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"Energia sostenibile nelle città”: proclamati i vincitori degli Award di Urbanpromo
 12/11/2008

"Bologna e Faenza sono tra le Amministrazioni locali d’Italia più attente alla sostenibilità. “Il Piano Energetico Comunale applicato al Piano Strutturale” del Comune di Bologna e “S. Rocco - Quartiere sperimentale sostenibile” del Comune di Faenza, sono stati premiati come migliori progetti fra quelli presentati dalle città italiane partecipanti al concorso nazionale “Energia sostenibile nelle città”, promosso dal Ministero dell’Ambiente e dall’Istituto Nazionale di Urbanistica, nell’ambito della campagna Energia Sostenibile per l’Europa (SEE) in Italia. La prima edizione del concorso, lanciato lo scorso mese di marzo con un partenariato d’eccellenza tra Inu e Ministero dell’Ambiente, ha raggiunto un iniziale traguardo verso l’obiettivo prefissato di sensibilizzare cittadinanze e pubbliche amministrazioni ad un uso responsabile ed “intelligente” dell’energia. La cerimonia di premiazione, preceduta da una lectio magistralis di Mario Cucinella, testimonial del Premio, si è tenuta a Venezia nella giornata inaugurale di Urbanpromo, l’evento di marketing urbano e territoriale promosso da Inu e organizzato da Urbit. "Credo che la cosa davvero interessante, rispetto ai due progetti vincitori – commenta Cucinella - sia l’idea che le Amministrazioni pubbliche stiano iniziando a valutare, al di là delle singole forme, progetti di intere aree sotto il segno della sostenibilità ambientale o - come per Bologna - che questa determini la matrice dell’intero Piano strutturale cittadino. Dunque, la sostenibilità non è vista oggi come qualcosa di estraneo alla progettazione da applicare per singoli punti, ma sta diventando il minimo comun denominatore della pianificazione della città futura". “Il concorso ha evidenziato quanto la sostenibilità sia un concetto multiforme - precisa Federico Oliva, presidente Inu – che richiede approcci differenti e l’integrazione di aspetti non solo ecologici ma anche economici e sociali. Abbiamo privilegiato nella selezione dei progetti quelli sostenuti, secondo le richieste del bando, da una dimensione olistica, in cui l’intervento sulla città porta alla diffusione di un pensiero sostenibile collettivo, con azioni elaborate alle diverse scale che investono la tecnologia degli edifici, i regolamenti edilizi e la pianificazione urbanistica. I progetti declinano – continua Oliva - una cultura sostenibile che abbandona gli standard quantitativi (mq verde/abitante) per esaltare gli indici qualitativi valutabili in termini di benessere, salute, integrità dell’ambiente naturale e conservazione dell’ambiente costruito. L’industria della trasformazione urbana può infatti incidere molto, intervenendo non solo sugli edifici nuovi e su quelli esistenti attraverso materiali, tecniche e processi innovativi, ma soprattutto lavorando sulla costruzione di reti infrastrutturali e della mobilità che limitano il consumo di suolo, di energia e di altre
risorse non rinnovabili”.

“Il cambiamento del panorama energetico ed ambientale delle nostre città - ricorda Antonio Lumicisi, coordinatore della campagna SEE per l’Italia – è uno degli obiettivi del bando. Lavoriamo con amministratori, progettisti, imprenditori, consumatori, abitanti per sperimentare innovative azioni di costruzione e governo sostenibile del territorio, in vista del raggiungimento, entro il 2012, degli obiettivi del Protocollo di Kyoto, e per il conseguimento, entro il 2020, dei parametri di sostenibilità stabiliti dall’Unione Europea; ciò è indispensabile quale investimento per noi oggi e, soprattutto, per le generazioni future”.

“La prima edizione del Concorso – prosegue Lumicisi - ha già avuto la capacità di individuare dei progetti dotati di caratteristiche facilmente replicabili in altri contesti urbani, fornendo un patrimonio significativo di ricerche e strumenti molto validi: una “cassetta degli attrezzi” con la quale cominciare ad intervenire per ridurre le emissioni dei gas serra e migliorare gli indici di qualità della vita delle nostre città. Il Concorso, quindi, si pone anche come elemento di supporto al Patto dei Sindaci, iniziativa lanciata dalla Commissione Europea per il coinvolgimento effettivo delle città alla lotta ai cambiamenti climatici”.

“Il patrimonio di buone pratiche, raccolto attraverso la selezione dei progetti vincitori, premiati ad Urbanpromo – spiega Stefano Stanghellini, presidente di Urbit - costituiranno un primo abaco per la pianificazione e la progettazione, una banca dati di benchmarking prestazionali in grado di orientare le linee guida e i progetti futuri, sollecitando l’architettura e l’urbanistica a frequentare con più audacia il terreno delle sperimentazioni in campo energetico, e passando da nuove forme di conservazione e di recupero dell’energia a nuovi modi di produzione, fino ad immaginare innovati modelli di organizzazione sociale e quindi politica delle città”.

NOMINATIONS E VALUTAZIONI
La commissione giudicatrice, costituita da un panel di esperti rappresentanti dei due enti promotori - Federico Oliva, Presidente INU, Antonio Lumicisi, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), in rappresentanza di Corrado Clini, Direttore generale del MATTM e Alessandra Fidanza (INU), Stefano Pareglio (INU),Virginia Bombelli (MATTM) e Wolfram Sparber (MATTM), ha selezionato sei finalisti, fra cui sono stati promulgati i due vincitori assoluti, uno per ciascuna sezione del premio – sez. A Metodologia e sez. B Progetti Energeticamente Sostenibili - redigendo per ogni progetto selezionato una scheda sintetica di valutazione, articolata nel rispetto dei criteri di valore richiesti dal bando:

a) integrazione tra pianificazione urbanistica e pianificazione energetica;
b) presenza di una strategia di sviluppo tesa a conseguire significativi e misurabili riduzioni delle emissioni dei gas serra;
c) individuazione di mezzi volti al miglioramento della qualità di vita;
d) potenziale replicabilità sul territorio dell’esperienza;
e) indicazione di sistemi di cooperazione tra pubblico e privato;
f) impiego di innovativi strumenti finanziari;
g) impiego di innovativi sistemi partecipativi.



Le sei nominations sono state assegnate per la sezione Metodologia ai comuni di Bologna, di Reggio Emiliae di Faenza e per la sezione Progetti energeticamente sostenibili a Etica Onlus, Ricerca e Progetto - Galassi, Mingozzi e Associati, e ancora al comune di Faenza.

SEZIONE A – Metodologia

Comune di Reggio Emilia, “Protocollo di certificazione Ecoabita”
“Il progetto consiste principalmente in uno schema di certificazione per la performance energetica in edilizia, inclusa la riduzione di CO2 in ambito urbano, a cui aderiscono 45 Comuni. Interessante è l’impiego di strumenti finanziari innovativi legati anche alla commercializzazione dei crediti di riduzione delle emissioni sul mercato volontario.”

Comune di Bologna, “Il Piano Energetico Comunale applicato al Piano Strutturale”
“Il progetto ha evidenziato una completa integrazione tra pianificazione urbanistica ed energetica, sviluppando inoltre una metodologia che arriva a definire dei Bacini Energetici Urbani (BEU). La metodologia qui sviluppata contiene gli elementi per poter essere replicata sul territorio. Il progetto denota ampia consapevolezza e condivisione degli obiettivi delineati dal Protocollo di Kyoto, con ulteriori prospettive per lo sviluppo di un Piano d’Azione sostenibile verso il 2020, come richiesto nell’ambito del Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors), iniziativa della Commissione Europea sulla sostenibilità ambientale ed energetica.

Comune di Faenza: “PSC – Piano Strutturale Comunale”
“Approccio innovativo che mette a sistema le istanze di più Comuni al fine di identificare linee di indirizzo condivise con obiettivi definiti in base a diversi criteri di sostenibilità a medio termine. Interessanti prospettive di sviluppo nell’ambito del Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors), iniziativa della Commissione Europea sulla sostenibilità ambientale ed energetica, con potenziale networking a livello comunale.”

SEZIONE B - Progetti Energeticamente Sostenibili

Etica Onlus: “Progetto casa solare energeticamente efficiente ‘Habitat Energia’”
“Ottimo esempio di comunicazione a scala cittadina di esperienze concrete di efficienza energetica e tecnologie a basso impatto ambientale in edilizia. Il progetto coniuga in un unico manufatto dimostrativo i vari aspetti pratici della sostenibilità ambientale nelle abitazioni.”

Ricerca e Progetto - Galassi, Mingozzi e Associati: “Insediamento residenziale sostenibile a Villa Fastigi – Pesaro”

“Il progetto evidenzia un approccio integrato, con particolare attenzione al sistema del verde, alla gestione delle acque e al sistema della mobilità all’interno dell’area di Villa Fastigi. Inoltre, risulta ben declinata la sostenibilità energetico-ambientale a livello di quartiere, con riferimento ad obiettivi espliciti e quindi monitorabili (sinergia con il Programma CONCERTO della Commissione Europea).”

Comune di Faenza: “S. Rocco - Quartiere sperimentale sostenibile”

“Il progetto evidenzia l’efficacia dell’accordo urbanistico nella cooperazione pubblico-privato per l’acquisizione dell’area, e propone un approccio integrato per la sostenibilità energetico-ambientale a livello di quartiere. Vengono presi a riferimento standard espliciti, e quindi monitorabili, che possono consentire la replicabilità dell’esperienza sul territorio. Sono stati rilevati elementi di sinergia con il programma CONCERTO della Commissione Europea suggerendo quindi lo sviluppo di un sistema di monitoraggio per la verifica del raggiungimento degli obiettivi posti. Infine, si è riscontrata una buona integrazione tra sicurezza urbana, qualità degli spazi pubblici, assenza di barriere architettoniche e gestione della mobilità sostenibile che privilegia i pedoni ed esclude il traffico veicolare all’interno del quartiere.” (CS di Urbanpromo)