Rapporti e Analisi

 

JLL: investimenti dei fondi immobiliari australiani

24 aprile 2007

Nel corso del 2006 gli investimenti cross border da parte dei fondi immobiliari australiani hanno raggiunto un volume complessivo di US$ 12 miliardi, in diminuzione del 7% rispetto all’anno precedente. A risentire principalmente di tale flessione è stato il mercato americano, dove i fondi australiani hanno investito US $ 3 miliardi, il 67% in meno rispetto al 2005, quando sono stati gli investitori cross border più attivi nel mercato statunitense.
Lo sostiene una Nota diffusa il 24 aprile da Jones lang LaSalle, che così continua: "Nel 2006, invece, i fondi australiani hanno focalizzato il proprio interesse principalmente sul mercato europeo, investendo complessivamente US$ 6 miliardi, con un aumento del 350% su base annua. Il maggior volume è stato investito in Germania, con un valore di circa US$ 3,5 miliardi, seguita dal Regno Unito con US$ 1,5 miliardi. Altri mercati europei meta degli investimenti da parte dei fondi sono stati i Paesi Bassi, la Polonia, il Belgio e la Spagna.
Il volume del capitale investito nel mercato asiatico è rimasto pressoché stabile nel 2006, con circa US $ 3 miliardi. I fondi australiani sono stati molto attivi nel mercato giapponese con un volume pari a circa US $ 1,2 miliardi, ad Hong Kong (US $ 1 miliardo) e nella Nuova Zelanda (US $ 0,5 miliardi).
La rapida globalizzazione dell’attività dei fondi australiani è stata determinata soprattutto dall’acquisto di asset europei e nord americani e dal rafforzamento della loro presenza all’estero attraverso accordi di joint venture con partner locali. Il mercato immobiliare australiano è uno dei mercati con maggiore presenza di investimenti indiretti con una raccolta media annua del capitale da parte dei fondi immobiliari in eccesso di quattro miliardi di dollari americani. A causa della forte competizione domestica i fondi stanno cercando opportunità e rendimenti migliori nei mercati esteri. Nel 2007, l’interesse per gli investimenti cross border dovrebbe crescere ulteriormente e riteniamo che a fine anno il volume investito dovrebbe superare il livello raggiunto nel 2006".