Real Estate Equity Crowdfunding in un Convegno FIABCI a Venezia

Si è svolto a Venezia il 16 novembre il primo convegno nazionale sul tema “Real Estate Equity Crowdfunding:  esperienze internazionali, novità normative e prospettive”.

Presenti i principali operatori, fra cui Crowdre.it, WeAreStarting.it, Walliance.eu, Housers.com, Metrumcoin.com, Raynaud Studio Legale, Harley Dikkinson e IL PUNTO/CORFAC International.

 

“Dalle potenzialità notevoli e in costante significativa crescita secondo le ricerche elaborate altresì dalla Comunità Europea – dichiara Antonio Campagnoli, Founder Partner de IL PUNTO/CORFAC International e Presidente FIABCI Italia –, il settore abbraccia oggi tre rilevanti aspetti, il primo legato al peer to peer lending, il secondo all’equity crowdfunding speculativo, il terzo al social equity crowdfunding. La Banca potrebbe nel prossimo futuro non essere più l’unico soggetto attivo nel finanziamento di progetti immobiliari ma sarà possibile la partecipazione a operazioni con l’acquisto di capitale di rischio tramite piattaforme web autorizzate da CONSOB. Le figure del “developer” o dell’“arranger” professionale, tipiche del mercato americano, potrebbero ora accedere al comparto real estate italiano medio-piccolo e, inoltre, si potranno riformulare esperienze cooperative tipiche del nostro dopoguerra con una visione moderna basata sulle c.d. “sharing economy” e “sustainability”.

 

Il contributo della finanza alternativa (AF) per lo sviluppo di ricerca e innovazione (R&I) nella Comunità Europea ha superato i 755 milioni di euro nel 2016. Le recenti novità normative si inseriscono nel più ampio tentativo del Governo di promuovere la disintermediazione bancaria, accanto alla normativa sui mini-bond, alle cambiali finanziarie, al direct lending da parte di Fia o Spv attive nella cartolarizzazione e all’attuale social lending based crowdfunding (regolato dal provvedimento della Banca d’Italia del 09.11.2016 e in vigore dal 01.01.2017).”

 

“L’immobiliare italiano – prosegue Antonio Campagnoli – potrebbe trarre dall’equity crowdfunding un enorme beneficio analogamente a quanto avvenuto negli ultimi anni negli Stati Uniti, dove si sono raccolti, limitandoci al mattone, 2.5 miliardi di dollari nel 2015 e 3.5 miliardi di dollari nel 2016. Inoltre, potrebbe ben sposare e implementare le linee guida dettate dalla New Urban Agenda approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 23 dicembre 2016, ove si legge al punto 15, lettera c) punto IV): “supporting effective, innovative and sustainable financing frameworks and instruments enabling strengthened municipal finance and local fiscal system in order to create, sustain and share the value generated by sustainable urban development in an inclusive manner”, divenendo in tal senso l’immobiliare promotore di un’economia sostenibile basata altresì sulla sharing economy, ove il crowdfunding costituisce un tassello insieme a forme moderne di utilizzo del territorio urbanizzato fra cui co-working e co-housing.”

 

Fonte  : FIABCI Italia