MAPIC Italy, ecco come è andata la fiera dedicata al mercato immobiliare retail in Italia, secondo gli organizzatori

Grande emozione per il ritorno in forma fisica dell’evento dedicato al mercato immobiliare commerciale italiano dopo la cancellazione dell’edizione dello scorso anno a causa dell’emergenza sanitaria Covid.

Oltre 1.200 partecipanti si sono ritrovati a Milano, in una location d’eccezione appena inaugurata, il SuperStudio Maxi, in un ambiente con il rispetto delle misure sanitarie volte a garantire la sicurezza di tutti partecipanti.

Le tavole rotonde, che hanno visto protagonisti molti dei principali esperti del settore, hanno confermato la tendenza alla trasformazione dei siti puramente commerciali in vere e proprie Lifestyle Destination complete, asset ad uso misto costruiti intorno all’utilizzatore per rispondere alle sue mutate esigenze di esperienza e socialità. 

Peolple and place: a new chapter”, questo il tema scelto per questa edizione di Mapic Italy per esplorare in che maniera i siti e le destinazioni dello shopping evolvono divenendo sempre più siti ad uso misto per rispondere alle mutate esigenza e comportamenti dei consumatori. Proprietà, sviluppatori e società di gestione sono unanimi nel sostenere che i nuovi progetti immobiliari devono assolvere più funzioni e offrire una gamma completa di servizi legati alle necessità della vita quotidiana. Questi nuovi luoghi dovranno fornire soluzioni che permettano all’utilizzatore di vivere, lavorare, condividere momenti convivali con famiglia e amici, beneficiare di servizi alla persona.

Il programma di conferenze ha visto poi un focus dedicato all’integrazione dei concept leisure all’interno delle location urbane e commerciali, con un’attenzione particolare dedicata ai nuovi modelli di business per facilitare tale integrazione e garantirne la sostenibilità nel lungo termine.

Un’altra novità di quest’anno sono state le due sessioni dedicate a etica, sostenibilità ed economia circolare, con analisi di casi virtuosi sia dal lato dei concept retail che dei gestori di siti. Sostenibilità e umanità divengono fattori strategici di successo e profittabilità tanto per i brand che per i siti e le location di domani.

Anche l’innovazione è stata al centro dei dibattiti, presentando nuove strategie e soluzioni omnicanale e collaborative quali elementi differenzianti di successo.

Il programma si è chiuso con un evento a porte chiuse dedicato ai player del settore Food&Beverage. Il F&B Summit ha visto la partecipazione di oltre una trentina di brand della ristorazione commerciale insieme ad alcune delle più importanti proprietà e gestori di siti commerciali per discutere dei nuovi modelli di integrazione dei concept food nelle nuove destinazioni urbane e dello shopping.

Fonte : MAPIC Italy