CBRE, il mercato immobiliare italiano a pieno titolo nei “recovering markets”

Forte accelerata degli investimenti europei nell’ultimo trimestre dell’anno con un incremento del 45% sul trimestre precedente, che ha portato il volume totale del 2013 a 154 miliardi di Euro, il livello più elevato dal 2007. Non sorprende che al risultato abbia contribuito in misura determinante l’attività sul mercato londinese, ormai nella fase di ripresa da oltre un anno bensì è confortante vedere confermata la forte crescita nei mercati più colpiti dalla crisi: Spagna, Italia, Irlanda e Portogallo che nell’ultimo trimestre hanno più che raddoppiato i volumi rispetto allo stesso periodo del 2012.
In particolare in Italia, nell’ultimo trimestre del 2013 sono stati investiti 1.8 miliardi di Euro nel settore immobiliare, il 70% oltre la media trimestrale degli ultimi 5 anni. Ciò ha portato il volume annuale sul valore di 4.7 miliardi di Euro, l’80% in più rispetto al picco minimo del 2012. È più che raddoppiato rispetto allo scorso anno il capitale straniero investito, che ha rappresentato nel 2013 il 72% del totale, quasi interamente diretto nel settore retail. Il 26% di capitali investiti nel settore uffici, invece, è stato prevalentemente determinato dal capitale domestico.
La ripresa del mercato dei capitali in Italia è sicuramente un riflesso del cambiamento avvenuto nel più ampio contesto globale: politiche fortemente espansive delle banche centrali che hanno iniettato capitali nei mercati finanziari e il ridimensionamento nelle aspettative di crescita dei mercati emergenti che ha riportato l’attenzione sui mercati core (US ed Europa). Secondo Paolo Bellacosa, Executive Director del dipartimento di Capital Markets and Advisory per CBRE Italia, “ciò ha contribuito a riportare l’Italia nel radar degli investitori, insieme alla maggiore consapevolezza dei venditori sulla condizione del mercato domestico – e delle condizioni macroeconomiche del paese che hanno determinato un significativo repricing degli asset, fondamentale per rendere l’Italia nuovamente appetibile agli investitori opportunistici. Ulteriore elemento particolarmente importante è rappresentato da nuovi flussi di finanziamento verso il mercato italiano da parte di istituzioni finanziarie internazionali attraverso il mercato delle cartolarizzazioni. In un contesto domestico caratterizzato ancora da una difficoltà di accesso al finanziamento ciò rappresenta una leva importante per gli investimenti anche per il prossimo anno ” .

Continua Bellacosa: “Sicuramente qualcosa è cambiato e siamo usciti dall’impasse del 2012. Sta crescendo il numero degli investitori internazionali, prevalentemente opportunistici che stanno guardando grandi portafogli immobiliari e big ticket transactions. L’Italia presenta una finestra di opportunità oggi, simile a quella di fine anni ’90 che dovrebbe durare anche nel 2014. Ovviamente guardiamo al futuro con la necessaria cautela dovuta ad un contesto macroeconomico domestico ancora caratterizzato da elevata incertezza e volatilità ed alle ipotesi di stabilizzazione del mercato finanziario nel più ampio quadro dell’unione bancaria europea.”
Fonte : Company

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