Jones Lang LaSalle indica che l’attività di investimento nel settore retail si è confermata molto forte nell’ultimo trimestre del 2011. Analisi preliminari evidenziano come gli investimenti diretti retail con ogni probabilità saranno superiori ai €28 mld stimati da Jones Lang LaSalle ad inizio anno; un significativo aumento rispetto ai volumi del 2009 (€12.3 mld) e del 2010 (€20.7).
Geograficamente, l’attività resta concentrata in Gran Bretagna e Germania. La Gran Bretagna guida la classifica, nonostante la seconda metà dell’anno sia stata molto positiva per la Germania. L’acquisto del Trafford Centre a Manchester da parte di Capital Shopping Centre per oltre €1.8 mld, avvenuto nel primo trimestre, rappresenta l’investimento maggiore dell’anno nel mercato inglese; per quanto riguarda la Germania, il volume totale di investimenti è stato sostenuto anche grazie all’acquisto del Perlacher Einkaufs Passagen a Monaco (più noto come centro commerciale PEP, di proprietà di RREEF), avvenuto nel quarto trimestre da parte di TIAACREF (fondo pensione degli insegnanti statunitensi) per oltre €400 mln.
Anche Francia e Svezia hanno registrato buoni risultati nell’ultimo trimestre. In Francia, il fondo di investimento La Française, detenuto in maggioranza da Crédit Mutuel Nord, ha acquisito un portafoglio di immobili Carrefour per €365 mln. In Svezia, AMF Fastigheter, sussidiaria del fondo pensione svedese AMF, ha acquistato nel quarto trimestre un portafoglio composto da tre centri commerciali a Stoccolma. Il portafoglio era di proprietà di Centeni, società della Royal Bank of Scotland.
Jeremy Eddy, Head of European Retail Capital Markets di Jones Lang LaSalle, commenta: “Il 2011 ha visto lo sviluppo di un’Europa a diverse velocità, con flussi di investimento e pricing condizionati dalla performance economica e dalla stabilità nazionale. Circa il 75% del volume complessivo è stato transato in cinque Paesi solamente. Questa polarizzazione non è stata solo geografica: il 2011 ha infatti registrato un focus esclusivo sugli immobili prime.
Per il 2012 ci aspettiamo un trend simile, anche se riconosciamo ed incoraggiamo una maggiore attenzione verso le location più piccole e, soprattutto, verso la sostenibilità e la convenienza delle locazioni, a prescindere dall’area geografica. Questo approccio supporterà gli investitori nell’identificare opportunità al di fuori dei propri mercati core, sui quali tutti si concentrano.”
Davide Dalmiglio, Head of Retail Capital Markets di Jones Lang LaSalle, commenta la situazione italiana: “La situazione nel nostro paese rimane incerta, principalmente per la persistente difficoltà di accesso ai finanziamenti bancari che hanno limitato sensibilmente la capacità di concludere transazioni, specialmente nel corso dell’ultimo trimestre 2011. Nonostante ciò, il volume transato nel 2011 è stato superiore alle attese, anche grazie alla forte attività sviluppatasi nel settore high street combinata alla maggiore liquidità e propensione di investitori domestici. Prevediamo che il 2012 possa essere dominato da una persistente incertezza in termini di presenza dei capitali internazionali ora destinati a geografie più core, ma stiamo osservando un riemergere dell’interesse nei confronti del settore dei centri commerciali da parte degli investitori italiani che potrà sostenere la domanda.
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