"L’ultima ricerca sul settore Retail pubblicata da Jones Lang LaSalle evidenzia come, nel corso del 2007 e del 2008, la Turchia e la Russia siano emerse come le principali destinazioni target per i retailer in fase di espansione internazionale. La Turchia ha registrato l’11.3% dei movimenti cross-border complessivi, mentre il 10.6% dei retailer è entrato nel mercato russo.
L’Europa centrale e orientale dominano la graduatoria delle location più popolari, aggiudicandosi le prime cinque posizioni. Il Regno Unito si è classificato settimo, attraendo il 6.6% dei movimenti internazionali dei retailer.
Neville Moss, a capo del dipartimento European Retail Research di Jones Lang LaSalle, ha commentato: “Anche se l’attuale rallentamento dell’economia ha avuto un impatto sulla domanda, i retailer stanno ancora mostrando interesse per i mercati dell’Europa Centrale ed Orientale, anche se al momento molti stanno considerando solo partner franchise per minimizzare il rischio”.
Guardando al futuro, James Dolphin, a capo del dipartimento Pan European Retail Agency di Jones Lang LaSalle, ha dichiarato: “il 2009 sarà un anno di opportunità. Le transazioni saranno, con ogni probabilità, molto favorevoli per i tenant anche in location di tipo “prime”, con i migliori termini contrattuali disponibili per i top brand dotati di solida posizione finanziaria. Anche se la fiducia dei retailer rimane ragionevolmente forte nei mercati dell’Europa Centrale, questi saranno d’ora in poi più selettivi in termini di high street e progetti di tipologia “prime”, in quei Paesi con pipeline rilevante, stabilendo delle priorità qualitative in termini di località, concept e tenant mix. Nel 2009, l’Europa Occidentale e Meridionale diventeranno più attraenti per i marchi nordamericani e prevediamo che alcuni tenant, come Forever 21, Anthropologie, Hollister e Crate & Barrel, potranno trarre vantaggio dalle opportunità che si renderanno disponibili”.
In Turchia circa 1 milione di mq di centri commerciali sono stati inaugurati tra Gennaio 2007 e Dicembre 2008, alimentando l’incremento della domanda dei retailer internazionali. Retailer globali come Gap, Muji e Banana Republic sono entrati nel mercato turco nel periodo 2007/2008, così come brand di lusso quali Calvin Klein, Chanel e YSL (anche se molti di questi come corner all’interno di Grandi Magazzini).
La Romania presenta oggi la gamma di brand più vasta dell’Europa Centrale e ha attratto retailer molto attivi nello sviluppo, quali Peek & Cloppenburg, Karen Millen, Reserved e Hervis. L’espansione, attuata sia direttamente che tramite franchise, è sempre più comune, con la Polonia, la Romania e, in particolare, la Russia che registrano un notevole incremento di operazioni in franchising. Nell’Europa Occidentale, Westfield London ha rappresentato quasi la metà dei nuovi ingressi nel mercato retail inglese, come Ugg (Australia), Hue (USA) e David Mayer (Francia), alla ricerca di un’opportunità per essere presenti nella capitale senza dover pagare gli alti canoni del West End.
Nell’Europa Meridionale, il Portogallo rimane un obiettivo importante per i retailer internazionali, con la sua offerta di buoni canoni di locazione e un moderno stock di centri commerciali. Grazie ad una minore esposizione alla crisi del credito e alla disponibilità limitata di retail nazionale, il mercato belga è considerato oggi una priorità per i retailer che vogliono svilupparsi oltre confine.
Negli ultimi anni gli USA sono stati la patria indiscussa dei retailer internazionali, anche se nel 2007 e 2008 l’Italia ha guidato la classifica producendo il 16.6% dei movimenti complessivi. Gli Stati Uniti sono scivolati al secondo posto con il 14.2%, seguiti dal Regno Unito con il 13.3%. Anche la Francia occupa le prime posizioni, producendo l’11.7% di tutti i movimenti cross-border. In Svezia e in Olanda i retailer nazionali tendono a guardare all’estero, spesso a paesi vicini più grandi, a causa delle dimensioni limitate dei propri mercati interni" (CS della Società).
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