Silvia Gioja, Arcadis, è la prima italiana a vincere gli Women In Construction & Engineering Awards per la categoria Tunneling & Underground Construction

Nella  foto,  Silvia  Gioja

Ingegnere edile-architetto e BIM Manager, Silvia Gioja, 37 anni, di Tivoli (Roma), è la prima donna italiana ad aggiudicarsi il titolo di Best Woman in Tunneling & Underground Construction, nonché la prima a vincere un premio WICE Women In Construction & Engineering per Arcadis Belgio.

Silvia ha alle spalle una carriera sempre ai massimi livelli e ad oggi opera in Arcadis Belgio come ingegnere specializzato in infrastrutture, dove è impegnata, insieme al governo fiammingo (Agenzia per le strade e il traffico – AWV), nel rinnovo di 20 tunnel – su un totale di 24 –  nella regione in cui vive. Il suo lavoro è di fondamentale importanza per la progettazione e la pianificazione delle opere di manutenzione e ristrutturazione di queste gallerie, per la cui gestione servono strumenti e competenze di forte innovazione digitale e, proprio la leadership digitale di Silvia, avrà un impatto anche sui flussi di traffico in queste zone, la messa in sicurezza e la sostenibilità delle nuove infrastrutture.

Laureatasi cum laude, Silvia ha maturato esperienza in progetti infrastrutturali (come la Red Line-Doha Metro) e in più Paesi (tra cui Qatar ) per poi trasferirsi in Belgio, ad Anversa, dove vive da diversi anni con il marito e il figlio, lavorando ancora tra progetti di linee di metropolitane e di tunnel che richiedono elevata specializzazione nel BIM e nell’ingegneria digitale.

I tunnel sono la mia passione – afferma Silvia Gioja che tiene in alto la bandiera dell’Italia portandosi a casa questo primo posto –renderli sostenibili è una grande sfida. Quello su cui si può agire, ad esempio, è la riduzione dell’impatto sulla natura circostante, costruendo degli eco-tunnel o dei parchi sopra alle gallerie, riciclando eventuali materiali da demolizioni o i rivestimenti di infrastrutture dal valore storico”.

“Ho deciso di partecipare ai WICE Awards quasi per gioco – continua – credo che l’attitudine positiva che ho sempre avuto nel lavoro e con i colleghi, insieme con la mia resilienza, abbiano avuto un ruolo determinante nell’assegnare a me la vittoria e sicuramente, l’esperienza e le competenze nel campo del BIM e della sostenibilità sono state decisive”.

Fonte : Company