milano, mercoledì 21 novembre 2012

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BY INTERNEWS SRL
   
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Paola G. Lunghini e
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ESCLUSIVO: INTERVISTA A NADINE CASTAGNA, GIA’ DIRETTORE DI MIPIM E MAPIC
Intervista a Giovanni Zavagli, Presidente AICI
Intervista a Tatiana Milone, architetto
   
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A "I GIGLI" di Firenze il primo Sportello di Confconsumatori in un centro commerciale
   
Châtillon, il “Castello Gamba” apre al pubblico con arte moderna e contemporanea
   
Da FS, Borse di Studio per 64 mila euro per la nuova edizione del Master di II livello in Ingegneria delle Infrastrutture e dei Sistemi Ferroviari a Roma
   
RECENSIONI
   
La libera circolazione dei diritti edificatori  
   
EXPO 2015, salvate gli spazi vuoti. A cura di Paolo Pileri (DIAP- Politecnico di Milano), Edizioni Electa  
   
Una vita in gioco, di Mauro Castelli, Gruppo Sole 24 Ore, Euro 25,00.  

 

E’ in distribuzione Economia Immobiliare n° 43, primo semestre 2012

 


L'Assemblea annuale di Assoimmobiliare

18 giugno 2008

«Roma, 18 Giugno 2008 - Si è tenuta oggi, presso la Sala Giunta di Confindustria, l’Assemblea annuale di Assoimmobiliare, la cui sessione pubblica è stata aperta dal saluto del Vicepresidente Organizzazione e Marketing di Confindustria, Edoardo Garrone.

A seguire il Presidente di Assoimmobiliare Gualtiero Tamburini ha illustrato la relazione annuale da cui emerge che "L’industria dei servizi immobiliari oggi occupa, in Italia, secondo le più recenti stime, oltre 330 mila addetti in modo diretto. Essi costituiscono quasi il 13% degli occupati nell’immobiliare dell’Europa a 12 (concorrendo alla produzione del 7,2% del Valore Aggiunto totale europeo), mentre la quota italiana di imprese del settore è superiore al 21% del totale. Ciò significa che la dimensione me-dia di 1,6 addetti delle nostre quasi 200 mila imprese è nettamente inferiore a quella europea, dove la media è pari a 2,6.", occorre, quindi, una politica che consenta di rafforzare il sistema imprenditoriale nel settore immobiliare.

La relazione sottolinea come, a partire dal 1991, il settore dei servizi immobiliari è stato oggetto di una crescita spettacolare, sia in termini di occupati (quasi il 300% di incremento), sia, soprattutto, in termini di organizzazione, tecnologia e approccio stesso al mercato.

Il valore aggiunto del settore immobiliare con il suo indotto (la cui produzione comprende anche i fitti reali e figurativi) è pari al 10,5% dell’intera economia, ovvero il 28% in più rispetto al 1995 quando era all’8,2% (nello stesso periodo il PIL cresce de 23%). "Anche il dato sull’occupazione attivata dall’industria immobiliare sale a oltre 400 mila unità di lavoro totali, con un peso sull’intera economia pari all’1,6% dell’occupazione totale, dopo una crescita nei dodici anni del 45%." Tamburini aggiunge che " in prospettiva, peraltro, è previsto che continui ancora ad aumentare; proiettando il trend degli ul-timi 12 anni, sono previste 300 mila unità di lavoro nuove da qui al 2015, per un totale di oltre 700 mila

unità di lavoro, pari al 2% dell’occupazione totale, una misura questa simile a quella dell’intero settore agricolo".

Di interesse la presentazione, ad opera di Giuseppe De Rita, Presidente del Censis, dei primi risultati della ricerca "Housing sociale nelle aree per servizi collettivi: l’alloggio come servizio economico di inte-resse generale", che l’Istituto sta svolgendo per conto di Assoimmobiliare per verificare la possibilità di sperimentare forme di partnership pubblico-privato nell’ambito del social housing, per garantire affitti a ca-noni accessibili anche ai ceti medio-bassi, non compresi nel ristretto ambito dell’edilizia sociale pubblica (giovani coppie, studenti, lavoratori immigrati).

Il nodo centrale è riuscire ad abbattere il costo delle aree edificabili, che incide fortemente sui costi fina-li. Vanno in questa direzione le sperimentazioni in corso in Lombardia, in particolare nel Comune di Milano, per l’uso di aree inutilizzate, destinate dal Piano regolatore a servizi collettivi, tramite il coinvol-gimento degli operatori di mercato.

La ricerca mira a verificare la possibilità di estendere la sperimentazione ad altri contesti urbani, tenen-do conto delle specificità locali.

I primi dati mostrano come a Roma, dove la dotazione complessiva di aree a standard è pari a quasi 116 milioni di mq, sarebbe possibile destinare nuove aree all’housing sociale, senza toccare le dotazioni di verde e parcheggi e senza derogare agli standard di legge sui servizi collettivi. Ne deriverebbe la possibi-lità di coinvolgere gli operatori privati per realizzare una nuova superficie abitabile pari a 1.220.000 mq e quindi alloggi per circa 33.500 nuovi abitanti.

Torna, quindi, d’attualità la questione abitativa, sebbene il tasso di proprietà della casa tra le famiglie ita-liane superi l’80%, ma si presenta in forme diverse dagli anni ’60 e ’70, quando il bisogno di casa mobili-tava la protesta sociale.

Oggi si tratta di una domanda frammentata, che coinvolge diverse categorie sociali (dalle famiglie pove-re ai ceti medi) e ha come principale contesto territoriale le grandi aree urbane.

Concludendo l’Assemblea il Presidente di Assoimmobiliare ha affermato che "con gli strumenti finan-ziari oggi disponibili è possibile varare un nuovo grande piano di social housing basato sull’offerta di abi-tazioni in locazione a canone moderato interamente finanziato con risorse private, un piano che non solo può fornire una risposta sostanziale al disagio abitativo, ma anche un contributo allo sviluppo del paese per i suoi effetti keynesiani di stimolo alla domanda e di miglioramento della mobilità.

Tamburini ha poi proseguito affermando che "un altro grande campo di intervento innovativo per l’industria dei servizi immobiliari è quello delle privatizzazioni e valorizzazioni dei beni demaniali e degli Enti pubblici che possono essere messi sul mercato e valorizzati fornendo, grazie all’attivazione di ri-sorse private, forte impulso allo sviluppo infrastrutturale e urbanistico delle città.

Infine Tamburini ha sottolineato la necessità di avviare un serio piano di contenimento della pubblica fondato sulla razionalizzazione degli spazi occupati dalla Pubblica Amministrazione e sulla gestione e-sterna in global service di edifici e infrastrutture.

Il Sottosegretario Ugo Martinat ha aperto l’intervento affermando che "Nell’ambito dello sviluppo eco-nomico del nostro Paese l’industria dei servizi immobiliari riveste un ruolo trainante, con l’attivazione di valore aggiunto nazionale pari al 10% del totale del valore aggiunto dell’intera economia nazionale ed in questo contesto Assoimmobiliare, ponendosi come punto di incontro delle imprese che operano nelle diverse filiere del comparto immobiliare costituisce una vera e propria infrastruttura a servizio dell’economia del paese favorendone la produttività complessiva e la crescita economica".

Ha poi aggiunto " lo sviluppo del Paese è, infatti, sempre più condizionato da quello del suo patrimonio fisso (costituito da infrastrutture, edifici ed ambiente)" , "il Governo Berlusconi ha posto al centro del suo programma il rilancio dell’edilizia residenziale pubblica e quello della locazione agevolata", "a tal ri-guardo si sta valutando di inserire – già nella prossima Finanziaria – la possibilità di introdurre una ce-dolare secca del 20% sugli affitti, che da un lato consentirebbe di far emergere i numerosi affitti in nero che sfuggono al controlli del fisco e, dall’altro, favorirebbe il mercato delle locazioni".

"Nel breve termine" prosegue il Sottosegretario "è possibile affrontare il problema abitativo attraverso un programma speciale finalizzato a realizzare nelle grandi città e con capitali prevalentemente privati, una consistente offerta di abitazioni a canone contenuto. Ciò potrebbe, ad esempio, realizzarsi attraver-so un progetto che – attraverso l’individuazione nelle aree metropolitane di aree a costi inferiori rispet-to a quelli di mercato (e un pacchetto di mirate agevolazioni fiscali sull’acquisto di tali aree, nonché sulla successiva costruzione e gestione degli immobili da destinare a locazione) – preveda la realizzazione, con capitali prevalentemente privati, di un consistente stock di nuovi alloggi destinati alla locazione a canoni sostenibili e concordati in sede locale, con una quota riservata alle categorie con particolare disa-gio sociale". Proseguendo l’intervento il Sen. Ugo Martinat ha sottolineato come, grazie ad accordi con i costruttori, i comuni potrebbero prevedere di mettere a disposizione aree da riqualificare o immobili, di proprietà, da ristrutturare. Ha poi annunciato che "il Governo sta predisponendo anche aiuti alle giovani coppie per l’acquisto della prima casa e ciò conformemente a quanto previsto dal piano nazio-nale per l’emergenza abitativa, che oggi stesso dovrebbe essere inserito nella manovra varata dal Go-verno. Le risorse stanziate confluiranno in un unico fondo da istituire presso il Ministero delle Infra-strutture e dei Trasporti. Nel dettaglio il piano prevede l’offerta di alloggi di edilizia residenziale da rea-lizzare nel rispetto dei criteri di efficienza energetica e di riduzione, effettiva e comprovata, dei consumi energetici, destinati prioritariamente come prima casa a favore delle giovani coppie a basso reddito; ne beneficeranno anche particolari categorie sociali e gli immigrati regolari."

L’intervento del Sottosegretario ha poi un altro importante punto: la Legge Obiettivo per le città. "Quando parliamo di grandi opere non dobbiamo pensare solo alle dighe mobili per Venezia o al Ponte sullo Stretto. Grandi opere sono anche la riqualificazione di una città, di una periferia, di un centro sto-rico, la creazione di un ambiente che costituisce l’habitat quotidiano di ogni cittadino". A questo scopo dovranno soprattutto essere presi in considerazione quattro elementi fondamentali: un contributo pub-blico, di entità non eccessivamente elevata, in grado di far da volano per altre risorse; la collaborazione tra Stato, Regioni, Comuni e privati; il contingentamento dei tempi necessari per assumere le decisioni ed emettere i pareri, l’individuazione di un unico soggetto attuatore: il General Contractor." » (CS dell'Associazione)
 

 

 

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