GWM Group lancia un’OPA volontaria sul 51% circa delle quote del Fondo immobiliare “Opportunità Italia” gestito da Torre SGR per un controvalore complessivo di circa 35,3 mn

GWM Group, gruppo internazionale attivo nel settore del risparmio gestito, dell’asset management e della gestione del credito immobiliare, ha annunciato l’intenzione di lanciare, attraverso la società Vittoria Holding S.á r.l. (di seguito l’ “Offerente” o “Vittoria”), interamente controllata dal fondo Italian Real Estate Special Situations II SCS, SICAV RAIF gestito da GWM, – un’offerta pubblica di acquisto volontaria parziale su massime n. 29.451 quote del fondo comune d’investimento immobiliare denominato Opportunità Italia,gestito da Torre SGR S.p.A. e quotato sul MIV, mercato gestito da Borsa Italiana S.p.A.

Opportunità Italia, istituito da Torre SGR S.p.A. (“Torre SGR” o “SGR”) il 30 luglio 2013, è un fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso, specializzato nell’investimento di capitali in immobili e/o partecipazioni anche di controllo in società immobiliari non quotate, gestito da Torre SGR. Al 30 giugno 2021, il patrimonio del fondo era composto da nove  immobili per un controvalore stimato dall’esperto indipendente pari a Euro 185,2 milioni.

Il quantitativo massimo dell’Offerta è pari a circa il 51% della totalità delle quote emesse ad oggi dal fondo.

Il corrispettivo per ciascuna quota portata in adesione all’Offerta è pari ad Euro 1.200, che rappresenta un premio del 44% rispetto al prezzo medio ponderato giornaliero di mercato delle quote registrato nei 3 mesi precedenti la data di riferimento (13 settembre 2021).

L’esborso massimo complessivo, in caso di acquisto da parte dell’Offerente di un numero di quote pari alla soglia massima di adesione, sarà pari ad Euro 35.341.200.

L’Offerta fornirà un’opportunità agli attuali investitori del fondo Opportunità Italia di liquidare tutto o parte del proprio investimento a premio rispetto al prezzo di mercato delle quote, in anticipo rispetto alla scadenza del fondo (al più tardi nel 2024) e non rimanendo esposti ai rischi tipici dell’investimento in fondi immobiliari, tra i quali, ad esempio, il rischio che il totale ricavato dalle quote sino alla liquidazione finale del fondo possa differire anche significativamente dal NAV attuale.

Fonte : GWM Group