«L’Indice Immobiliare Italiano Annuale IPD ha riportato un total return del +0.8% per il real estate instituzionale nel 2009, con una capital growth che registra il dato più negativo (-4.6%) dalla nascita dell’Indice e un sensibile rimbalzo in termini di income return, che con un +5.7% è il più elevato dal 2006. Complessivamente l’impatto dei tassi sulla capital growth è stato pari al -3.9%, con i dati a livello settoriale che rispecchiano la variazione dei valori di mercato:
l’Industriale ha riportato il maggior impatto negativo (-7.8%), mentre più contenuto il danno della crescita dei tassi nel settore Commerciale (-4.5%) e Direzionale (- 2.6%).
Nel 2009 è stato il settore Industriale ad essere maggiormente colpito dal declino dei valori di mercato, facendo registrare una capital growth del -6.4%, fortemente condizionata da un rialzo del tasso di sfitto che riflette i sostanziali problemi dei comparti produttivi dell’economia italiana. La capital growth nel settore Commerciale e Direzionale, è stata invece rispettivamente pari a -5.4% e -3.5%, con entrambi i settori caratterizzati da una contrazione dell’offerta di immobili di classe A. La maggior parte dello stock di uffici è concentrato nei centri città di Roma e Milano, e i due distretti dimostrano una resistenza leggermente diversa alle avverse condizioni di mercato degli ultimi due anni e soprattutto nel corso del 2009: il centro di Milano infatti è stato maggiormenrte penalizzato in termini di contrazione nei valori facendo con una capital growth del -4.2%, mentre lstesso dato per il centro di Roma è solo per la prima volta in negativo a -2.6%. Luigi Pischedda, IPD’s Country Manager for Italy dice: “Il basso rendimento del mercato immobiliare italiano nei 12 mesi del 2009 è il prodotto dell’ulteriore contrazione dei valori di mercato. Il movimento espansivo dei tassi, cui ci eravamo abituati di recente, è accompagnato dalla crescita dei canoni di mercato per la prima volta negativa, del -0.7%: mentre il rischio percepito associato all’investimento immobiliare aumenta, cominciano ad affiorare problemi legati al mercato delle locazioni”.
L’immobiliare istituzionale in Italia esce bene dal confronto con le principali asset class: infatti, sebbene nel 2009 la performance degli immobili italiani sia stata inferiore a quella registrata da mercato azionario, dal real estate quotato e dai titoli di Stato (rispettivamente monitorati dal FTSE MIB Index, DS Real Estate Index, JPMorgan GBI Italy Index), allo stesso stempo sorpassa equities e real estate equities a tre, cinque e sette anni, e batte i titoli di stato in termini di rendimenti annualizzati su cinque e sette anni) solo per concedere un total return più basso degli stessi sugli ultimi tre anni. .”» (CS della Società)
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