Dopo cinque anni la crisi dell'immobiliare europeo non è finita, ma l'alba della ripresa non è lontana. Gli 80 principali operatori europei prevedono l'inizio della ripresa dalla seconda metà del 2013, anche se con andamenti differenziati tra i vari mercati. In Italia ripartirà prima il residenziale poi, dal 2014, gli altri mercati.
L'annuale Rapporto di previsione di Scenari Immobiliari “EUROPEAN OUTLOOK 2013” è stato presentato stamattina a Milano da Mario Breglia, presidente dell'Istituto di ricerche, e da Paola Gianasso, responsabile mercati esteri.
Il fatturato dei cinque maggiori Paesi europei avrà un calo dell'1,3 per cento quest'anno, ma è prevista una inversione l'anno prossimo con un più 1,6 per cento, superando i 616 miliardi di euro.
Negativo il mercato italiano, con meno due per cento, a 110 miliardi di euro, ma con un segno più per il 2013.
«Lo scorso anno ‐ ha detto Mario Breglia ‐ avevamo parlato di un mercato ancora difficile, con una ripresa prevista solo nel 2015. L'andamento conferma questa linea con un andamento ancora stazionario nel 2013, ma senza crolli. In linea con quanto sta accadendo negli altri Paesi. I prezzi delle case sono calati dell'undici per cento in cinque anni, come la media europea».
«Ma la ripresa non scende dal cielo ‐ ha aggiunto Breglia ‐ ma è necessario che tutti lavorino perché questo accada. Come in altri Paesi europei occorrono stimoli fiscali per i privati acquirenti e norme che attirino gli investimenti esteri (non certo le autoriduzioni di canoni della pubblica amministrazione). Aiuti ai fondi immobiliari che investono in residenza. Sicuramente vanno anche ripensati i prodotti, meno cari e più ecosostenibili».
Questi temi saranno al centro della due giorni di Santa Margherita Ligure, che si apre venerdì 14 settembre.
Fonte: CS della Società
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