Secondo DTZ, una delle maggiori società di consulenza immobiliare internazionale, questo è il momento giusto per investire in Europa, dato che nel 2010 si prevede una crescita del volume degli investimenti globali pari al 5%. Il “global invested stock”, ossia volume degli investimenti a livello globale, crescerà sino a raggiungere 11.4 trilioni di dollari ; in Europa, si prevede una crescita del 4%. DTZ ha riscontrato che l’85% dei mercati all’interno dell’Europa hanno prezzi pari o inferiori al “fair value”, ossia ai valori equi, mentre invece il 90% dei mercati nelle altre parti del mondo sono stati classificati come Paesi con opportunità di acquisto
(Nota di DTZ: il termine “Invested stock” si riferisce al valore degli immobili commerciali appetibili per il mercato degli investitori, detenuti da diverse categorie di investitori.
Quando un immobile viene acquisito a un “fair value”, ossia un valore equo, significa che l’investitore viene ricompensato adeguatamente per il rischio che si assume investendo nel comparto immobiliare).
La Società ipotizza inoltre che la Cina potrebbe diventerare presto, forse addirittura entro la fine del 2011, il secondo mercato immobiliare investment al mondo, superando il Regno Unito e il Giappone.
Il primo, sa si è quello degli Stati Uniti.
Queste e altre considerazioni sono state espresse da DTZ a una ristrettissima platea il 26 maggio a Milano, tappa di un road show che la Società (diretta in Italia da Paolo Insom) sta compiendo.
Magali Marton, Head of DTZ Continental Europe and Middle East Research, ha offerto nel suo intervento altre note di nascente ottimismo: la “City” di Londra, Parigi, Bruxelles e Mosca offrono opportunità di investimento interessanti nel settore uffici. Le indagini su investitori e enti finanziatori stanno mostrato netti miglioramenti nelle previsioni per il 2010-2011.
Ecco altri numeri: i volumi di transazione in tutta Europa sono diminuiti del 44% nel 2009, malgrado l’incremento trimestre su trimestre rispetto al livello più basso nel 1° trimestre del 2009. Gli investimenti europei e cross-border si sono quasi prosciugati nel 2009, con un ulteriore declino del 59% rispetto al picco del 2007. In questo scenario globale negativo, i flussi in entrata in Europa, e in modo particolare il Regno Unito, provenienti dall’Asia sono stati l’unica nota positiva, crescendo del 31% nel 2009.
Si prevede che nel 2011 il Regno Unito e la Francia saranno gli unici Paesi europei a posizionarsi nella Top 5 della classifica globale di volumi investiti.
DTZ Research ritiene che 151 mercati su 172 in tutto il mondo, ossia il 90%, offrono fair value nel 2010. Ciò contrasta con l’anno scorso, quando un solo mercato di categoria internazionale, ossia Londra, offriva opportunità a valori “equi”.
In Europa, l’87% dei mercati sono in linea o anche al di sotto del fair value, rispetto al 20% circa di un anno fa.
Speriamo che DTZ abbia ragione. In ogni caso, ci vediamo al prossimo road show. (a cura di Paola G. Lunghini)
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