Intervista a Roberto Tribuno, AD di Orpea Italia

IN ITALIA  RADDOPPIEREMO  PRESTO

 

di Paola G. Lunghini

(Nota : conosco Roberto Tribuno da tempo  e ci diamo del tu. Ergo gli do del tu anche nel  corso di questa “ ufficialissima “ intervista, che si  collega con la Presentazione  della “Residenza Richelmy” ,  qui sul mio online nelle pagine  “In Primo Piano” )

Roberto Tribuno
Roberto Tribuno

Q: Roberto , raccontami Orpea
A: Orpea è una società di diritto francese,  ed è una dei principali attori europei operante nel settore dell’assistenza alla “dipendenza”, sviluppando la propria attività sia nella“dipendenza permanente” (RSA) che nella “dipendenza temporanea” nell’ambito delle post acuzie attraverso le Cliniche di Riabilitazione Funzionale e Neuro-psichiatriche con degenze di durata breve (15/60 giorni).  Fondata nel 1989 dal Dottor Jean Claude Marian ( medico neuropsichiatra, ndr) ,  il Gruppo Orpea è oggi uno dei leader con oltre 40 mila posti letto autorizzati e dislocati in circa 430 strutture, principalmente in Francia, ma anche in Spagna, Belgio, Svizzera e Italia e da ultimo un’attività di previsto sviluppo anche in paesi extra europei. Il modello di business inizialmente focalizzato sulla degenza di lungo periodo è stato completato con l’ingresso del Gruppo anche nel settore della cura delle  “post acuzie”, allo scopo anche di assicurare un’attività prodromica e strumentale all’attività di assistenza e degenza di lungo periodo.
Q:  Un’ attività in pieno sviluppo
A: Sì, negli ultimi anni, Orpea  ha registrato un considerevole sviluppo, sia attraverso una dinamica crescita interna, sia mediante una crescita esterna, focalizzandosi a rinforzare la propria posizione di leadership e le possibilità di giocare un importante ruolo di catalizzatore e di aggregazione nell’ambito del settore delle cure di lunga degenza.
Nel corso del 2013, riuscendo a mantenere un adeguato livello di redditività, Orpea ha registrato un livello di crescita sostanziale della propria attività, raggiungendo un fatturato complessivo nel primo semestre 2013 di 782 milioni di Euro (totale fatturato nel 2012 1.429 milioni di Euro), con una crescita rispetto al primo semestre del S1 2012 del 14,3%. Tale risultato che è previsto confermarsi anche nel secondo semestre 2013, è dovuto a un attento mix di crescita organica per il 7,1% e a una strategia di sviluppo e di acquisizioni esterne, sia nell’ambito della degenza a lungo termine che nella degenza temporanea.
Orpea sta attivamente perseguendo la sua strategia di crescita, prevedendo di chiudere l’esercizio 2013 con oltre 1.600 milioni di euro di fatturato, mantenendo sia un buon livello di redditività che proseguendo con un elevato tasso di crescita,  realizzato sempre attraverso sia lo sviluppo organico che la crescita esterna, con una particolare attenzione allo sviluppo anche a livello internazionale.
Q : Come ci riesce, e perché?
A : Orpea ha sviluppato con enfasi nel corso degli anni un percorso e processo gestionale e organizzativo focalizzato alla “Qualità” del servizio offerto ai propri ospiti che si fonda su una organizzazione e controllo di tutte le attività svolte nelle proprie strutture, nonché di un continuo processo di formazione e aggiornamento del proprio personale.
Il percorso di qualità – oltre a poter contare su strutture efficienti, moderne, adeguate alle norme in vigore e costantemente rinnovate e mantenute – si basa sull’implementazione di procedure, protocolli e modelli organizzativi studiati e sviluppati in ottemperanza alle norme vigenti e all’esperienza cumulata dal Gruppo, nonché sulla professionalità e motivazione dei suoi circa 30 mila  dipendenti in Europa alla fine del 2013.
Q: Parliamo, ahimè, degli ammalati di Alzheimer
A: L’imponente sviluppo della patologia dell’Alzheimer di questi ultimi anni ha spinto  Orpea a dedicare, praticamente in  tutte le sue strutture RSA, un reparto specializzato e specificatamente dedicato e attrezzato agli ospiti affetti da questo morbo al momento ancora incurabile. Sulla base delle esperienze maturate quotidianamente, medici e tecnici Orpea studiano e implementano soluzioni e specifici accorgimenti strutturali, assistenziali e terapeutici per poter accogliere nel migliore e più efficace modo possibile gli ospiti Alzheimer all’interno di specifici Nuclei protetti.
Q : Dimmi  delle RSA in Italia: è vero che è un settore in forte sviluppo ?
A: Nell’ambito delle RSA, il mercato italiano viene considerato un’importante opportunità da parte del Gruppo Orpea,  in considerazioni delle sue potenzialità dovute a un significativo invecchiamento della popolazione locale – tra le più anziane del mondo – e a una certa carenza attuale di strutture RSA moderne ed efficienti. In ragione dell’andamento dello sviluppo demografico, dell’invecchiamento della popolazione e dei cambiamenti nei modelli sociali e familiari in essere, alcuni studi e analisi,  recentemente effettuate, mettono in evidenza la previsione di un fabbisogno di ulteriori circa 60.000/80.000 posti letto in RSA in Italia nell’arco dei prossimi anni.
Q: Sì, però il settore della sanità è in difficoltà…
Q: Vero. Le difficoltà operative, economiche e finanziarie  -sia del settore pubblico che spesso anche di quello associativo, religioso e non profit nel poter intraprendere gli investimenti necessari per la creazione di nuovi posti letto- lasciano principalmente agli operatori del settore privato l’opportunità di inserirsi in questo sviluppo richiesto dal mercato.
In questo contesto favorevole e in un certo senso anticiclico all’andamento economico finanziario dell’economia italiana e mondiale, si intravede un’opportunità di sviluppo e crescita per il Gruppo Orpea, quale operatore “industriale” del settore e forte di un’esperienza accumulata in 25 anni di attività, avendo sviluppato e implementato un sistema e modello organizzativo e operativo in oltre 430 Strutture.
 
Q: E l’ Italia ?
A: Al pari di Orpea, altri importanti operatori sia italiani che stranieri stanno recentemente intervenendo nel settore delle RSA in Italia, considerandolo evidentemente meritevole di interesse e attenzione e di fatto spingendolo a compiere quell’  importante e inesorabile evoluzione già avvenuta in altri Paesi europei, ossia portando il settore in questione a svilupparsi da uno stato attuale molto parcellizzato, frammentato quasi artigianale verso un settore più industrializzato, organizzato e strutturato.
Q: Chiarissimo . Adesso dettaglimi  la storia del Gruppo Orpea in Italia
Q: Nell’ambito di un processo di internazionalizzazione, il Gruppo Orpea comincia a interessarsi al mercato italiano nel 2004 e , dopo un periodo di studio, analisi e adattamento alle logiche e alle specificità delle norme italiane del settore, negli ultimi tempi Orpea inizia a sviluppare in modo significativo e determinato la propria attività, prevalentemente nel settore delle RSA e quindi in quello delle Cliniche Neuro Psichiatriche e di Riabilitazione Funzionale.
Il Gruppo Orpea opera oggi direttamente in Italia attraverso tre Società di diritto italiano interamente detenute e controllate dalla casa madre francese, che sono  Casamia Immobiliare S.p.A.: società dedicata alla detenzione in proprietà degli immobili strumentali alla gestione, nonché alla ricerca e sviluppo dei nuovi progetti; Orpea Italia S.p.A.: società dedicata all’attività di gestione diretta delle strutture RSA ; Clinea Italia S.p.A.: società dedicata all’attività di gestione diretta di Cliniche Neuro Psichiatriche e Cliniche di Riabilitazione.

Al momento – con l’apertura della Residenza Richelmy a Torino –  il Gruppo Orpea sviluppa la propria attività in Italia su 13 siti , di cui dieci  già operativi  : che contano per un totale di 1.276 posti letto, di  cui quasi 1.100 posti letto già in funzione, e una serie di progetti in corso di realizzazione e sviluppo in corso, così ripartiti per tipologia di ospiti assistiti.
Strutture attive
RSA
Nizza Monferrato (AT)
Asti
Borgaro Torinese (TO)
Casier (TV)
Genova (GE)
Torino Richelmy
Cliniche
San Maurizio Canavese (TO)
Trofarello (TO)
Buttigliera Alta (TO)
Nebbiuno (NO)
Genova (GE): RSA e Clinica di Riabilitazione
Q : Nuove  altre iniziative ?
A: Al momento sono in fase avanzata discussione e negoziazione,  con le Autorità competenti e diversi operatori del settore, altri potenziali progetti per la realizzazione e/o l’acquisizione di RSA e/o Cliniche post acuzie che si andranno a collocare in Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna e Toscana regioni ritenute – insieme al Piemonte – l’attuale target dello sviluppo di Orpea in Italia.
In Italia, Orpea intende insediarsi nelle principali città del Nord Italia con alta densità di abitanti e una buona capacità reddituale media (quali Milano, Bergamo, Brescia, Mantova,Verona, Venezia, Genova, Parma, Modena, Bologna, Firenze, Roma), ricercando localizzazioni in un contesto urbanizzato gradevole, e ben servite da mezzi di trasporto e servizi.
Lo sviluppo di “Orpea S.A.” e Orpea Italia S.p.A. si iscrive in un progetto strategico di sviluppo dell’attività del Gruppo Orpea principalmente nel Nord d’Italia, sia mediante lo sviluppo di propri progetti che attraverso un’oculata politica di acquisizioni di Strutture già esistenti ed avviate.
La strategia di crescita del Gruppo Orpea, in Europa così come in Italia, si articola sia nel settore della Dipendenza Permanente, attraverso la gestione di Case di Riposo per Anziani non autosufficienti (RSA), che nel settore della Dipendenza Temporanea, attraverso le cliniche di lunga degenza, le Cliniche di Riabilitazione/Rieducazione Funzionale, nonché le Cliniche Neuro-Psichiatriche.
Q: La “Dipendenza Permanente” è un’ espressione tristissima, ma è necessario esserne consapevoli…
A: Certo. Nell’ambito del settore della Dipendenza Permanente  Orpea Italia ha cercato di offrire un servizio altamente specializzato alla crescente domanda di ricoveri per Ospiti affetti dal morbo di Alzheimer che richiedono strutture specifiche e dedicate, nonché di operatori socio sanitari opportunamente preparati per l'assistenza nell'ambito di questa patologia.
Sotto il profilo operativo e gestionale le Strutture in Italia seguono e applicano gli stessi modelli organizzativi, le procedure e i protocolli di tutte le strutture del Gruppo Orpea, opportunamente e specificatamente adattate alle normative regionali vigenti in Italia nel settore socio sanitario.
Il Gruppo Orpea si propone  di sviluppare nel corso dei prossimi anni la controllata Orpea Italia , arrivando a poter disporre al più presto di circa tre mila posti letto operativi, raggiungendo così quella massa critica che consente , economie di scala gestionali e la strutturazione di un’entità locale efficiente ed efficace con una propria sede italiana strutturata e  servizi centralizzati.
Lo sviluppo di Orpea in Italia si focalizza al momento nel nord del Paese, sia attraverso acquisizioni di strutture esistenti e funzionanti, da poter eventualmente rinnovare e strutturare secondo i parametri gestionali e qualitativi di Orpea che ricercando nuovi siti da acquisire, progettarne, svilupparne e realizzarne le strutture.
Nell’ambito dello sviluppo, Orpea ricerca in linea di principio la possibilità di procedere a delle acquisizioni al 100%, potendo così detenere il pieno controllo sia giuridico che operativo .

Q : Come fate a finanziare lo sviluppo ?
A: Orpea si basa su un modello economico e finanziario che si basa ( scusa la ripetizione )  sia sull’autofinanziamento che sul ricorso a capitali di terzi, articolandosi su base nazionale per ciascun Paese in cui Orpea si sta sviluppando.  Per ciascun nuovo progetto che viene sviluppato, sia attraverso l’acquisizione di una struttura esistente che la progettazione e sviluppo di un sito “nuovo”, si prevede che il Gruppo Orpea concorra finanziariamente all’investimento per circa il 25%, ricercando il rimanente 75% sul mercato italiano e locale del credito, con l’intervento di operatori e partner creditizi e finanziari, sia attraverso operazioni di mutuo o leasing immobiliare che attraverso operazioni di credito strutturato, articolate ad hoc sul progetto specifico.
Orpea normalmente assiste e sostiene le proprie controllate, quali Casamia Immobiliare e Orpea Italia, nell’ambito di raccolta di questi finanziamenti per lo sviluppo, rilasciando le opportune lettere di “patronage impegnative”.  Nel caso della società immobiliare, si tratta  di una serie di costi relativi all’imponente investimento nell’attività di ricerca e reperimento di potenziali nuovi siti e le relative negoziazioni con le parti venditrici e le Autorità competenti, che richiedono un’attività ad ampio spettro e anche un certo tempo.

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