WiP firma la progettazione dei nuovi uffici nel comprensorio ex Olivetti a Pozzuoli

Un fondo immobiliare riservato a investitori istituzionali, gestito da DeA Capital Real Estate SGR S.p.A., ha affidato a WiP Architetti il progetto per la realizzazione dei nuovi uffici di una multinazionale nel settore energetico all’interno del corpo C del Comprensorio ex Olivetti a Pozzuoli. L’intervento ha interessato una superficie di circa 3.600 mq situata al piano terra dell’edificio oltre a circa 125 mq di soppalco.

WiP ha affrontato questo lavoro con il rispetto dovuto, ben sapendo di essere soltanto “ospiti” in un pezzo di storia dell’architettura e dell’imprenditoria illuminata: la fabbrica nel verde, o meglio ancora, la fabbrica-territorio. Infatti, dall’incontro tra Adriano Olivetti, imprenditore illuminato, e Luigi Cosenza, architetto incaricato dello studio del Piano Regionale della Campania, nasce agli inizi degli anni ‘50 uno degli stabilimenti industriali più belli del Paese.  A Pozzuoli la fabbrica Olivetti rappresenta un raro esempio di armonia tra architettura industriale e un contesto di straordinaria importanza paesaggistica.

Il complesso si articola in vari corpi di fabbrica caratterizzati da ampie vetrate. La distribuzione a croce richiama una “geometria primaria” perfettamente integrata col progetto di verde ambientale di Pietro Porcinai (1910-1986) , il più grande architetto del paesaggio italiano del Novecento.

L’obiettivo che si è posto WiP Architetti nella progettazione degli spazi è stato quello di «mantenerne la vocazione industriale, sia nella scelta dei materiali che nella progettazione impiantistica. Un progetto in linea con le esigenze del cliente, che risponde a tutti gli standard qualitativi richiesti».

L’area oggetto di intervento è suddivisibile in tre macro-zone: l’ingresso, il corpo centrale (consistente in piano terra con annessa porzione di soppalco adibita a postazioni di lavoro e sale riunioni) e l’area posta perpendicolarmente al corpo centrale (adibita a postazioni di lavoro, sale riunioni, auditorium e locali tecnici).

«Dopo una prima fase di strip out, si è prevista una ristrutturazione completa degli spazi sia dal punto di vista edile che impiantistico con l’obiettivo di garantire la massima flessibilità»  spiega  una  Nota di WiP. « Spazi a tutt’altezza con impianti a vista che diventano parte integrante dell’architettura industriale, perfettamente integrati e nel rispetto della qualità architettonica del sito».