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JLL: rallenta il passo del mercato direzionale in Europa

03 novembre 2008

"Secondo l’ultimo European Office Clock di Jones Lang LaSalle riferito al terzo trimestre del 2008, il livello dei canoni prime registrati nel mercato uffici è rimasto stabile in gran parte dei mercati europei. Ciononostante, a causa della persistente volatilità dei mercati finanziari globali e dell’atteggiamento di attesa che hanno adottato molte società, questo trend subirà un rallentamento entro la fine dell’anno e nei primi mesi del 2009.

Commentando i dati del terzo trimestre del 2008, Chris Staveley, Responsabile del Team Cross Border di JLL, ha dichiarato: “Benchè i canoni prime del mercato direzionale in Europa si mantengono più elevati rispetto ad un anno fa ancora del 2,6%, non possiamo ignorare il fatto che nel quadro generale la loro crescita si sia fortemente attenuata. Ora che Barcellona e Dublino hanno superato sull’orologio la posizione delle “12”, ci sono cinque mercati europei che si trovano nel quadrante dell’orologio che indica i canoni in discesa. Berlino, Lisbona e Praga stanno raggiungendo il picco, ovvero la posizione di massima crescita dei canoni, nei loro rispettivi cicli immobiliari (le 9 sull’orologio), mentre tutti gli altri mercati direzionali si addensano ora nel quadrante della crescita moderata”.

L’indice dei canoni nel settore direzionale europeo, basato sulle performance di 24 mercati, è diventato negativo (-0,1%) nel terzo trimestre del 2008 per la prima volta dall’inizio del 2005, spinto al
ribasso soprattutto dalle percentuali registrate a Barcellona (-3,7%), Dublino (-3,3%) e Londra (- 2,3%). Si differenziano Praga (+0,7%), Berlino (+2,3%) e Amsterdam (+1,5%) che nello stesso periodo hanno resistito al trend sfavorevole, facendo invece registrare un’inversione di tendenza con la loro crescita positiva.

Dato il quadro di generale debolezza dei mercati europei, il livello dell’assorbimento rallenterà ulteriormente nel quarto trimestre dell’anno, con i centri finanziari di Londra, Parigi, e Francoforte
particolarmente “a rischio” per la decrescente domanda da parte degli utilizzatori. Ancora stabile il livello dei canoni prime a Milano (570 €/mq/a), in lieve rallentamento quello di Roma (450 €/mq/a), come evidenziato dagli ultimi City Profile Milano e Roma di Jones Lang LaSalle riferiti al terzo trimestre dell’anno.

Per quanto riguarda il mercato milanese, la periferia si conferma l’area che mostra maggiore dinamismo, con circa il 38% dell’assorbimento totale, seguita dall’hinterland con il 34%. Le zone centrali della città hanno pesato per l’11% dell’assorbimento totale, in diminuzione rispetto al trimestre precedente (26,6%). Si confermano le due principali dinamiche in atto nel mercato italiano: disponibilità di spazi in diminuzione (vacancy) e necessità da parte delle società di trasferire i propri uffici e/o consolidare gli spazi al fine di ottimizzare i costi di occupazione. Le società che operano nei settori dell’Information Technology (IT) si sono poste all’attenzione come gli utilizzatori più attivi nella locazione di spazi, in termini di numero di transazioni in cui sono state coinvolte, generando il 40% dell’assorbimento totale. Seguono le società appartenenti al settore bancario e finanziario che sono state protagoniste del 20% delle transazioni, trainando l’assorbimento nelle zone centrali e, in particolare, del CBD (Central Business District). Rispetto al trimestre precedente, è diminuito il peso del settore legale sull’assorbimento totale. Infatti, alcuni studi legali importanti, in cerca di spazi nella prima parte dell’anno, hanno interrotto la ricerca, probabilmente in attesa di valutare meglio gli effetti della crisi finanziaria sulla loro attività.

A commento dell’andamento dei canoni, dichiara Pierre Marin, Amministratore Delegato di Jones Lang LaSalle Italia e Responsabile Agency: “Nei prossimi mesi, prevediamo che il mercato volga ulteriormente a favore degli utilizzatori, con conseguente aumento della pressione sui canoni. Questo accadrà principalmente per due motivi: da una parte a causa dell’aumento dell’offerta dovuto ai nuovi sviluppi in fase di completamento, soprattutto nelle zone della periferia e dell’interland di Milano e Roma; dall’altra, a causa del rallentamento della domanda da parte degli utilizzatori, acuito, ovviamente, dalla crisi in atto”. (CS della Società)

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