«Riflettendo le tendenze stagionali, il volume degli investimenti commerciali immobiliari in Europa ha mostrato una diminuzione di circa 29% da trimestre a trimestre arrivando a €16,3 miliardi. Tuttavia, secondo le prime stime sul volume degli investimenti in Europa pubblicate oggi da DTZ, società di consulenza immobiliare globale, nel primo trimestre 2010 i volumi registrati erano ancora 65% superiori ai €9,9 miliardi registrati nello stesso periodo di un anno fa.
Commentando i dati, Magali Marton, Responsabile di CEME Research (Europa continentale e Medio Oriente), ha detto: "La riduzione dell'attività durante il primo trimestre non era sorprendente data la raffica degli investimenti nei ultimi tre mesi del 2009, considerato che gli investitori avevano una certa fretta di investire il capitale prima della conclusione dell'anno.
Questo modello stagionale è stato una caratteristica tipica per i mercati europei. Infatti, il volume medio degli ultimi quattro trimestri è aumentato di 10%, passando da €15,3 miliardi a €16,9 miliardi e sottolinea il recupero graduale nei mercati d’Europa."
Circa i 2/3 dell’attività è stata gestita da tre grandi mercati: del Regno Unito, della Germania e della Francia, con la Germania che afferra la parte più grande visto l’aumento di 40% durante il trimestre (da €3,1 miliardi a €4,3 miliardi). Al contrario i volumi nel UK (€4miliardi, giù di 56% da trimestre a trimestre) ed in Francia (€2,4miliardi, giù il 42% da trimestre a trimestre) erano più deboli, riflettendo entrambe maggior cautela da parte degli investitori e mancanza generale di stock nel mercato. Altrove in Europa, il mercato è stato molto dinamico nei paesi Nordici, con un aumento di 64% da trimestre a trimestre (circa €2,6miliardi).
Magali Marton aggiunge: "Malgrado l’aumento dell’ottimismo dimostrato dagli investitori, l'avversione al rischio rimane evidente in tutta Europa; con gli investitori che si concentrano sui mercati domestici e specialmente su prime asset nei mercati core."
Alcuni investitori stanno posticipando le loro decisioni in questa situazione di debolezza del mercato delle locazioni e delle incertezze sul miglioramento della situazione economica.
Data la crescita dei debiti che dovranno essere rifinanziati nei prossimi due anni, si prevedono buone opportunità per gli investitori dotati di equity di acquisire prodotti che ad oggi non sono stati disponibili sul mercato» (CS della Società).
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