milano, mercoledì 21 novembre 2012

PRESENTAZIONE
   
BY INTERNEWS SRL
   
PRESS
   
Paola G. Lunghini e
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LE MIE INTERVISTE
   
ESCLUSIVO: INTERVISTA A NADINE CASTAGNA, GIA’ DIRETTORE DI MIPIM E MAPIC
Intervista a Giovanni Zavagli, Presidente AICI
Intervista a Tatiana Milone, architetto
   
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I MIEI RACCONTI
   
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NON SOLO REAL ESTATE
   
A "I GIGLI" di Firenze il primo Sportello di Confconsumatori in un centro commerciale
   
Châtillon, il “Castello Gamba” apre al pubblico con arte moderna e contemporanea
   
Da FS, Borse di Studio per 64 mila euro per la nuova edizione del Master di II livello in Ingegneria delle Infrastrutture e dei Sistemi Ferroviari a Roma
   
RECENSIONI
   
La libera circolazione dei diritti edificatori  
   
EXPO 2015, salvate gli spazi vuoti. A cura di Paolo Pileri (DIAP- Politecnico di Milano), Edizioni Electa  
   
Una vita in gioco, di Mauro Castelli, Gruppo Sole 24 Ore, Euro 25,00.  

 

E’ in distribuzione Economia Immobiliare n° 43, primo semestre 2012

 


 
Assimpredil ANCE…..analizza Milano

29 ottobre 2007

In data 29 ottobre si è svolta a Milano l’Assemblea generale di Assimpredil ANCE, Associazione afferente al sistema Associazione Nazionale Costruttori Edili, che raggruppa le imprese delle province di Milano, Lodi e Monza nonché di tutta la Brianza.
L’Incontro è stato dedicato alle questioni presenti nel tessuto urbano e sociale della metropoli milanese, ovvero programmi, progetti e procedure con i relativi finanziamenti.
Ha aperto i lavori Claudio De Albertis (Presidente di Assimpredil ANCE) il quale ha affermato che l’impegno e l’obiettivo dei costruttori aderenti a Assimpredil ANCE, è quello di creare costruzioni sostenibili e rispondenti alle aspettative della gente, che siano innovative e contemporanee e che vadano oltre l’interesse individuale e verso il vantaggio collettivo. In poche parole ciò significa andare oltre l’effetto “NIMBY” (Not in my back yard) e “BANANA” (Build absolutely nothing anywhere near anything ) ma verso il “PIMBY” (Please in my back yard).
Gli imprenditori edili sono disponibili al dialogo e alla collaborazione con l’Amministrazione Comunale offrendo conoscenza e competenza e al contempo chiedendo come controcanto la condivisione e la redazione del progetto strategico della città.
Il Presidente ha fornito alcuni dati relativi all’industria delle costruzioni nella realtà ambrosiana. Le imprese del settore sono il 14 per cento del territorio regionale. Gli investimenti in costruzioni rappresentano oggi il 10 per cento del PIL. Nel corso del 2007 sono stati aperti più di 20 mila cantieri solo nella Provincia di Milano dove operano circa 60 mila operai edili e 100 mila persone aventi mansioni impiegatizie e direzionali.
Claudio De Albertis ha dichiarato che «nel settore delle costruzioni della nostra regione il tasso di lavoro irregolare è più basso che nel resto d’Italia e gli ultimi dati INAIL confermano che gli infortuni sul lavoro denunciati nella nostra provincia, nel periodo gennaio agosto 2007, indicano una diminuzione del 30 per cento, se confrontati con i dati dello stesso arco di tempo dell’anno 2006». Questo dimostra come l’aumento dell’occupazione e della produttività non siano andati a detrimento della sicurezza dei cantieri, e come gli sforzi compiuti congiuntamente con i sindacati abbiano dato i risultati attesi. Il Relatore ha sostenuto che le imprese lamentano una diffusa e continua incertezza riguardo le scelte strategiche della Pubblica Amministrazione. Egli ha rammentato che «occorre passare dalla dimensione del governament inteso come definizione unilaterale e prescrittiva degli obiettivi, a quella di governance interpretata come regolazione negoziale degli interessi».
Il Presidente ha concluso asserendo che l’evento EXPO 2015 rappresenterà una grande opportunità per il nostro territorio, la vera scintilla da cui partire per disegnare la città del 2015. «Noi come costruttori sentiamo la necessità di una politica di ampio respiro per la nostra città e siamo pronti a impegnarci attivamente per il raggiungimento di questi risultati», ha detto.
La risposta dell’Amministrazione ha avuto il suo “fuoco d’inizio” con un indispettito Carlo Masseroli (assessore allo Sviluppo del Territorio del Comune di Milano) il quale non ha accettato le critiche di Claudio De Albertis, e ha ribattuto affermando che sia il lavoro di collaborazione condotto con Assimpredil, sia l’incontro avutosi con gli Ispettori BEI (Banca Europea Investimenti), ai quali spetta il compito di scegliere la futura sede dell’EXPO, hanno mostrato il contrario. L’assessore, a rafforzamento delle sue tesi, ha fornito i seguenti dati: 62 delibere urbanistiche approvate dalla Giunta Comunale, 40 Piani Integrati d’Intervento, nonché la cifra di un milione di metri quadrati messi a disposizione e pronti “a ripartire”.
Il Relatore ha sostenuto che Milano è un immenso laboratorio progettuale e che appunto per questo non devono esserci contrapposizioni fra pubblico e privato.
L’Amministrazione sta rivedendo le regole e sta riscrivendo sia il Regolamento Edilizio, i cui tempi previsti saranno entro aprile 2008, sia il Documento d’inquadramento, che sarà ultimato entro dicembre.
Per la redazione del Regolamento Edilizio c’è bisogno di creare delle sinergie fra Amministrazione e costruttori e di estenderle ancora di più in vista della redazione del Piano di Governo del Territorio.
Edoardo Croci (assessore alla Mobilita`,Trasporti e Ambiente del Comune di Milano), ha affermato che «da liberale non posso che avere simpatia per un associazione di imprenditori, appunto per questo vedo che le critiche- osservazioni redatte da Claudio De Albertis servono come stimolo all’Amministrazione per raggiungere la piena efficienza ».
Il Relatore ha esposto che la strategia dell’Amministrazione nel governo della città sia palese nella ”vision” della Giunta Moratti e come questa sia stata evidenziata non solo nella candidatura al Progetto EXPO 2015, che rappresenta una grande occasione di sviluppo per la città, ma anche nella connessione fra Piani di mobilità e piani di sviluppo urbanistico. La riprova è la linea 5 della metropolitana che introduce elementi positivi anche nello scenario urbanistico. La Linea 5 offrirà un servizio eccellente per la parte Ovest di Milano tra cui la zona del Monumentale, l’area del progetto City Life e il Portello con San Siro, partirà da Bignami e arriverà a San Siro passando per Garibaldi. Un’unica metropolitana, che secondo la giunta di Palazzo Marino, dovrebbe trasportare 25 milioni di passeggeri all’anno. I lavori, nella tratta Zara-Bignami, sono già partiti. I disagi, fino a ottobre, riguarderanno il passaggio da tre a due corsie in viale Zara e Fulvio Testi. Poi si inizierà a soffrire davvero, perché i lavori riguarderanno sia il tratto stradale che quello sotterraneo. «Ma il gioco vale la candela» ha spiegato Bruno Simini (assessore Infrastrutture e Lavori Pubblici del Comune di Milano) in quanto è inutile affermare che il metrò non sarà un’opera fondamentale per tutti».
Il Relatore ha dichiarato che «al contrario di Carlo Masseroli non mi ritengo né ferito né offeso dalle critiche del presidente di Assimpredil ANCE, ma mi sento molto sereno poiché tutte le tematiche emerse nelle valutazioni sono state già affrontate dalla nostra Giunta. probabilmente la mancata trasmissibilità è imputabile a un difetto presente nella nostra comunicazione».
Stefano Pillitteri (assessore alla Qualita`, Servizi al Cittadino e Semplificazione, Servizi Civici del Comune di Milano), ha posto l’accento sulla semplificazione delle procedure all’interno della “macchina amministrativa”.
Giovanni Verga (assessore Demanio e Patrimonio del Comune di Milano) ha teso un ponte immaginario fra l’amministrazione e i vari settori imprenditoriali presenti nella nostra città.
Il riferimento è alla valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico è stato posto quale obiettivo strategico nell’ambito del Programma “Politiche dell’Abitare e Demanio comunale”. Proprio nella giornata del 30 ottobre, il Comune di Milano ha dato notizia della pubblicazione del bando per inidividuare la SGR che dovrà gestire le valorizzazioni di parte dei beni immobiliari comunali. Il progetto consentirà, nel pieno rispetto delle regole del patto di stabilità, la liberazione di risorse finanziarie da utilizzare per la realizzazione di nuovi investimenti, ascrivibili a interventi di riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, opere pubbliche e progetti speciali. In questo modo non verranno utilizzate le risorse per la spesa corrente.
(Il 14 giugno 2007 il Comune di Milano aveva firmato il Protocollo d’Intesa con la Cassa Depositi e Prestiti, individuando nell’Ente il partner in grado di garantire la professionalità specialistica necessaria per il proseguimento del percorso. L’accordo ha previsto che tra il Comune di Milano e la Cassa Depositi e Prestiti venisse attivato un gruppo di lavoro per analizzare e ponderare le diverse opzioni strategiche disponibili per un progetto di valorizzazione. La Cassa ha identificato quale strumento più idoneo, alla luce degli obiettivi posti dal Comune, il Fondo Comune di Investimento Immobiliare ad apporto, in quanto consente di esperire l’attività imprenditoriale necessaria per la valorizzazione attraverso il contributo di soggetti specializzati Società di gestione del Risparmio (SGR) garantendo la massima trasparenza, il controllo della governance e la massima flessibilità nei successivi apporti di patrimonio, ndr).
La città di Milano può indicare la via dello sviluppo e della valorizzazione anche a livello nazionale. Le cose da fare sono quattro: creare una rete di finanziamenti economici costanti, abbattere il costo delle aree, cambiare le procedure velocizzandole e infine dismettere progressivamente il patrimonio degli enti pubblici. Tutto questo deve avvenire mediante regole certe e condivisibili, lontano dai piani dirigistici.
E le scelte strategiche? Sono ascrivibili nella trasformazione dei quartieri deboli mediante l’inserimento dell’edilizia libera, creando così un mix sociale che allontani l’effetto ghetto e il rischio “banlieue” .
Claudio De Albertis ha concluso la mattinata elogiando Giovanni Verga e dichiarando che l’assessore ha accolto le critiche che in realtà sono da intendersi come esortazioni e appelli.
Il Presidente ha rivolto all’Amministrazione comunale le seguenti domande «Cosa vuol essere Milano? Una città che vuol competere con le altre metropoli europee? O un capoluogo che invecchia sempre di più, dove la popolazione giovanile diventa un capitale da proteggere? Nessuno di noi vuol negare il grande lavoro effettuato in questi otto anni dall’Amministrazione milanese, ma vogliamo semplicemente appellarci affinché il Consiglio Comunale diventi un luogo dove si possa discutere di scelte complessive e non solo di singoli progetti».

 


 

 

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