, i centri minori.

Le regioni. Da sottolineare l'aumento generale dei prezzi: in due anni i costi dei soggiorni sulle coste del Veneto, della Romagna, delle Marche, della Liguria, della Toscana sono aumentati mediamente del 20 per cento.

Pur non classificandosi ai primi posti (conquistati, nell'ordine, da Emilia-Romagna, Toscana, Calabria e Sardegna), la Lombardia - con i laghi, Garda in testa e le Prealpi - conferma il tasso di crescita per il quarto anno consecutivo, tanto più singolare se lo si confronta al contestuale calo nazionale: da tenere presente però che la performance lombarda, calcolata sulla base dell'intero anno turistico, è dovuta prevalentemente al turismo d'affari. E anche qui talune località, come la Valtellina, registrano il segno meno rispetto al 2007.

Emilia-Romagna - Frequentata prevalentemente da turisti di reddito medio e basso, risente più di altre della frammentazione delle vacanze (più week-end, meno permanenza): presenze in calo di circa il 5 per cento.

Liguria - Consistente il calo del movimento turistico (meno 6 per cento con punte del 20).

Trentino - Penalizzata dal maltempo, ha visto ridursi la durata delle vacanze (3-4 giorni).

Veneto - Recupero, rispetto ai picchi negativi di giugno e luglio, durante le settimane di agosto ma, a conti fatti, sarà difficile, anche con un ottimo settembre, raggiungere le presenze del 2007.

Lazio - Il tutto esaurito resta un sogno anche se durante il fine settimana e nei giorni festivi le spiagge sono affollate.

Sud ed Isole - Stasi o calo generalizzato con punte del 25% (Eolie), dell'8% (Taormina). Tutto esaurito nelle isole campane frequentate dall'elite, cali, anche forti, nelle altre località. Flessioni pure in Puglia, Calabria, Basilicata. Regge bene, come al solito, la Sardegna, i cui frequentatori abituali non sembrano avvertire la crisi economica.

Per quanto riguarda gli arrivi dall'estero nel 2008 in Europa, le previsioni vedono la Francia al primo posto (più 4,3 per cento rispetto al 2007), seguita da Grecia e Portogallo (più 4,2 per cento), Gran Bretagna (più 4), Spagna (più 3,6) e quindi, sesta, l'Italia (più 3,4 per cento, pari a 47 milioni di arrivi di cui 9 milioni da Paesi extraeuropei), seguita da Austria (più 3) e Svizzera (più 2,6).

Sempre in aumento anche gli italiani che si recano in vacanza all'estero (circa 21 milioni le partenze, oltre il 2 per cento in più rispetto al 2007)». (CS dell'Associazione)