06 novembre 2008
«Secondo l’ultima ricerca pubblicata oggi dalla società di consulenza
immobiliare internazionale DTZ, “Real Estate Investment in China” che ha
analizzato il mercato degli investimenti immobiliari in Cina nella prima
metà del 2008, c’è stato un aumento sia delle transazioni sia dei prezzi in
confronto all’anno precedente. Nel mercato degli investimenti si possono
osservare tre nuove tendenze:
1. il mercato residenziale è stato il più attivo quanto a numero di
transazioni ed è stato il principale obiettivo degli investitori.
2. il volume degli investimenti locali ha superato quello degli investimenti
stranieri sia riguardo la quantità sia il valore delle transazioni.
3. le transazioni nelle città di primo livello hanno dominato ancora il
mercato nazionale quest’anno, ma a Shanghai e Beijing l’attività è stata
inferiore a quella dello stesso periodo dell’anno scorso.
Questo indica che gli investitori si stanno sempre più rivolgendo alle città
cinesi di secondo o terzo livello per nuove opportunità d’investimento.
Francis Li, direttore del reparto Investment di DTZ North Asia, ha
commentato “Nei primi sei mesi del 2008 nella Cina continentale si è
registrato un totale di 318 principali transazioni (del valore superiore ai
10 milioni di dollari per singola operazione), che rappresentano un aumento
del 77% anno su anno, e la stima complessiva è aumentata dell’86% anno su
anno da 13,37 miliardi di dollari a 24,93 miliardi di dollari. Queste cifre
dimostrano che l’attrazione verso il mercato cinese degli investimenti
perdura, mentre i venditori sono pronti a vendere a prezzi di mercato
accettabili”.
Fra queste 318 transazioni principali, 254 (80%) erano transazioni normali,
il resto erano transazioni del tipo multi-livello e del tipo in blocco (64
operazioni con un’incidenza del 20%). Il numero delle transazioni normali
nella prima metà del 2007 è cresciuto da 148 a 254 (+71% anno su anno),
mentre quelle in blocco sono cresciute del 106,5% anno su anno passando
dalle 21 della prima metà dello scorso anno a 64.
Per quanto riguarda il tipo di settore scelto dagli investitori, i più
popolari sono stati quelli per uso misto (inclusi gli alberghi), seguiti da
quelli di tipo residenziale e poi quelli a uso ufficio e commerciale. Fra le
318 transazioni di tipo normale e in blocco, 134 hanno interessato progetti
a uso misto (42%), +6,3% anno su anno rispetto alle 126 del 2007. Tuttavia
quest’anno l’andamento degli investimenti riguardanti i progetti
residenziali è stato più importante, con un aumento anno su anno del 562,5%
fino a un totale di 106 operazioni. Se consideriamo unicamente le
transazioni in blocco, quelle che implicano progetti residenziali sono
passate da 2 a 33 anno su anno (+1550%). “In qualche misura, questo
rispecchia l’influenza che hanno avuto l’anno scorso in Cina le politiche di
macro-controllo sugli investitori”, ha commentato Mr. Li. “Gli sviluppatori
di piccolo calibro e a corto di denaro hanno trovato più difficoltà
nell’ottenere finanziamenti e hanno quindi avuto maggiore necessità di
vendere i loro immobili a prezzi più flessibili per poter incrementare la
liquidità, mentre gli acquirenti con maggiori finanziamenti hanno tratto
vantaggio dalle occasioni che ne risultavano. Questo è uno dei fattori che
hanno fortemente incrementato in particolare le vendite di immobili
residenziali in blocco durante la prima metà di quest’anno”.
Anche i progetti a uso ufficio o commerciali hanno fatto registrare
rispettivamente 25 e 35 transazioni (comprese le transazioni in blocco e
quelle normali) durante la prima metà del 2008, rispettivamente +47,1% e
+218,2% rispetto a un anno fa, mentre la stabilità dei rendimenti dei canoni
d’affitto ha continuato a sostenere la domanda di immobili in questi
settori.
Commentando gli investimenti Mr. Li ha proseguito: “Gli investimenti
stranieri hanno fatto registrare una maggior percentuale (71%) di
transazioni in blocco nella prima metà del 2007, ma questa percentuale è
scesa anno su anno al 22% nel 2008, totalizzando solo 14 operazioni su 64.
Le politiche di macro-controllo hanno causato grossi problemi agli
investitori esteri sul mercato locale, in quanto l’eventuale approvazione
dei loro piani di investimento richiedeva più tempo e offriva minore
certezza date le procedure più complesse. Al contrario, gli investitori
domestici sono stati meno soggetti a questo tipo di restrizioni e hanno
goduto di più agevoli procedure per le transazioni. Questo ha aiutato gli
investimenti locali a far registrare la maggiore percentuale (78%) delle
transazioni in blocco durante la prima metà del 2008”. Gli investimenti
locali hanno costituito la maggior parte delle transazioni normali, che sono
salite da 131 della prima metà del 2007 a 250 nella prima metà del 2008
(+90% anno su anno), mentre il numero di transazioni relative a investimenti
stranieri è crollato da 17 a 4 nella prima metà del 2008 (-76% anno su
anno), rivelando le condizioni difficili in cui versano gli investimenti
stranieri.
Le città di primo livello come Shanghai e Beijing rimangono le principali
nel mercato degli investimenti ma la loro attività è rallentata. Il numero
delle transazioni normali a Shanghai è salito da 10 della prima metà del
2007 a 31 nel 2008 (+210% anno su anno), ma il numero delle transazioni in
blocco è sceso da 17 a 8 quest’anno (-53% anno su anno). Beijing non ha
registrato differenze significative nel numero di transazioni in blocco
l’anno scorso e quelle di quest’anno rientrano tutte nel settore uffici,
mentre il numero di quelle normali è salito da 21 a 39 (+85% anno su anno).
Mr. Li ha commentato: “Shanghai è il primo e più importante centro
finanziario in Cina e Beijing lo sta diventando rapidamente. Entrambe le
città hanno catturato l’attenzione degli investitori, specialmente quelli
stranieri, poichè i mercati immobiliari di queste città di primo livello
sono più sviluppati e offrono maggiori possibilità di trovare immobili di
qualità”. Mr. Li ha notato che a Shangai e a Beijing sono state condotte più
transazioni (normali e in blocco) che a Guangzhou e a Shenzhen nella prima
metà del 2008, e le quattro città principali hanno registrato un totale di
108 transazioni durante questo periodo (+52.1% anno su anno rispetto alla
cifra di 71 della prima metà del 2007). Nondimeno, nelle città di secondo e
terzo livello sono state condotte complessivamente 210 transazioni, +94.4%
anno su anno. In queste città vi è stata una crescita ancora più
impressionante delle transazioni in blocco, che sono salite da 4 operazioni
registrate nella prima metà del 2007 a 47 nella prima metà del 2008, +1075%.
Mr. Li ha detto: “Questo suggerisce che gli investitori stanno tenendo
d’occhio sempre più le città di secondo e terzo livello, e alcune di esse
hanno registrato una forte crescita degli investimenti l’anno scorso,
compreso Dalian, Chongqing, Wuhan, Shenyang e Tianjin. Considerando lo
sviluppo attuale del mercato, se le politiche di macro-controllo dovessero
rimanere in vigore, è probabile che le tre tendenze di cui abbiamo parlato
perdureranno nel mercato immobiliare nazionale. Le misure restrittive hanno
alterato la proporzione fra investimenti stranieri e locali, ma allo stesso
tempo hanno aiutato a spingere verso uno sviluppo più robusto del mercato
che ha visto meno attività speculativa ma un maggior coinvolgimento dei
maggiori sviluppatori in progetti che interessano l’intero Paese. Gli
investitori stranieri continueranno a partecipare in joint ventures con gli
sviluppatori locali, che tramite queste forme di cooperazione ottengono
maggiori finanziamenti e nelle città di secondo e terzo livello, dove i
prezzi degli immobili sono generalmente più bassi che nelle città di primo
livello, la crescente urbanizzazione incrementerà la domanda verso ogni tipo
di immobile, e questo offrirà grandi opportunità agli investitori” ha
concluso Mr Li» ( CS della Società).
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