C’era una volta

di Paola G.  Lunghini e  Guglielmo Pelliccioli,  Founder Quotidiano Immobiliare

Cominciavano così tutte le favole che ci leggevano da piccoli e noi ci credevamo al mondo dei principi e delle fate. Adesso ahimè causa l’età avanzata non crediamo più a nulla e tanto meno alla buona fede. Facendo poi il mestiere che facciamo, cioè i giornalisti, siamo diventati ancora più cauti e sospettosi. Soprattutto quando qualcuno ci agita davanti il biberon o l’ orsacchiotto, pensando che siamo rimasti gli infanti di allora. Se poi lavoriamo nell’immobiliare siamo ancor più prevenuti,  perchè chi prendente di leggerci le favole lo fa scegliendo per primi i bambini rosa color salmone e poi  gli altri, quelli più poverelli che si nutrono degli “avanzi” della comunicazione.

Il fatto che un’Agenzia  di  comunicazione di una certa notorietà  abbia  inviato  ieri alla Stampa un comunicato relativo  a  un deal  logistico in Italia , di Hines,  è cosa bella e giusta. 

Il fatto che lo abbia mandato con un anticipo di una giornata al Sole 24 Ore è un “atteggiamento” di cui chiediamo conto ai responsabili della Agenzia di comunicazione. Un conto è pubblicare una  sacrosanta  intervista in esclusiva con il top  manager  di  una  Società,  altra cosa è diffondere un  normale comunicato stampa in tempi variabili, cioè prima a un giornale e poi a tutti gli altri. In tal caso sarebbe legittimo da parte di questi ultimi non pubblicare assolutamente niente in quanto i lettori sono gli stessi. Se giornali come i nostri, comunque,  hanno  riportato  ieri il comunicato in oggetto  è semplicemente per rispetto a Hines e al  suo  Head  in Italia  Mario Abbadessa . 

Attenzione , questo  è  solo   l’  ultimo caso che  ci  capita  di  vedere  :  negli  ultimissimi tempi ,  infatti , atteggiamenti  come  questo  sono  stati  assunti  anche  da  altre   Agenzie  di  comunicazione;   e  il destinatario della  “cortesia”  è –  guarda  caso e  quasi  sempre – sempre  lo  stesso…

Sarebbe ora che queste “preferenze” cessassero nel nome di una corretta informazione di cui siamo depositari tutti noi che, con seppure con dimensioni diverse, lavoriamo per lo stesso settore. Se invece chi redige i suddetti comunicati ha idee e motivazioni diverse , gradiremmo ce le spiegasse,  in modo che anche noi possiamo  prenderne atto e comportarci di conseguenza. 

Anticipare un‘ operazione di 70 milioni e rotti nella logistica  non sposta l’importanza della notizia ; e  non  esalta in modo particolare gli artefici dell’operazione : non si ravvisa quindi la necessità di favorire una testata rispetto alle altre.

Il mondo immobiliare continua tranquillamente a camminare lo stesso e a non sentire nemmeno il vellicare di una soffice piuma che ha preteso di sconvolgere la comunicazione.

E’ semplicemente una questione di etica professionale che riguarda chi dovrebbe assistere i propri clienti , anche “educandoli”( laddove necessario,  e  se  in grado  di  farlo  ) a usare lo stesso metro e la stessa misura con tutta la comunità della stampa grande- piccola – media che  sia,  e  bianco- verde – rossa, pardon salmone affumicato…