Secondo un recente studio di Jones Lang LaSalle sulle più importanti destinazioni per lo shopping di lusso in Europa, dal titolo “Glitter and glamour shining brightly - the 100 most renowned luxury brands and their presence in Europe’s metropolitan centres’“, il mercato globale dei beni di lusso è riemerso dalla crisi finanziaria molto più rapidamente di quanto ci si aspettasse.
La strada dello shopping di lusso più costosa in Europa è New Bond Street a Londra, con top rent che arrivano fino a €7.900 al mq. A Parigi, le locazioni in Avenue Montaigne sono arrivate a €7.500 al mq, mentre nella Stoleshnikov a Mosca si sono registrati valori pari a €7.015 al mq.
Robert Bonwell, CEO EMEA Retail di Jones Lang LaSalle, dichiara: “Il settore dei beni di lusso è il più internazionalizzato all’interno del mercato retail, con brand che adottano vere strategie globali. Molti hanno grandi piani di espansione in Asia e nei mercati emergenti, creando una nuova classe di consumatori ad alto reddito attratti dai beni di lusso. Comunque, l’appeal internazionale dei tradizionali retail district del lusso a Londra e Parigi ha portato i brand a riprendere gli investimenti nei mercati occidentali maturi, attraverso ampie ristrutturazioni ed espansioni dei negozi esistenti.”
James Dolphin, Head of EMEA Retail Agency di Jones Lang LaSalle, continua: “Nonostante il boom delle vendite online, i punti vendita nelle più prestigiose high street europee restano un fattore molto importante per il successo del settore luxury. Dopo due anni di spese contenute, il ritorno della fiducia dei consumatori ha spinto i retailer del lusso a rispondere con robusti piani di espansione. L’aumento della domanda di spazi prime nelle migliori location sta spingendo i canoni verso l’alto. Anche altri retailer stanno cercando di trarre beneficio dalla vicinanza con famosi marchi di alta gamma e questa ulteriore domanda per i già insufficienti spazi showroom sta mettendo pressione sui valori premium.”
Imaggiori gruppi internazionali del lusso hanno recentemente registrato un aumento delle vendite a due cifre o addirittura vendite annuali record. Le società dotate di un network di punti vendita propri hanno ricoperto un ruolo significativo in questo successo, con un business guidato anche dall’Asia, particolarmente dal boom del mercato cinese. Il retail di lusso si è ripreso anche in Europa; per alcuni brand, un terzo delle entrate complessive nel 2010 è stato generato dalle vendite record registrate in Italia, seguita da Francia, Gran Bretagna, Germania e Russia.
La maggiore densità di marchi internazionali di lusso si trova a Parigi. I 100 marchi più prestigiosi del lusso gestiscono qui più di 150 punti vendita, rendendo la capitale francese il centro indiscusso della moda e dello shopping di lusso in Europa. Solo a Londra si registra una densità simile, con 125 luxury outlet gestiti dai 100 marchi principali. Milano è poco al di sotto dei 90, mentre Mosca e Roma seguono rispettivamente con 66 e 59 punti vendita.
Note
• Il report di Jones Lang LaSalle analizza la presenza dei top 100 luxury brand (classificati da Jones Lang LaSalle) nelle 21 principali aree metropolitane.
• Il conteggio dei negozi nelle singole città considera esclusivamente i network di punti vendita di proprietà dei produttori ed esamina esclusivamente i negozi in location e centri commerciali prime.
• Sono inclusi unicamente i punti vendita gestiti dal brand principale; i brand secondari, i punti vendita in franchising e i multi-label store non sono conteggiati.
• A causa della poca trasparenza, gli shop-in-shop brandizzati all’interno di rinomati grandi magazzini non sono conteggiati.
• In termini geografici, l’analisi include la downtown area di ogni singola città, concentrandosi sulle rinomate shopping street del lusso integrate dalle strade circostanti, laddove siano rilevanti.
FONTE: CS della Società
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