Editoriali

 

Un MIPIM in DIFESA. E indimenticabile
10 e 13 marzo 2009
di Paola G. Lunghini

 

 

 

 


Nell'immagine qui sopra lo stemma dello Stato Maggiore della Difesa. Bello, vero?

Premessa
Si è svolta a Cannes , dal 10 al 13 marzo, la ventesima edizione del MIPIM, il Salone immobiliare più importante e noto del mondo.
I primi dati sulle presenze, diffusi al termine della Fiera dall'Ufficio Stampa di Reed Midem (la società organizzatrice), parlano forte e chiaro. Nonostante la indiscutibile flessione nel numero di partecipanti (circa 18 mila, a fronte dei 30 mila dell' edizione passata, un risultato certo più debole delle previsioni) il MIPIM ha "tenuto".
Giocando in difesa.
Ho sentito parlare di prezzi last minute , di inviti "speciali", e di altre azioni mirate all' attrazione: non so se ciò sia davvero vero , ma in momenti difficili come l'attuale tutto è lecito, anche se non propriamente nello "stile inflessibile" che eravamo abituati a conoscere. La regola, per tanti anni era stata infatti solo una: Voulez-vous (ah ah) venire a Cannes? Oui? Paghi tutto, anche l'aria che respiri, vedrai che ti conviene (vero, ndr).
We are the place to be (vero, ndr).
E' così, sul successo che genera successo, è nata la leggenda. Perchè, per il MIPIM, di leggenda si tratta.
Anche se sfortunatamente il ventennale è caduto in questo periodo di grave crisi, e non ha avuto i fuochi d' artificio che un compleanno così meriterebbe, I have a dream: quello di tornare ancora, dal 16 al 19 marzo 2010, al Palais des Festivals per la ventunesima edizione, e vederli, i fuochi d'artificio.
Non credo più alle previsioni (un notissimo economista ha appena dichiarato che "anche se prendiamo tutte le misure giuste, le cose non potranno che peggiorare").
Piuttosto, I belive in Angels: che in questo caso, assumono la bella forma di Nadine Castagna, Director del MIPIM e del MAPIC (cara amica da infiniti anni, nonchè da sempre "Guardian Angel" della delegazione italiana) e di tutti i componenti di un Team che merita ammirazione e rispetto per quanto ha contribuito a fare e innovare per il mondo del real estate nel mondo.
Non è solo il "loro" business: senza il MIPIM, il real estate internazionale non sarebbe oggi - in termini di "industry" - ciò che è.

Preambolo: Geniale, il Geniodife!
La "cosa" era stata preceduta da una comunicazione dell'ultimo minuto (un invito a Roma per la Conferenza Stampa in cui il Ministro della Difesa Ignazio La Russa avrebbe annunciato la partecipazione della Difesa al MIPIM 2009, con un proprio stand istituzionale: da non credere!), e un biglietto d'invito coloratissimo, inviato via mail solo il 9 marzo, che confermava la presenza a Cannes del Sottosegretario di Stato alla Difesa, Guido Crosetto, per le ore 12 del giorno 11 marzo, presso lo stand: "A Heritage of Value". E poco d'altro.
Con questo preambolo, la curiosità - unita a una bella dose di scetticismo - mi spingeva, appena arrivata e registrata, a fiondarmi immediatamente al Padiglione ove lo stand si trovava.
Al termine della scala mobile, ancora abbacinata dal sole fortissimo della Costa Azzurra (abbiamo avuto giorni di tempo semplicemente splendido) credevo di aver preso un abbaglio: un gruppo di persone in uno "strano costume" popolava uno stand di quelli definibili come "niente di speciale" sotto il profilo del design e/o dell'originalità.
Qualche decimo di secondo, e poi...
Signori, altro che originalità!
Non erano costumi, quelli: erano VERE UNIFORMI!
Lo stand, infatti, era popolato da una ventina di Ufficiali VERI: dell'Esercito, della Marina, dell'Aeronautica, e dei Carabinieri, tutti con le loro uniformi cachi e azzurre e blu e nere, con tanto di stellette, greche, losanghe, giri di bitta, binari, e doppi binari, sia sulle controspalline che sul paramano, per non parlar delle mostrine.
Generali, Colonnelli, Maggiori, e Capitani VERI: era questo lo Staff allo stand del nostro Ministero della Difesa a Cannes!

GENIALE, il GENIODIFE!

Giuro, una cosa così non si era mai vista, e nel giro di pochissime ore lo stand delle Forze Armate italiane diveniva la "vera attrazione" del MIPIM 2009, offuscando allegramente gli altri exhibitors. Persino la Ferrari da corsa esposta al vicino stand di "Motorcity" (nuovo progetto veronese di entertainment, ndr), o i plastici dei mega-progetti degli Emirati, delle Regioni Russe, e di Singapore, etc (che pure quest'anno c'erano, eccome se c'erano) non hanno ricevuto tanta attenzione!
Diciamoci la verità: i nostri "ufficiali -standisti" non avevano solo stiratissime uniformi e molteplici stellette, greche, giri di bitta etc, ut supra.
Erano anche di piacevole aspetto, simpatici, sorridenti, perfettamente a loro agio nell'insolito e difficile ruolo (oltretutto, la conferma della partecipazione risaliva a pochissime settimane prima, quindi tutto è stato preparato di gran carriera), e in possesso di ottimo inglese. Ah, sì, avevano anche un bellissimo prodotto da proporre, se non ancora da "vendere" (per questo, cfr infra): si va dall'Arsenale di Venezia all'isola di Sant'Andrea, sempre a Venezia, al Castello Aragonese a Brindisi, al palazzo Brasini a Taranto, all'arsenale di Taranto, al comprensorio San Gallo a Firenze, alla caserma Cavalli sempre a Firenze, alla caserma Tagliavento a Bologna, al forte Cavour che si trova sull'isola di Palmaria davanti a Portovenere a La Spezia, ai depositi di Punta Cugno ad Augusta, alla caserma La Marmora a Torino, alla caserma Montebello a Milano e allo Stabilimento del Genio a Pavia...
Un po' di conversazione con molti di loro (c'erano anche due belle signore: il Capitano Valeria, Esercito, e il Capitano Fausta, Areonautica), e il mio abbondante scetticismo era sciolto come neve al sole.
Totalmente conquistata, mi arruolavo anch'io alla causa: distribuendo decine di inviti per la presentazione del giorno successivo (rammentate, ci sarebbe stato un Viceministro!), e sollecitando tutti coloro che incontravo a visitare lo stand della "nostra" Difesa. Loro ci difendono, e io li diffondo, dicevo.
Credo che nessuno dei visitatori del MIPIM non si sia affacciato anche solo per poco allo stand del Geniodife. Lo Staff era perennemente occupato a rispondere alle richieste di informazioni, e iI colloqui sono stati innumerevoli.
Un grandissimo successo.
The winner takes it all, si sa.
La preparazione dell'evento è avvenuta, come ho detto, in poche settimane. Il nome della Difesa non si trova (per i tempi tecnici richiesti dalla tipografia) sull'Annuario del MIPIM, e nemmeno negli altri documenti distribuiti ai partecipanti. Si trova solo sul data base del Salone.
In compenso, la notizia (che ha avuto ampia eco sulla Stampa) compare - e con grande risalto - in Homepage del sito del Ministero. Sintetizzo:

"Cannes, 11 marzo. Il Sottosegretario di Stato alla Difesa Guido Crosetto ha presentato oggi al MIPIM, presso lo stand italiano, le iniziative che il Ministero della Difesa sta realizzando per valorizzare il vasto e variegato patrimonio immobiliare della Difesa. Nel corso della presentazione, avvenuta alla presenza di un folto pubblico di investitori nazionali, internazionali e dei rappresentanti della stampa, l'On. Crosetto ha illustrato che è stato avviato un programma di riduzione di quei beni immobiliari che non sono più in linea con le attuali esigenze della Difesa e che stanno per essere introdotte importanti novità procedurali, con un approccio prettamente imprenditoriale, inerenti alla compravendita, permuta e usufrutto degli immobili che saranno alienati. Un'apertura al mercato immobiliare che consentirà in futuro opportunità di riconversione di siti e infrastrutture a usi civili in termini di edilizia residenziale, professionale, industriale e turistico alberghiera.
Nel corso della giornata il Sottosegretario Crosetto ha incontrato numerose autorità tra cui il Ministro giapponese per il Territorio Michiko Matsuda, il Ministro francese per il Rilancio Economico Devedjian, il Capo del Dipartimento investimento per lo sviluppo economico della Federazione Russa Mikhail Ann, oltre ai rappresentanti di varie compagnie immobiliari nazionali e internazionali.
Cannes, 13 marzo. Si è conclusa oggi, con un grande interesse per l’iniziativa immobiliare “un’eredità di valore” presentata dalla Difesa italiana, la Fiera internazionale e mercato mondiale dell’immobiliare MIPIM 2009, che ha visto concentrarsi a Cannes, per quattro giorni, migliaia di investitori e addetti del settore provenienti da tutto il mondo.
La proposta del Ministero della Difesa italiano di razionalizzare e valorizzare il proprio patrimonio immobiliare ha destato l’interesse di moltissimi investitori e addetti del settore, che hanno visitato lo stand istituzionale per chiedere informazioni e chiarimenti sulle possibilità che gli immobili della Difesa possono e potranno offrire.
L’iniziativa della Difesa italiana, che offre i propri beni immobiliari inutilizzati in concessione o permuta in cambio di servizi, ammodernamenti, manutenzioni o nuove realizzazioni che possano soddisfare le esigenze immobiliari delle Forze Armate e del suo personale, è stata definita come la “vera novità” del MIPIM 2009. Un successo che ha trovato riscontro anche nel numero dei visitatori del sito web, dedicato al patrimonio immobiliare della Difesa, e nelle numerose richieste di informazioni già giunte all’ufficio informazioni del Demanio Militare"
.
Lo Staff presente a Cannes mi ha confermato di "ritornare a Roma con una valanga di biglietti da visita". Ora, BUON FOLLW UP!
Ancora una cosa, per chiudere il Preambolo: il Generale di Corpo d'Armata Ivan Felice Resce, Direttore Generale Geniodifesa, è stato applaudito Relatore alla Conferenza che, tradizionalmente da diversi anni, lo Studio Legale Chiomenti organizza nell'ambito del MIPIM, e che ha visto una platea numerosa e con molti "numeri uno" dibattere il tema, appunto, delle valorizzazioni.

 

Honey honey, Gimme gimme gimme Money money money
In un Salone caratterizzato dall'assenza o quasi delle Banche (a parte Aareal, Dekabank, Eurohypo, qualche Landesbank e qualche Sparkassen, non me ne vengono in mente molte altre...) e delle tradizionali istituzioni finanziarie, marcato dalla presenza di innumerevoli Enti/Agenzie di Sviluppo dei "soliti" 80 Paesi circa che partecipano al MIPIM, ma anche affollato dai "soliti" grandi nomi della consulenza e del development internazionale (più qualche presenza nuova, tipo ampia rappresentanza del Montenegro) l'atmosfera era quella del "noi i progetti li abbiamo, sono i soldi che mancano perchè non ce li date".
The King has lost its crown. La finanza, la grande accusata, non ha dunque ritenuto di occupare, se non in minima parte, la platea del Palais. (Forse ha fatto bene, perchè altrimenti sarebbe finita non a tarallucci e vino, ma forse a botte. Come quelle che hanno preso le squadre di calcio italiane impegnate in quei giorni in partite internazionali con gli inglesi: veri Super Trouper che hanno gettato molti dei nostri connazionali - la delegazione italiana a Cannes comprendeva oltre 340 enti/ società, con quasi un migliaio di persone - nella più autentica disperazione).
No money, no party? Nemmeno per idea! Di party ve ne sono stati eccome, anche se non di dimensione oceanica come in passato. A parte quelli organizzati all'interno della Fiera e negli alberghi, i ristoranti sulla spiaggia erano un continuo cambiare di cartelli con il nome della società ospitante, e un controllo più o meno rigoroso all' ingresso . Molte aziende, poi, hanno "preso la posizione" per tutto il tempo della Fiera, con uno stream continuo di business breakfast, brunch, e cocktail. Tra queste, una società tedesca (che volutamente non cito), che aveva inalberato l'insegna " Yes, We Cannes"...
Personalmente, avendo una bella collezione di inviti, ho fatto del mio meglio per intervenire a quanti più party possibile (anche se non a tutti, e chiedo scusa per averne mancati diversi organizzati anche da cari amici, ad esempio REAG). Ho apprezzato molto quello di Aberdeen Property Investors, quello di Eurohypo, quello delle Generali (dove, però, Madame de Chalambert - che è a capo della struttura europea - non c'era, peccato), e quello di TMF.
C'erano anche, attraccati in porto, molti yacht, anche se non così numerosi come in passato: ma anche lì, vi assicuro, si stava benino.
Molto bello il party di apertura del Salone, organizzato anche quest'anno all'Hotel Carlton: luci, colori, suoni, canti e danze, champagne a fiumi e ottimi e abbondanti manicaretti, per la gioia delle molte migliaia di intervenuti.
A rientro verso il mio albergo, sulla Croisette tutta fiorita e a quell'ora quasi deserta, una coppia di eleganti pensionati porta a passeggio un vezzoso cagnetto che volentieri si lascia accarezzare. E un mutilato chiede l'elemosina suonando - benissimo - la fisarmonica. Cannes è anche questo.

Thank you for the music
Infinite, e di grande interesse, sono state le conferenze e le presentazioni organizzate sulla Croisette. Impossibile seguirle tutte, o anche solo citarle (il programma completo tiene pagine e pagine). Mi limito perciò a segnalare che al Seminario di INREV (l'associazione che raduna in Europa i veicoli non quotati), spiritosamente organizzato in un padiglione sulla spiggia per meglio consentire anche la buona riuscita del cocktail finale, ho contato non meno di 250 persone. Oltre 500 persone sono state viste alla Conferenza in cui, tra gli altri, interveniva l'archistar Zaha Hadid. Più scarna la presenza all'unica Conferenza italiana del programma ufficiale: i Relatori, però (Mario Breglia, Presidente di Scenari Immobiliari, l'avvocato Riccardo Delli Santi, Matteo Cabassi, a capo del Gruppo omonimo, e Uberto Visconti di Massino, di ING Real Estate) hanno dato il meglio di sè per cercare di illustrare l'appeal del Bel Paese... Ben affollati anche molti eventi "privati" italiani, tra cui le presentazioni di Milano e Bologna.
In ogni caso, il programma convegnistico di Cannes - che ha coperto tutto lo scibile d'attualità possibile - è stato unanimamente apprezzato: i Relatori sono infatti quasi sempre di grande o grandissimo nome. Parlare al MIPIM è un privilegio, oltre che un trampolino di lancio. In momenti in cui i deal sono da contare sulle dita di una mano, sentire come la pensano gli altri, cercando di capire, è un ottimo sistema per passare bene la giornata. Spesso ciò che si ascolta è musica per le orecchie, anche per quelle molto allenate.
Negli anni recentissimi del boom, Reed Midem - sulle conferenze - aveva molto "risparmiato", e a ragione: tutti stavano in giro a fare business, e le Sale convegni erano sempre più vuote. Ma è proprio lì, nei dibattiti, che, di solito, si formano le idee, quelle che poi troveranno concretezza nei tempi futuri. Augurandomi che in futuro sia ancora così - perchè non si sa mai...- ascoltare gente che dice cose intelligenti è anche una questione di gioia.

Gadget&C
Pochi gadget, quest'anno, almeno rispetto al passato: penne, portachiavi, chiavette, blocchini d'appunti, biscottini, cioccolatini, et similia. In compenso, moltissime bottigliette d'acqua minerale variamente sponsorizzate. L'oro blu è di moda, e non solo indispensabile a una platea assetata. Bellissimo tempo a parte (che fa sete di per sè) si sa che all'interno del Salone fa un gran caldo, e non ci si può dissetare solo con birra o champagne.
Ottima, comunque, nella sua leggerezza, la "Birra Milano" offerta allo stand di Milano. Bellissimi i vini disponibili (insieme a squisiti manicaretti) allo stand di Immobilsarda, presente al Salone per la prima volta in qualità di espositore, e gli spumanti di Redilco, che del MIPIM è exhibitor quasi storico.
Tornando all'oggettistica, molto carina la T- shirt di Qualitalia, e graziosissimo il piccolo mappamondo di World Capital che - oltre a codesto gadget - ha distribuito anche il volumetto sulla Logistica italiana. E' andato a ruba il pacco di riso (di Barraggia, per ora unico riso DOP italiano, proviene dal biellese/vercellese), omaggio dello stand del Piemonte (bello, elegante e colorato. Lo stand, intendo, non il Piemonte).
Sono spariti subito anche i modellini di moto (sfortunatamente, non sono riuscita ad acchiapparne nemmeno uno in tempo) che venivano dati allo stand di Bologna: dove troneggiava, appunto, una moto Ducati (vera).
Il gadget, a Cannes, è importante! (e non solo a Cannes). Se dovete esporre a una Fiera, ricordatevelo: un gadget indovinato è il miglior passaparola. Tocca poi a voi "fermare" il visitatore che apparentemente viene solo per quello.
Fondamentale: al MIPIM si possono prendere, e sono tutte free of charge, una quantità incredibile di pubblicazioni di tutti i tipi e Paesi. Scusate se è poco!

Un "tocco di classe"
E' chiaro che in una Fiera il primo obiettivo è il business. Che si tratti di prodotti o servizi, è lo stesso, occorre - al di là degli appuntamenti prefissati - saper attirare l'attenzione del "passante". Sperando che il contatto sia utile, e poi magari produttivo. Ma uno stand esprime anche la cultura di chi lo fa.
Se si "attira" con una vera opera d'arte, beh, si fa anche cultura. E' il caso di Nova Marghera: che ha posto al centro dello stand (arricchito da una gigantografia di Venezia, già tantum sufficit), alcuni bellissimi esempi dell'arte vetraria di Murano (sede di uno dei progetti in corso della Società guidata da Adriana Manaresi Marinese, il "Murano Art Village", appunto).
Non è, quello di Adriana, un caso isolato. Anche altri exhibitor hanno - a Cannes - fatto la stessa riflessione. Ma mi piacerebbe vederne di più, di tali esempi: soprattutto ora che l'omologazione parallela rende tutto così prevedibile.

Hasta mañana
Del mercato, è ovvio, qui non parlo. Se no, dovrei dire solo Mammia Mia!
Se volete sapere chi erano gli italiani a Cannes la scorsa settimana, consiglio la lettura dell'inserto pubblicato in data 7 marzo del Sole-24 Ore che ha - come fa da qualche anno - l'elenco degli exhibitor (non proprio tutti, si intende: è una questione di tempi tecnici di lavorazione e di spazi). Tra i visitatori, folta è stata la presenza associativa: i soci AICI, ASPESI, FIABCI, FIMAA etc, erano una grande quantità. Numerose, anche, le Ladies di AREL, tra cui la Vicepresidente Benedetta Amisano, partner della Legal Firm Carnelutti.
Ho individuato - nel bailamme della Croisette - molti personaggi molto noti, troppi per citarli tutti. Data la annunciata "grande assenza" degli operatori romani, va però almeno sottolineata la presenza di Leonardo Caltagirone e di Sergio Scarpellini.
C'è stata però questa volta una cosa curiosa, che va nella direzione opposta allo spirito del Salone: che è quello di favorire gli interscambi. Almeno, così è stato pensato negli anni.
Mi spiego. Ogni nazione, o quasi, stava con se stessa, facilitata in questo anche dalla distribuzione localizzativa degli stand. Andavate nell'area dove si trovavano quasi tutti gli stand delle Nordic, e trovavate solo scandinavi e finlandesi. Andavate al quarto piano, dominato dalla città di Berlino, e trovavate solo tedeschi. Andavate al padiglione di Londra e Parigi, e trovavate solo inglesi e francesi. Per non parlar degli italiani che, per definizione, stanno molto volentieri insieme...
Abbastanza pazzesco, questo " ognuno per sè " . Spero si tratti solo del particolare momento che stiamo attraversando perchè, se continua così... Hasta Mañana …

Ricchi premi e cotillons
Per la prima volta nella storia del Salone un italiano , Mario Cucinella, ha fatto incetta di premi . L' ormai famoso architetto bolognese ( che al MIPIM aveva presentato presso lo stand di Milano l' edificio " Santander " , in cui Inpartner è general manager ) si è aggiudicato tre premi della MIPIM Architectural Review, oltre all' ambitissimo MIPIM Award nella categoria " Green Buildings" , con il suo "Centre for sustainable energy technologies " di Ninbo, in Cina.
Sono contenta di aver assistito alla Cerimonia di consegna degli Award ( che si è svolta come di consueto nel grande Auditorium del Palais , seguita da cocktail ) , perchè così ho avuto modo di complimentarmi subito con Cucinella, che a me sta molto simpatico. Come , del resto, mi sono molto simpatici anche tutti gli altri architetti italiani presenti al MIPIM, tra cui Paolo Caputo, Jacopo Della Fontana e Massimo Roj.....
Mi stanno simpatici anche gli avvocati : non mi è possibile , però, citali : erano troppi......
Erano, secondo me, troppi anche i premi distribuiti ( manibus date lilia plenis ...., Virgilio, ndr) dal Gruppo DailyRE, diretto ora dal caro collega Marco Luraschi : una dozzina, mi pare. Cito allora solo il " Premio Speciale" dell' online, cioè la famosa " Pentola d'Oro" : che l' ex Direttore Guglielmo Pelliccioli ha quest' anno consegnato , meritatissima, a Nadine Castagna.
Tutto l' elenco dei premiati del MIPIM è qui sul mio sito, alla Pagina Awards

A piece of peace su una nave da guerra: ovvero, il " Pioneers Gala Dinner "
Quando ricevetti l' invito pensai che, per premiare la loyalty di coloro che frequentano il MIPIM da vent' anni ( denominati " Pioneers " ), la Reed Midem aveva davvero superato se stessa : aveva organizzato infatti un Gala Dinner a bordo di una nave della Marina Militare francese, la "Fregate Guepratte".
Io, come tutti sanno, ho appunto al mio attivo venti anni di MIPIM , e sono l' unica tra gli italiani a vantare questo record . Attendevo perciò con autentica impazienza la serata dell' 11 marzo, quando si sarebbe svolto l' evento !
Dopo un caloroso cocktail party alla Stazione Marittima , presenti tutti i top manager di Reed Midem, e arricchito dalla partecipazione di Xavier Roy, il mitico fondatore del MIPIM , retired ormai da anni, e che ho ritrovato in perfetta forma , i circa ottanta ospiti ( c' erano anche diverse signore, mogli di Pioneers : nel 1990, di donne, nel real estate , ve ne erano pochissime ! ) sono stati prelevati da un battello " normale ". Direzione, la Fregata : che era all' ancora a circa un miglio dalla costa , e che già da un paio di giorni aveva sollevato non poca curiosità tra i " Mipimers" ( a Cannes, infatti, gli yacht pullulano ma le navi militari non proprio ) .
Un' informativa del " protocollo" aveva raccomandato, per le signore, tacchi bassi : ci credo, una nave militare non ha percorsi propriamente agevoli!
Sulla tolda , dove decolla e atterra l' elicottero Panther di cui la Guepratte è dotata, era stato allestito un secondo - e sontuoso - cocktail. Di fronte a noi, il lunghissimo skyline di Cannes illuminata. Sopra, nel cielo tersissimo, Reed Midem aveva organizzato anche la luna piena. Fantastico!
Poi, la cena, placée, nell' Hangar dove normalmente " alloggia" l' elicottero ( che avevo visto allontanarsi in mattinata ) , trasformato con addobbi e arredi in un vero " Salone delle Feste ". Dal soffitto pendevano persino lampadari rosati, a bracci, di foggia veneziana ! Maxischermo con filmati celebrativi, saluti, ringraziamenti, cibi e brindisi con vini squisiti . A ogni tavolo, sedeva un Ufficiale della nave : che , in servizio dal 2001, vanta un equipaggio di 153 persone ( tra cui una trentina di donne ), 125 metri di lunghezza, velocità 25 nodi , autonomia di 7 mila miglia ( a 15 nodi) , ed è dotata di missili e cannoni. Al rientro, a terra, una forte stretta di mano a tutti i Pioneers da parte del Vice Ammiraglio che ci aveva ospitato a bordo.
Insomma, una serata davvero indimenticabile e perfetta, come la Reed Midem si era augurata fosse.
Il giorno successivo, l' elicottero tornava al suo Hangar, e la Guepratte ripartiva per il Porto di Tolone , dove solitamente sta quando non è in missione.
Per noi, aveva fatto un' eccezione: a piece of peace su una nave da guerra . Un' esperienza indimenticabile.
Un MIPIM, nonostante la crisi, indimenticabile. (Paola G. Lunghini)

Adriana Marinese, con la scultura di vetro che arricchiva lo Stand di Nova Marghera