In Italia sono stati investiti €1,35 bn nel terzo trimestre, il volume maggiore dell’anno, nonostante le nubi dell’estate. Ciò ha portato il totale degli investimenti immobiliari nei primi nove mesi a € 3.2 bn, con un aumento del 7% circa rispetto allo stesso periodo del 2010.
Questi risultati sono in parte sostenuti da un numero di operazioni di grandi dimensioni come, ad esempio, l'acquisto della seconda parte del portafoglio Metro Cash& Carry da parte di WP Carey per circa € 300 milioni. Comunque, la disponibilità di prodotti core, maggiore per asset retail che non per uffici o logistica, si conferma il driver principale del miglioramento dell’attività d’investimento, poiché la tendenza al 'flight to quality' degli investitori si sta mostrando più forte del previsto, a prescindere dal mercato.
Ancora una volta è il settore retail a far registrare il volume maggiore, con circa €850 milioni investiti nel trimestre per un totale annuo di circa €1,8 bn. Quasi il 60% del volume totale investito nel retail è derivato dalla vendita di due portafogli mentre il resto delle operazioni ha interessato centri commerciali e negozi High street. In quest’ultimo settore, in particolare, si conferma forte l’interesse degli investitori. I rendimenti prime sono rimasti stabili in tutti i settori, soprattutto per il deterioramento della posizione finanziaria del Paese nei confronti del resto dell’Europa.
“Il settore retail è sempre più spesso considerato un investimento difensivo da parte di un numero crescente di investitori”- commenta Alessandro Mazzanti, CEO per CBRE Italia - “ Infatti, rispetto al settore degli uffici, è meno soggetto alle oscillazioni cicliche del mercato. La maggiore stabilità della domanda - i consumi delle famiglie sono meno volatili rispetto all’occupazione nelle aziende - garantisce flussi di cassa più stabili nel lungo periodo e ciò sta spingendo anche investitori non tradizionalmente specializzati nel retail a scegliere questo asset. Ecco perché, in un momento di incertezza come quello attuale, il settore retail offre una sicurezza maggiore soprattutto per chi investe con un orizzonte di lungo periodo”
Nel terzo trimestre, per quando riguarda il settore uffici, gli investimenti hanno raggiunto €450 milioni, una flessione del 4% sul trimestre precedente, per un totale annuo pari a €1,13 bn, comunque in miglioramento del 13% rispetto allo stesso periodo del 2010. Il settore della logistica è quello che più degli altri ha subito gli effetti negativi delle turbolenze dell’estate, facendo registrare un arresto nel volume degli investimenti nel terzo trimestre dell’anno, con una sola transazione registrata. Ciò ha portato il totale investito nell’ anno a circa €110 milioni, comunque il 15% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’acuirsi della crisi finanziaria ha indotto gli investitori che avevano ricominciato a guardare alla logistica dalla seconda metà del 2010 a mettere on hold le operazioni in corso, in attesa che lo scenario globale diventi più chiaro.
“Nei prossimi mesi gli investitori si muoveranno ancora con molta cautela e sarà di cruciale importanza capire cosa decideranno le banche, nazionali ed internazionali, a proposito degli asset “distressed” per prevedere se avverrà o meno un significativo re-pricing che potrebbe dare una maggiore spinta al volume degli investimenti”, conclude Alessandro Mazzanti.
Fonte: CS della Società
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