Il discorso tenuto oggi dal Presidente della Regione Lombardia , Attilio Fontana, alla Commissione di valutazione del Cio, per la candidatura di Milano-Cortina alle Olimpiadi invernali del 2026

Carissimi Commissari: benvenuti in Lombardia.

In Italia abbiamo un detto che recita ‘Italia, Paese dei mille
campanili’, per evidenziare le molteplici diversità
territoriali, culturali o storiche e l’attaccamento alle
tradizioni che caratterizzano il nostro Paese. Proprio quei
mille campanili rappresentano la forza e l’unicità della
candidatura Milano-Cortina per le Olimpiadi invernali 2026. Una
sinfonia di differenze: la perfetta colonna sonora per celebrare
le tante forme dello sport.

La governance dei territori.
Milano-Cortina 2026 è il risultato di un lavoro di squadra e
dell’unione tra ben sei realtà territoriali – i Comuni di Milano
e Cortina, le Province autonome di Trento e Bolzano e le Regioni
Lombardia e Veneto – che collaborano e agiscono con il supporto
e il sostegno (operativo e finanziario) del Governo Italiano.

La cooperazione territoriale alla base della candidatura si
inserisce in un più complessivo disegno che vuol fare delle Alpi
un laboratorio per la sperimentazione di un nuovo modello di
governance dei territori. La Macroregione Alpina – una strategia
dell’Unione Europea basata sulla collaborazione tra regioni
transfrontaliere – interpreta quel desiderio di unità e visione
del futuro espresso dalle popolazioni per il governo dei
territori, dalle infrastrutture, alla tutela degli ambienti
fragili, allo sport e alla cultura.

Regione Lombardia per Milano-Cortina 2026.
Regione Lombardia è stata promotrice ed entusiasta sostenitrice
del progetto Milano-Cortina 2026: un’occasione unica e
straordinaria per rafforzare il posizionamento di una delle
regioni traino dell’Italia e d’Europa nel contesto
internazionale e per mostrare al mondo che un modello di
sostenibilità nell’organizzazione di grandi eventi è possibile.

La candidatura Milano-Cortina è, infatti, ispirata all’Agenda
2020 del CIO che impone più sostenibilità, più efficienza (sia
operativa che finanziaria) e più flessibilità
nell’organizzazione dei Giochi; impone, in altre parole, una
visione di lungo periodo che sappia rinnovare e riqualificare i
territori ospitanti.
Questa stessa visione di lungo-periodo caratterizza la
pianificazione strategica di Regione Lombardia e ne orienta le
politiche. La candidatura Milano-Cortina 2026 si inserisce
perfettamente nel quadro del Programma Regionale di Sviluppo
2018-2023, lo strumento di programmazione di Regione Lombardia
elaborato sulla base delle richieste del territorio e in linea
con gli obiettivi di sviluppo italiani, europei e delle Nazioni
Unite.

Programmazione regionale e Olimpiadi: un allineamento perfetto
Potenziamento delle aree montane, rafforzamento delle politiche
a favore dei giovani, diffusione della pratica sportiva e di
corretti stili di vita, sviluppo sostenibile sono alcuni degli
obiettivi verso cui si indirizzano le politiche regionali. Come
la candidatura Milano-Cortina 2026 si allinei a tali fini è di
assoluta evidenza.

I Giochi rappresentano un’occasione eccezionale per
riqualificare e potenziare le località di montagna interessate,
renderle più attrattive dal punto di vista turistico e
contrastare lo spopolamento. Il tutto nel pieno rispetto dei
nostri meravigliosi ambienti montani.

Gli impianti destinati ai Giochi nelle aree di montagna saranno
realizzati attraverso interventi di riqualificazione o di
ampliamenti di strutture già esistenti; per le (poche) nuove
costruzioni, la destinazione è già individuata nel dossier di
candidatura.

Un esempio in tal senso è il villaggio olimpico di Livigno che,
al termine dei Giochi, sarà destinato a centro di preparazione
psico-fisica di alto livello per gli atleti; nella stessa area,
Regione Lombardia e il Comune di Livigno hanno sottoscritto nel
2018 un Accordo di Programma per l’ampliamento del centro
sportivo “Aquagranda”, già centro d’eccellenza per la
preparazione degli Atleti azzurri di nuoto.

Milano-Cortina 2026: Giochi sostenibili.
Permettetemi, infine, un accenno al tema della sostenibilità,
elemento chiave delle politiche di Regione Lombardia. La
Lombardia, come l’Italia tutta, è una regione fortemente
antropizzata, con un’alta densità abitativa, una rete
infrastrutturale capillare e un sistema produttivo diffuso. La
Lombardia è, dall’altra parte, la prima regione agricola
d’Italia e il suo territorio è, per oltre il 40%, montuoso.
Industria e agricoltura, città e montagna convivono da sempre in
un delicato equilibrio, reso possibile solo grazie a politiche
lungimiranti che bilanciano salvaguardia del territorio e
sostegno alla produttività.

Proprio in territori come quello lombardo o italiano, il
principio di sostenibilità acquisisce un significato vero e
profondo: la sua concretizzazione è una sfida che abbiamo
accolto con consapevolezza e serietà. Le Olimpiadi
Milano-Cortina 2026 rappresentano, allora, un ottimo banco di
prova per dimostrare al mondo che un nuovo modello di
pianificazione del territorio è possibile.

Concludo rinnovando il mio benvenuto in Lombardia e garantendo
l’impegno mio personale, della mia squadra e della Regione che
guido per la migliore realizzazione del sogno olimpico”.