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La maggior parte dei mercati immobiliari europei è in ripresa, tuttavia rimane l’incertezza nell’intera regione, con notevoli variazioni nei rendimenti, secondo l’ultimo Rapporto RICS sul mercato immobiliare residenziale europeo presentato a Bruxelles il 1 marzo 2011.
In Italia, segni di stabilizzazione del mercato sono apparsi all’inizio del 2010, nonostante il paese vivesse una delle recessioni più forti di tutta Europa. Tuttavia l’incertezza del mercato sulla prossima direzione dei prezzi rimane elevata nonostante le previsioni indichino prezzi stabili o in modesta crescita nel 2011.
Sebbene i mercati immobiliari abbiano conosciuto un periodo di boom in Belgio, Francia, Germania così come nei Paesi Nordici, con sostanziali aumenti dei prezzi reali delle abitazioni nel 2010, altri mercati hanno fatto fronte a varie difficoltà. Irlanda, Ungheria e Cipro hanno affrontato importanti diminuzioni durante l’anno. Per quanto riguarda Regno Unito, Paesi Bassi, Polonia e Italia, hanno conosciuto una leggera diminuzione dei prezzi.
D’altra parte, la diminuzione dei prezzi in Spagna, Grecia e Portogallo è stata abbastanza moderata nonostante le loro difficoltà economiche, e i Paesi Baltici si stanno riprendendo progressivamente.
Benché la maggioranza dei mercati europei stia uscendo dalla crisi, l’analisi rileva che il futuro del mercato immobiliare europeo rimane incerto e che una piena ripresa dipenderà da vari elementi.
A differenza di precedenti riprese del mercato immobiliare, questa volta il rilancio è guidato da aumenti di prezzo, mentre altri indicatori del mercato, come l’offerta e le vendite nel settore edile, rimangono molto bassi in tutta Europa, con alcune eccezioni. Inoltre, molti paesi devono ancora far fronte a importanti restrizioni per quanto riguarda i mutui, e anche se i tassi d’interesse sono rimasti bassi nel 2010, è probabile che i mercati sianomolto sensibili a eventuali aumenti in questo campo.
In Italia, dopo l’apparizione di segni di stabilizzazione, la diminuzione dei prezzi degli immobili si è poi moderata nel 2010, con un calo di circa il 2% in termini nominali secondo Scenari Immobiliari e un calo simile dell’1.6% nell’indice Nomisma. La diminuzione globale dei prezzi dal picco del 2008 è stata di circa il 10% in termini reali. I tassi d’interesse sono crollati nel 2009 e sono rimasti bassi nel 2010, e non vi è eccesso di offerta di cui preoccuparsi.
Vincenzo Albanese FRICS, Direttore SIGEST S.p.a., ha commentato:
“In Italia il mercato della casa sta passando dalla fase ciclica più negativa, ad una fase più positiva. I primi segnali concreti di un cambiamento arrivano dalle due principali aree metropolitane: Roma e Milano. Nelle altre città, soprattutto nelle aree provinciali, la domanda risulta invece ancora poco vivace, seppur più positiva rispetto agli ultimi due anni. Sui prezzi delle abitazioni non si registrano particolari variazioni di sorta, sia in senso negativo che positivo. Le previsioni quindi restano positive anche se prudenti: il 2011 è visto come un anno sostanzialmente di stabilizzazione sia per i valori che per gli scambi.”
Il Professore Michael Ball, autore del rapporto (e professore di Economia urbana e immobiliare presso la Scuola di edilizia e progettazione dell’Università di Reading, nel Regno Unito, ndr), ha dichiarato:
“La piena ripresa non avverrà fino a che i mercati immobiliari non funzioneranno completamente di nuovo, vale a dire con un finanziamento dei mutui abbondante, un settore edile rivitalizzato e un vasto fatturato per il mercato in tutti i suoi settori. Nonostante ciò, il mercato immobiliare europeo non sta vivendo il lungo periodo di punto morto che gli Stati Uniti stanno trascorrendo in questo momento.”
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