“Nel 2009, per il secondo anno consecutivo, il volume delle transazioni alberghiere in Europa, Medio Oriente e Nord Africa (EMEA) ha registrato un andamento negativo. Il volume complessivo raggiunto durante lo scorso anno è di €3.1 miliardi, che corrisponde a un calo del 61% rispetto all’anno precedente, meno di un quinto rispetto al picco del mercato del 2007 (€21.4 miliardi).
Il Regno Unito, leader storico in Europa nelle transazioni alberghiere, è stato il mercato maggiormente colpito registrando un volume di soli €391 milioni, in netto calo rispetto ai due miliardi di euro registrati nel 2008 ed ai €7.6 miliardi realizzati nel 2007. La Francia ha registrato il livello di investimenti nel settore alberghiero più alto in EMEA con €708 milioni, seguita da Spagna e Germania rispettivamente con €359 milioni e €338 milioni.
Secondo Jones Lang LaSalle Hotels, nel corso del 2009 i valori degli alberghi nelle principali città in EMEA è diminuito tra il 20% ed il 50%. I prezzi degli alberghi però sono rimasti relativamente alti, soprattutto in città come Londra e Parigi, dove la domanda degli investitori è ancora forte. L’Hotel Stafford a Londra, per esempio, è stato venduto per €86.8 milioni, quasi €830.000 a camera.
Roberto Galano, Executive Vice President di Jones Lang LaSalle Hotels, ha dichiarato: “Il motivo principale dell’andamento del mercato nel 2009 è rappresentato dalla mancanza di offerta. Solo pochi immobili sono stati portati sul mercato e questi hanno riscosso l’interesse degli investitori, i quali, sebbene in numero limitato, erano comunque in concorrenza. Questa circostanza ha mantenuto alti i prezzi di vendita. D’altro canto, alberghi in vendita che non hanno ricevuto un buon riscontro dagli investitori sono stati ritirati dal mercato, evitando così perdite di valore”.
Le transazioni registrate nel 2009 sono state realizzate grazie ad alcuni investitori che hanno accettato di venire incontro alle aspettative dei venditori. Ciò ha creato la percezione che i valori alberghieri non avessero subito i cali che erano invece attesi. Questa sensazione è stata ulteriormente rafforzata dalla mancanza di vendite “distressed”.
Per il 2010 Jones Lang LaSalle Hotels prevede che i prezzi riflettano maggiormente le condizioni di mercato, con un conseguente calo dei valori immobiliari in linea con i valori già attesi nel 2009. Si prevede infatti che un maggior numero di immobili sarà collocato sul mercato e questo, con il probabile aumento di vendite “distressed”, determinerà un calo dei prezzi di vendita.
Galano conclude: “Siamo dell’avviso che nel 2010 i prezzi degli alberghi rifletteranno maggiormente le reali condizioni del mercato, sebbene il calo dei valori nelle principali destinazioni potrebbe essere meno drastico di quanto atteso nel 2009, visto il recente aumento della fiducia degli investitori nella graduale ripresa del mercato. Si prevede che nel 2010 l’aumento di offerta spingerà il volume complessivo degli investimenti fino ad un valore di circa €4.1 miliardi. Nei primi due mesi del 2010, le transazioni alberghiere in EMEA hanno già raggiunto un volume di circa €700 milioni, un aumento del 25% rispetto al primo trimestre del 2009. Nel frattempo, sono aumentate le transazioni in Gran Bretagna, che rappresenta attualmente circa il 29% dell’intero mercato”. (CS della Società)
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